Tennis: le star scendono in campo
di Chiara Aruffo
La storia

Le origini del tennis si ritrovano nella Francia medievale del tredicesimo secolo dove era in voga il gioco della pallacorda (jeu de paume), antenato del tennis reale (real tennis). Il tennis reale acquista una certa popolarità in Europa, fino ad essere menzionato in uno dei drammi di Shakespeare ma viene sostituito in seguito dallo squash e dal tennis. Il tennis moderno nasce nel 1874 quando il maggiore Walter Clopton Wingfield brevetta il lawn tennis, un gioco basato sulle regole del real tennis da giocarsi un campo a forma di clessidra. Nel giro di pochi anni il tennis diventa uno sport popolare oltreoceano, sia in America sia in Australia. Nel 1877 si tiene il primo torneo di Wimbledon, dove per l’occasione viene introdotta la forma rettangolare del campo. Il tennis è tra gli sport in programma alle prime Olimpiadi moderne di Atene 1896, ma viene rimosso dopo i Giochi di Parigi 1924 in seguito a una disputa tra la federazione internazionale e il CIO sulla definizione di “giocatori dilettanti”. Viene reintegrato a partire dalle Olimpiadi di Seoul 1988, senza di limitazioni di età e aperto anche ai professionisti.
A livello internazionale, il tennis è sotto la giurisdizione dell’International Tennis Federation (ITF), fondata nel 1913 a Parigi. In Italia, è la Federazione Italiana Tennis (FIT), nata nel 1910 a gestire l’attività a livello nazionale.

Deuce, vantaggi e tie-break
Un campo da tennis misura 25 m x 11 m ed è diviso a metà da una rete che raggiunge un’altezza di 0.91 m. Solitamente alle Olimpiadi si gioca su un campo di cemento: eccezioni recenti sono state le edizioni di Barcellona 1992 (terra rossa) e Londra 2012 (erba). Prima della partita, il lancio di una monetina decide quale giocatore sarà in battuta. I punti vengono assegnati secondo la successione 15 (1 punto) – 30 (2 punti) – 40 (3 punti) – vittoria (4 punti). Quando un giocatore mette a segno 4 punti conquista un game. Nel caso in cui però il punteggio sia in parità sul 40-40 (deuce) si va ai vantaggi, ovvero vince il game chi per primo ottiene un vantaggio di due punti sull’avversario. Il giocatore che vince sei game, con almeno due di vantaggio sull’avversario, vince il set. In caso di parità sul 5-5 il set può essere vinto in due modi: se un giocatore arriva a 7 con due punti di vantaggio, o se si arriva sul 6-6 viene giocato il tie-break. Nel tie-break i punti sono numerati normalmente 1-2-3-etc e vince chi per prima arriva a 7 punti con due punti di vantaggio sull’avversario. Alle Olimpiadi, tutti gli incontri si svolgono al meglio di tre set: vince chi per primo si aggiudica due set. Nel doppio, l’eventuale terzo set viene giocato come un tie-break di 10 punti.

Giochi Olimpici

Il tennis è tra gli sport in programma alle prime Olimpiadi moderne di Atene 1896, ma viene rimosso dopo i Giochi di Parigi 1924 in seguito a una disputa tra la federazione internazionale e il CIO sulla definizione di “giocatori dilettanti”. È presente ai Giochi di Città del Messico 1968 e Los Angeles 1984 ma solamente come sport dimostrativo, con un limite di età di 21 anni per i partecipanti. Viene reintegrato a partire dalle Olimpiadi di Seoul 1988, senza di limitazioni di età e aperto anche ai professionisti. Il doppio misto è stato introdotto a partire dai Giochi di Londra 2012.
Il medagliere olimpico vede in testa gli Stati Uniti con 39 medaglie (21 d’oro), seguiti da Gran Bretagna e Francia. Il tennis olimpico spesso vede tra i partecipanti le star del tennis mondiale. Tra i recenti vincitori ci sono ad esempio Rafael Nadal (Pechino 2008), Andy Murray (Londra 2012 e Rio 2016) e le sorelle Williams che hanno vinto per ben tre volte il doppio femminile insieme, e poi vantano anche un oro individuale a testa (Venus – Sydney 2000, Serena – Londra 2012).
L’Italia ha all’attivo 12 partecipazioni olimpiche e una sola medaglia di bronzo con Uberto De Morpurgo ai Giochi di Parigi 1924.
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 5 eventi di tennis: il singolo e il doppio maschile e femminile, e il doppio misto. Parteciperà un totale di 172 atleti (86 uomini e 86 donne).
Le qualificazioni per il singolare saranno basate sui ranking ATP (maschile) e WTA (femminile) in data 7 giugno 2021 che assegneranno 56 pass per genere. Ogni nazione può qualificare un massimo di 4 atleti per genere ed è obbligata a portare i 4 più alti nel ranking. Ulteriori sei posti saranno distribuiti su base continentale a nazioni non ancora qualificate, mentre gli ultimi due sono riservati alla nazione ospitante e a uno dei vincitori di un’edizione precedente dei Giochi o al vincitore di un Grande Slam. Per il torneo di doppio maschile e femminile, guadagnano il pass i primi dieci atleti del ranking doppio che possono scegliere un partner (almeno nella top300) mentre i restanti posti vengono assegnati in base al ranking combinato (ranking di squadra calcolato usando la posizione migliore dei singoli atleti nel ranking individuale o doppio). Le squadre partecipanti al doppio misto saranno composte da atleti già qualificati nel singolare o nel doppio, e i pass saranno assegnati in base al ranking combinato. Il Giappone, in qualità di nazione ospitante, qualifica due atleti nei tornei di singolare, due squadre nel doppio (a patto di essere nella top300 del ranking combinato) e una squadra nel doppio misto. L’Italia ha ottenuto 7 pass olimpici, ma si presenterà con solo 6 atleti: e sarà rappresentata da Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti (subentrato dopo il forfait di Jannik Sinner), Sara Errani (dentro dopo l’infortunio di Martina Trevisan), Camila Giorgi, Jasmine Paolini. Forfait anche di Matteo Berrettini che non potrà essere sostituito, quindi di fatto l’Italia perde un pass olimpico. Oltre alle sfide individuali, ci sarà anche la sfida di doppio con Sonego/Musetti.
Eventi maschili | Eventi femminili | Eventi misti |
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Singolo | Singolo | Doppio |
Doppio | Doppio |
