Triathlon: uno sport che ne vale tre
di Chiara Aruffo
La storia

Il triathlon è uno sport che combina nuoto, ciclismo e corsa a piedi. Agli inizi del 1900, le domeniche estive hanno un appuntamento fisso a Joinville-le-Pont (Francia): “Les trois sports” (i tre sport), dove atleti amatoriali si sfidano in una corsa a piedi, seguita da un percorso in bici e infine dalla traversata del fiume Marne in canoa. Nel 1920, il nuoto sostituisce la canoa, dando così vita alla prima forma di triathlon. Per quanto riguarda il triathlon moderno, bisogna attendere il 1974 quando il San Diego Track & Field Club organizza la prima gara ufficiale nella Mission Bay (California), su un percorso che prevede una corsa a piedi di 8,5 km, un tratto in bici di 8 km e infine la traversata a nuoto della baia (550 m). Tre anni dopo nel 1977, una scommessa tra amici su una spiaggia della Hawaii dà origine alla prima gara Ironman, lanciando una sfida basata sempre sui tre sport ma su distanze più lunghe: 3.8 km a nuoto, 180 km in bici e per finire una maratona a piedi (42 km).
L’International Triathlon Union (ITU) viene fondata nel 1989 ad Avignone (Francia), anno in cui si svolgono anche i primi Campionati Mondiali. L’esordio olimpico avviene in occasione di Sydney 2000. Proprio recentemente, il 1° ottobre 2020, la federazione internazionale ha cambiato nome in World Triathlon. In Italia, l’Associazione Italiana Triathlon viene fondata ufficialmente nel 1985, e adotterà il nome attuale, Federazione Italiana Triathlon (FITRI) nel 1989.

Uno sport, tre discipline
Una gara di triathlon comprende tre frazioni di discipline diverse: nuoto, ciclismo su strada e corsa a piedi senza nessuna pausa tra uno e l’altro. Nella frazione a nuoto, l’atleta può utilizzare qualsiasi stile. La seconda parte della gara si percorre in bicicletta, dove a seconda del tipo di evento può essere permesso o meno il drafting, ovvero il posizionarsi dietro un altro ciclista per ripararsi dal vento. Nella gara dei Giochi Olimpici il drafting è ammesso. L’ultima parte del percorso prevede la corsa a piedi fino all’arrivo. C’è inoltre da sottolineare come le fasi di transizione tra una disciplina e l’altra siano cruciali, si possono infatti perdere (o guadagnare) molti secondi rispetto agli avversari, per questo sono strettamente regolamentate. Nel corso degli anni, gli atleti hanno sperimentato vari espedienti per limare secondi come, ad esempio, avere le scarpe da bicicletta già attaccate ai pedali. Le gare di triathlon possono svolgersi su diverse distanze, ma la distanza “olimpica” standardizzata nel 1989 in occasione dei primi Campionati del Mondo prevede: 1.5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 km di corsa a piedi. Non esistono batterie e l’evento si svolge quindi come singola gara. A Tokyo 2020 farà il suo esordio la staffetta mista con squadre composte da due uomini e due donne, ciascuno dei quali dovrà coprire le seguenti distanze: 300 m a nuoto, 8 km in bici e 2 km di corsa. Una particolarità del triathlon è che i record in termine di tempo non vengono registrati, questo perché i percorsi di gara possono avere caratteristiche molto differenti, il drafting è permesso in alcune gare ed altre no, e infine alcune gare sono in realtà svolte su distanze leggermente più corte (ad esempio la frazione in bici di Rio 2016 è stata di 38.8 km e non 40 km).

Giochi Olimpici

Il triathlon fa il suo esordio alle Olimpiadi di Sydney 2000, dove si stima che più di mezzo milione di persone erano presenti in strada ad incoraggiare gli atleti. Gli eventi olimpici sono le gare individuali maschile e femminile, a cui da Tokyo 2020 si aggiungerà la staffetta mista.
Il medagliere olimpico vede in prima posizione a pari merito Gran Bretagna e Svizzera. La Gran Bretagna può contare infatti sul duo stellare dei fratelli Brownlee: Alistair ha vinto l’oro sia nel 2012 che nel 2016, accompagnato sul podio sempre da Jonathan. Nelle gare femminili, è la Svizzera a primeggiare con Nicola Spring Hug unica donna a conquistare due medaglie olimpiche: un oro nel 2012 e un argento nel 2016.
L’Italia non è ancora riuscita a salire sul podio, ma ha partecipato a tutte e cinque le edizioni olimpiche.
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 3 eventi di triathlon: gli eventi individuali maschile e femminile, e la novità della staffetta mista. Parteciperà un totale di 110 atleti (55 uomini e 55 donne).
I posti a disposizione sono stati assegnati in base al ranking e ai risultati dei cosiddetti eventi qualificanti. La priorità è stata data al ranking e ai risultati della staffetta mista che ha permesso alle 7 migliori squadre di classificare due atleti per genere. Per i restanti posti, sono stati presi in considerazione il ranking individuale e i risultati delle prove qualificanti. Ogni nazione potrà qualificare in totale un massimo di tre atleti per genere, da sottolineare inoltre come i pass siano assegnati alla nazione e non ai singoli atleti. Per assicurare la partecipazione di tutti e cinque i continenti, per ogni continente è stato assegnato un pass alla nazione più alta nel ranking tra quelle non qualificate secondo le modalità sopracitate. Quattro posti (due per genere) sono riservati alla nazione ospitante (Giappone), e altrettanti restano a disposizione della Commissione tripartita. L’Italia ha ottenuto 5 pass olimpici con Gianluca Pozzatti, Delian Stateff, Alice Betto, Angelica Olmo e Verena Steinhauser.
Eventi maschili | Eventi femminili | Eventi misti |
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Individuale | Individuale | Staffetta |
