Il nuoto: avanti e indietro nella vasca in quattro stili
di Chiara Aruffo
La storia

Tra i popoli antichi, come Greci e Romani, il nuoto viene insegnato ai bambini maschi a scuola ed è parte integrante della preparazione per le battaglie. Nell’area pacifica, i bambini imparano a nuotare quando iniziano a camminare, principalmente per motivi di sicurezza. In Europa, il nuoto attraversa un periodo buio nel Medioevo, dovuto alla credenza che diffonda infezioni causando così epidemie. La prima associazione di nuoto nasce nel 1837 a Londra, mentre le prime gare vengono organizzate in Australia nel 1846. Lo sviluppo del nuoto competitivo coincide con l’inclusione nel programma delle prime Olimpiadi moderne ad Atene 1896. Le prime edizioni olimpiche sono ricordate per la presenza di gare eccentriche, come ad esempio i 200 m ad ostacoli. Le donne sono ammesse ai Giochi Olimpici a partire dall’edizione di Stoccolma 1912.
A livello internazionale, l’organo federale è la Fédération Internationale de Natation (FINA) fondata nel 1908 durante le Olimpiadi di Londra. In Italia, il nuoto è governato dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN), fondata nel 1899 come Federazione Rari Nantes e entrata nel CONI come FIN nel 1928.

I quattro stili
La pratica del nuoto è evoluta nel corso dei secoli e ad oggi gli stili utilizzati sono quattro: rana, dorso, farfalla e stile libero. La rana è considerata lo stile più antico e viene utilizzato anche per scopi ricreativi e nel salvataggio, prevede un ampio movimento subacqueo delle braccia coordinato con un’azione simultanea delle gambe. Nel dorso il nuotatore è in posizione supina e muove le braccia in maniera alternata, mentre le gambe compiono il movimento tipo del crawl (stile libero). La farfalla è lo stile più complesso, con le braccia che vengono portare insieme davanti al di sopra dell’acque e le gambe che compiono insieme un movimento ondulatorio. Nello stile libero il nuotatore può, a livello teorico, nuotare come meglio crede. Nella pratica, si utilizza lo stile detto crawl che prevede un movimento alternato delle braccia mentre le gambe contribuiscono alla propulsione con piccoli movimenti. La specialità dei misti è la combinazione dei quattro stili sopraccitati. Infine, nelle staffette scendo in vasca quattro atleti per squadra compiendo ciascuno una frazione della gara che può essere di un singolo stile o mista. Nel nuoto, ogni dettaglio conta per cercare di limare secondi preziosi. Molta enfasi è posta quindi anche nel tuffo di partenza, nelle virate e nel tocco della piastra all’arrivo. Per quanto riguarda le staffette, è fondamentale allenare bene i cambi tra un nuotatore e l’altro per guadagnare centesimi di secondo sugli avversari. Alle Olimpiadi si gareggia in una piscina lunga 50 m (detta appunto piscina olimpionica).

Giochi Olimpici

Il nuoto è nel programma delle prime Olimpiadi moderne di Atene 1896. Gli inizi sperimentali della disciplina prevedono, ad esempio, i 100 m riservati ai marinai dove solo i militari della Marina greca sono ammessi a gareggiare. Fino ai Giochi di Londra 1908 le gare di nuoto si svolgono in acque aperte, lasciando i nuotatori in balia del meteo e delle onde. A partire dal dopoguerra, l’evoluzione delle strutture, delle tecniche di allenamento e dei materiali utilizzati porta a un costante miglioramento dei tempi. Mark Spitz è il primo nuotatore a vincere sette ori olimpici nella stessa edizione alle Olimpiadi di Monaco 1972, primato superato da Micheal Phelps che a Pechino 2008 sale sul gradino più alto del podio otto volte. Anche il numero di eventi è cambiato nel tempo, ed ha portato il nuoto ad essere il secondo sport con più eventi in programma alle Olimpiadi dopo l’atletica. Ai Giochi di Tokyo, con l’introduzione degli 800 m maschili, dei 1500 m femminili e della staffetta 4×100 mista mista (sia per stili che per genere), si raggiungerà un totale di 35 eventi da medaglia.
Il medagliere olimpico vede al comando gli Stati Uniti con l’impressionante numero di 552 medaglie conquistate (246 d’oro), seguita da Australia e dalla Germania dell’Est. L’Italia ha partecipato 24 volte alle competizioni olimpiche, con la prima partecipazione avvenuta ai Giochi di Parigi 1900. Gli atleti italiani hanno vinto 20 medaglie olimpiche, di cui 5 d’oro. Le prime medaglie olimpiche italiane risalgono alle Olimpiadi di Monaco 1972, dove Novella Calligaris vince un argento e un bronzo.
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 35 eventi di nuoto in vasca. Parteciperà un totale di 878 atleti (439 uomini e 439 donne).
Le qualificazioni nel nuoto sono basate su tabelle di tempi. L’Olympic Qualifying Time (OQT) permette ad ogni nazione di qualificare un massimo di due atleti per evento. Un tempo più alto, l’Olympic Selection Time (OST) permette di qualificare un atleta. L’Universality place permette la partecipazione di nazioni che non hanno atleti qualificati con nessuno dei due tempi. Nelle staffette, ogni nazione può qualificare una squadra per evento (massimo 16 squadre per evento). I tempi devono essere ottenuti in competizioni mondiali, continentali e nazionali approvate dalla FINA in un lasso di tempo che va dal 1 marzo 2019 al 27 giugno 2021. L’Italia partirà per Tokyo con 36 atleti, dietro solo all’atletica in quanto a numero di partecipanti azzurri.
Eventi maschili | Eventi femminili | Eventi misti |
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50 m Stile Libero | 50 m Stile Libero | 4x100 m Misti |
100 m Stile Libero | 100 m Stile Libero | |
200 m Stile Libero | 200 m Stile Libero | |
400 m Stile Libero | 400 m Stile Libero | |
800 m Stile Libero | 800 m Stile Libero | |
1500 m Stile Libero | 1500 m Stile Libero | |
100 m Rana | 100 m Rana | |
200 m Rana | 200 m Rana | |
100 m Dorso | 100 m Dorso | |
200 m Dorso | 200 m Dorso | |
100 m Farfalla | 100 m Farfalla | |
200 m Farfalla | 200 m Farfalla | |
200 m Misti | 200 m Misti | |
400 m Misti | 400 m Misti | |
4x100 m Stile Libero | 4x100 m Stile Libero | |
4x200 m Stile Libero | 4x200 m Stile Libero | |
4x100 m Misti | 4x100 m Misti |
