Trampolino: acrobazie ed evoluzioni in aria
di Chiara Aruffo
La storia

Nel 1934 George Nissen costruisce il primo trampolino, ispirandosi alle performance degli acrobati circensi. Questo nuovo attrezzo viene utilizzato soprattutto per l’allenamento di ginnasti e tuffatori, ma anche di astronauti. La popolarità cresce soprattutto negli Stati Uniti, dove nel 1954 vengono organizzati i primi campionati ufficiali. I numerosi incidenti mettono però un freno alla crescita del movimento in America, mentre il trampolino prende piede in Cina e successivamente nei paesi dell’ex Unione Sovietica. I primi Mondiali hanno luogo nel 1964 e contestualmente viene istituita la International Trampoline Federation, in seguito confluita nella Fédération Internationale Gymnastique (FIG). L’esordio olimpico avviene ai Giochi di Sydney 2000.
A livello internazionale, il trampolino è governato dal 1999 dalla Fédération Internationale Gymnastique (FIG), fondata nel 1881 per supervisionare le competizioni internazionali. In Italia, l’organo federale è la Federazione Ginnastica d’Italia (FGI), creata nel 1869 (prima Federazione sportiva della storia italiana).

Il trampolino elastico
Il trampolino è costituito da una rete che misura 4.28 x 2.41 m ed è attaccata ad una struttura fissa tramite delle molle. La croce rossa al centro del trampolino aiuta i ginnasti ad orientarsi. L’azione di rimbalzo fornita dal trampolino permette ai ginnasti di effettuare evoluzioni con una fase di volo estesa sia temporalmente che in altezza. Nelle competizioni olimpiche, gli atleti svolgono una routine obbligatoria e una libera, ciascuna composta da 10 elementi. Gli esercizi vengono giudicati in termini di tempo di volo, esecuzione, difficoltà e spostamento orizzontale (introdotto da Rio 2016). Nell’esercizio obbligatorio, vengono presi in esame otto elementi. I ginnasti con gli otto punteggi più alti nella fase di qualificazione accedono alla finale, dove viene eseguita solo la routine libera. Le tre posizioni di base per i salti sono: teso, carpiato e raggruppato a cui vengono aggiunti rotazioni e avvitamenti per aumentare il punteggio.

Giochi Olimpici

L’esordio olimpico avviene ai Giochi di Sydney 2000 con le due competizioni individuali vinte entrambe da atleti russi. L’atleta canadese Rosie MacLennan è l’unica ad aver vinto due ori in due edizioni (Londra 2012 e Rio 2016).
Il medagliere olimpico vede al comando la Cina con 11 medaglie (3 d’oro), seguita da Canada e Russia.
L’Italia ha all’attivo 3 partecipazioni olimpiche, sempre rappresentata da Flavio Cannone.
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 2 eventi di trampolino: le competizioni individuali maschile e femminile. Parteciperà un totale di 32 atleti (16 uomini e 16 donne).
Parte dei pass olimpici (non nominali) sono stati assegnati in base ai risultati dei Mondiali 2019. I restanti pass individuali sono messi a disposizione in una serie di tornei di qualificazione continentale e alle World Cup Series 2019-2020. Ogni nazione può due atleti iper genere (per un totale di 4 atleti). Un posto, che può essere assegnato sia a un uomo che a una donna, è riservato al Giappone, in qualità di nazione ospitante, qualora non sia riuscito a qualificare nessun atleta. La Commissione Tripartita ha a disposizione un pass olimpico. L’Italia non è riuscita a qualificare nessun atleta.
Eventi maschili | Eventi femminili |
---|---|
Competizione individuale | Competizione individuale |
