Sapņu komanda 1935
Dream Team 1935, oltre che la storia della squadra nazionale di basket che si aggiudicò il primo titolo europeo della storia, è anche un affresco sulla Lettonia degli anni ’30, che viveva allora il primo periodo della sua indipendenza.
di Gigi Marchitelli
Ci risiamo. Come (troppo) spesso accade, vi propongo un film che pochissimi di voi vedranno (anche se, come sempre, vi darò tutte le indicazioni possibili per poterlo vedere). Barriere linguistiche, barriere culturali… proprio quelle che bisognerebbe imparare a rompere, per essere un poco migliori. Ho avuto la possibilità di vedere questo film, Dream Team 1935 di Aigars Grauba, in lingua originale ma con i sottotitoli in italiano, grazie a Pietro Oddo, che ha contatti con il Centro Nazionale della Cinematografia Lettone e ha organizzato la serata, e a Franco Esposito, che gentilmente mi ha invitato alla serata stessa. Crediti in questo caso doverosi.

Dunque, se il titolo vi risulta ostico, l’apertura dovrebbe avervi illuminato: parliamo di un grande film di sport, un film che potrebbe tranquillamente essere definito un classico (in effetti, l’IMDb, Internet Movie Database, in una mappa d’Europa pubblicata di recente che rappresenta i film più famosi di ogni stato lo indica come film più rappresentativo per la Lettonia. Per l’Italia: “Il buono, il brutto e il cattivo”, Sergio Leone, 1966). Direi di più, un classico hollywoodiano: immagini perfette ma anche immediatezza, semplicità e quello spirito d’innocenza che Hollywood ha ormai perduto da tempo. Si parte con una scena commentata dalla bellissima “Sing, sing, sing (with a swing)”, non la versione originale di Louis Prima, ma quella solo strumentale di Benny Goodman e siamo già dentro gli anni ’30. La vicenda narrata è storia, dunque la trama non poteva deviare da quanto è veramente accaduto: nel primo campionato europeo di pallacanestro, tenutosi a Ginevra ai primi di maggio del 1935, la squadra lettone, praticamente sconosciuta, formata da studenti, militari, giovanotti di belle speranze, sconfigge tutte le favorite (compresa la Svizzera, squadra di casa) e batte in finale anche la blasonata squadra spagnola. Diventano così i primi campioni europei di pallacanestro. Malgrado tutto. Ossia, malgrado gli ostacoli posti dalla politica e dalla burocrazia (la Lettonia si era da poco trasformata da democrazia a dittatura e forse si temeva una figuraccia internazionale), le conseguenti difficoltà finanziarie (non si tace che anche lassù in certi ambienti pubblici vigeva all’epoca una certa corruzione), la fatica di amalgamare in una stessa squadra bravi giocatori ma accesissimi rivali tra di loro. Non c’è niente di superfluo nel film: ci sono bravi ragazzi, cattivi politici e basket. Soprattutto, molte belle scene di pallacanestro giocato.
La storia ha come protagonista Valdemārs Baumanis (bene interpretato da Jānis Āmanis), l’allenatore. Baumanis era un allenatore molto “moderno”: prima degli Europei studiò attentamente le squadre avversarie ed impostò anche una particolare preparazione fisica per i suoi giocatori. Anche sua moglie Elvira (l’attrice Inga Alsiņa) svolge un ruolo decisivo . Elvira è principalmente un personaggio che riflette e rafforza l’idea positiva emanata da Baumanis, ma allo stesso tempo è un personaggio indipendente ed estremamente simpatico. È una donna così bella, intelligente e sincera che crede in suo marito senza esitazione: quindi anche lo spettatore vuole credere in lui. La squadra, i giocatori, i loro avversari, ma anche i personaggi negativi (dirigenti del Centro Sportivo Lettone, giudici e funzionari a Ginevra) sono principalmente caratterizzati dalla loro fisicità senza mai apparire caricature. Al caso, un bel primo piano espressivo risolve allo spettatore ogni dubbio.
Anche il linguaggio visivo di Sapņu komadas 1935 è molto semplice, basato sul principio delle azioni/reazioni, fornito dalla combinazione piano/prepiano, nel cinema classico. Rispettivamente, lo spettatore vede ogni evento o azione prima nel suo insieme, acquisendo così l’orientamento spaziale, e poi introduce quanti più dettagli possibile per affrontare il dialogo o l’elemento drammatico.
Nel complesso, un bel film di sport che aprirebbe allo spettatore italiano anche una finestra sui paesi baltici, tanto per conoscere meglio questa nostra Europa.

Sapņu komadas 1935 (Dream Team 1935) di Aigars Grauba
Nazione: Lettonia
Anno: 2012
Genere: biografico, sportivo
Durata: 117′
Visibile gratuitamente in lingua originale su YouTube oppure a pagamento, nella versione inglese, su Amazon Prime e Google Play