Iettatura extraeuropea
di Gaetano Borrelli
Buongiorno Salvatore caro,

ma hai visto che cosa è successo? Abbiamo vinto l’Europeo e tutti dicono che comunque eravamo tra i favoriti, in fondo. Ma quando mai. Prima dell’inizio l’Italia era 22esima nel raking europeo. La domanda però è: chi erano i 21 che ci stavano davanti e, ancora, ma chi la fa questa classifica? Ad esempio la Svizzera, il Belgio, l’Austria, il Portogallo e l’Inghilterra erano certamente davanti a noi, come pure la Germania, la Francia e forse anche la Svezia. Eravamo, secondo questo raking, prima o dopo la Turchia? E chi stava dietro, ad esempio, tra le nazioni che compongono l’Unione Europea, Malta e Cipro escluse? E va bene, anzi come dice il sommo poeta Vasco, va bene così. Ma poi questi europei sono renitenti alla storia. Qualche anno fa i Francesi preparano l’autobus con la scritta Campioni d’Europa e persero con il Portogallo. In precedenza il Portogallo preparò grandi feste e perse con la Grecia, sempre in casa. E vogliamo parlare di Venditti e la Roma in occasione della finale a Roma della Coppa dei Campioni? Se vogliamo dirla tutta questi inglesi hanno fatto peggio e di più. Si sono tatuati la Coppa anche sul culo, hanno preparato fuochi di artificio, si sono dipinti volti e preparato cortei e hanno tanto insistito, nonostante tutto a giocare la finale in casa e perché? Perché erano sicuri di vincere in quanto avevano a disposizione un’arma in più: il campione di tuffo sportivo Sterling che comunque sarebbe dovuto andare a scuola dal buon Celestini o da Chiarugi perché alla fine dopo la partita con la Danimarca non ci hanno creduto più. Ma, caro Salvatore in fondo in fondo a me da grande tifosa e poco sportiva non mi frega niente perché come si dice in questi casi l’importante è vincere, anche ai rigori.
A presto Salvatò
Cara Maria,
stavo in pensiero che ancora mi dovevi scrivere ma non mi meraviglia il finale, per te basta vincere e sai, considerato che il calcio nemmeno è uno sport a mio parere, forse hai anche ragione. Ma in verità a me hanno colpito molto gli antefatti e poi i fatti della finale. Concordo con te e con Trapattoni quando diceva “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Non avevo mai capito bene il significato fino alla finale con l’Inghilterra e quindi grazie Trap! Ma a mio avviso c’è di peggio, ad esempio l’accusa inglese agli italiani di essere cascatori, accusa formulata prima delle acrobazie di Sterling che hanno consentito agli inglesi di andare in finale. Mi hanno insegnato che gli inglesi sono dei veri gentleman specie quando si parla di sport. Ma a quanto risale tutto ciò? Se ne sono andati prima della premiazione praticamente sputando sulla medaglia del secondo posto che ritenevano di non meritare, e perché mai se sono arrivati secondi? E poi questa grande nazione multirazziale che insulta i due giocatori di colore che hanno sbagliato i due rigori. Qualcuno ha detto che erano 4 gatti ma a contarli su facebook erano circa 400000 gatti, altro che pochi. Ma poi, e stavolta il tifoso lo faccio io, nonostante la loro supponenza questi hanno vinto poco e immeritatamente e volevano cambiare direzione proprio adesso con noi? Ma dai! E allora va bene così cari inglesi boriosi che volevate vincere il campionato d’Europa da “ospiti”. Potete creare la Coppa del Regno Unito così vincete ma certamente senza la Scozia dove si è festeggiato con “grande sportività” la vittoria dell’Italia! Marì però la lezione è sempre uguale: ma di che sport stiamo parlando?
Ti abbraccio Marì
p.s. Maria tranquilla la smania europea ti passa: appena comincia il campionato!
Foto di copertina: napoliflash24.it