Giochi OlimpiciTokyo 2020

Tiro a volo: Italia un paese di tiratori

di Chiara Aruffo

La storia

Pittogramma tiro a volo Tokyo 2020
Pittogramma del Tiro creato per Tokyo 2020 (olympics.org)

Il tiro a volo conta due specialità olimpiche: la fossa olimpica (trap) e lo skeet. Il trap nasce alla fine del diciottesimo secolo in Inghilterra quando, per migliorare le proprie capacità, i cacciatori si allenano a sparare a piccioni appositamente liberati dalle gabbie. Nel corso del 1800 la pratica diventa illegale e i piccioni vengono sostituiti da vari oggetti inanimati, fino ad arrivare al piattello moderno. Lo skeet, disciplina derivata dal trap, trova le sue origini nel gioco “Shooting around the clock” inventato negli USA negli anni ’20 da Charles Davis e William Foster, nel quale si sparava dalle dodici posizioni corrispondenti alle ore sul quadrante di un orologio. Per risolvere i problemi logistici imposti dal fatto di dover sparare in tutte le direzioni, nel 1923 Foster introduce un secondo punto di rilascio nel punto diametralmente opposto al primo in modo tale da ridurre il campo da gioco a un semicerchio. L’evoluzione del tiro a volo da pratica legata strettamente alla caccia a uno sport a sé stante ha fatto sì che i praticanti di oggi, per la maggior parte, non siano cacciatori.

Nel 1907, otto federazioni nazionali danno vita a Zurigo (Svizzera) alla Union Internationale des Fédérations et Associations nationals de Tir, che nel 1998 prende il nome di International Shooting Sport Federation (ISSF). In Italia, nel 1926 Ettore Stacchini fonda la Federazione Italiana Tiro al Piccione d’Argilla, che l’anno seguente si trasforma in Federazione Italiana Tiro a Volo (FITAV).

Storia tiro a volo

Fossa olimpica (trap) e skeet

Le discipline olimpiche previste a Tokyo 2020 sono solamente la fossa olimpica (trap) e lo skeet, a seguito della cancellazione del double trap. Nella fossa olimpica le cinque pedane dei tiratori sono tutte lungo la stessa linea di tiro, davanti al quale a una distanza di 15 metri c’è appunto una fossa. Al di sotto della fossa, sono posizionate 15 macchine dalle quali, in maniera casuale, uscirà il bersaglio da colpire per il quale ciascun tiratore ha a disposizione due colpi. La difficoltà è quindi data dal fatto che la direzione del piattello è variabile. Nello skeet invece, è la posizione dei tiratori a variare. Le pedane sono distribuite lungo un semicerchio del raggio di 19.2 m, alle cui estremità si trovano le due postazioni di lancio. Il tiratore chiama il piattello prima di imbracciare il fucile, inoltre ogni postazione ha un numero di piattelli prestabiliti che possono essere uno (singolo) o due (doppietto). I piattelli sono uguali in entrambe le specialità, con un diametro di 11 cm, un’altezza di 25 o 26 mm e un peso di 105 g. Interessante il fatto che nelle competizioni federali, i piattelli debbano essere ecocompatibili.

Tiro a volo layout
Schema di un campo per fossa olimpica (a sinistra) e di un campo per skeet (a destra).
Immagini da hotsshotshooting.com.au e skeeandtrap.com.

Giochi Olimpici

Schema riassuntivo Tiro a volo Olimpiadi Tokyo 2020

Il trap entra a far parte del programma olimpico in occasione di Parigi 1900 e, tranne che a St Louis 1904, vi rimane per fino al secondo evento parigino del 1924. Infatti, il CIO cancella tutti gli eventi del tiro previsti a Amsterdam 1928 in quanto sostiene che i premi in denaro dei Campionati del Mondo ISSF non rientrino nei parametri di sport amatoriale. Il tiro a segno viene reintrodotto ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1932, ma per il trap bisognerà aspettare Melbourne 1956. Fino al 1992, gli eventi di fossa olimpica sono a tutti gli effetti eventi misti in cui donne e uomini competono insieme. Nel 1996 soltanto il trap maschile trova posto nel programma olimpico, mentre le donne rientrano a Sydney 2000 con un evento dedicato. Ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 verrà introdotto per la prima volta l’evento Trap Mixed Team, con un uomo e una donna per ogni squadra. L’introduzione del Trap Mixed Team elimina dal programma il Double Trap, presente ai Giochi dal 1996. La prima apparizione dello skeet ai Giochi Olimpici avviene nel 1968 a Città del Messico. Come nella fossa olimpica, fino al 1992 l’evento è misto, ad Atlanta 1996 si compete solo nello skeet maschile (nonostante la campionessa uscente fosse la cinese Zhang Shan!) e le donne rientrano a Sydney 2000.

Il medagliere olimpico vede in prima posizione per numero di ori gli Stati Uniti (13), seguita dall’Italia che registra il più alto numero di medaglie (ben 30). La prima partecipazione italiana nel tiro a volo avviene in occasione di Helsinki 1952 e il Belpaese si rivela ben presto patria di grandi tiratori. Alcuni dei protagonisti della fossa olimpica: Luciano Giovannetti (due ori a Mosca 1980 e Los Angeles 1984), Giovanni Pellielo (quattro medaglie olimpiche tra Sydney 2000 e Rio 2016), Jessica Rossi (oro a Londra 2012 battendo tutti i record di allora). Nello skeet: Andrea Benelli (bronzo a Atlanta 1996 e poi oro a Atene 2004), Chiara Cainero (oro a Pechino 2008 e poi argento nella splendida doppietta di Rio 2016 dietro Diana Bacosi).

Tokyo 2020

A Tokyo 2020 sono in programma 5 eventi di tiro a volo: fossa olimpica maschile e femminile, skeet maschile e femminile, e la novità del Trap Mixed Team. Parteciperà un totale di 120 atleti (60 uomini e 60 donne).

Parte dei posti a disposizione sono già stati assegnati ai Campionati del Mondo 2018 e a diverse tappe di Coppa del Mondo. I restanti pass sono stati assegnati in base ai risultati dei Campionati Europei e al ranking in data 6 giugno 2021. Ogni nazione potrà qualificare in totale un massimo di due atleti per genere per evento (quindi otto atleti in totale), da sottolineare inoltre come i pass siano assegnati alla nazione e non ai singoli atleti. Per quanto riguarda il Trap Mixed Event, quattro coppie hanno ottenuto la qualificazione ai Mondiali 2018, e le restanti saranno composte da atleti già qualificati per le prove individuali (con un massimo di due squadre per nazione). Un posto per ciascun evento individuale (quattro posti in totale) è riservato alla nazione ospitante (Giappone), mentre un massimo di due pass per evento resta a disposizione della Commissione tripartita. L’Italia ha qualificato 7 atleti: Mauro De Filippis (trap maschile), Silvana Stanco e Jessica Rossi (trap femminile), Tammaro Cassandro e Gabriele Rossetti (skeet maschile), Diana Bacosi e Chiara Cainero (skeet femminile).

Eventi maschiliEventi femminiliEventi misti
TrapTrapTrap mixed team
SkeetSkeet
tiro a volo tokyo 2020

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