Para-cycling Road World Cup: Italia a quota 50
Dal 26 al 29 maggio si è chiusa ad Huntsville, Alabama, l’edizione 2023 della Para-cycling Road World Cup con un bottino rotondo per la rappresentativa italiana guidata dal CT Pierpaolo Addesi.
di Gigi Marchitelli
Va bene, era la prima volta: non solo la prima Coppa del Mondo di paraciclismo in assoluto sul suolo statunitense, ma anche il più grande evento di Coppa del Mondo di paraciclismo su strada non europeo della storia. Però qualche problema c’è stato, in avvio. Per esempio, il fatto che il circuito fosse aperto al traffico durante gli allenamenti. Già è difficile per i ciclisti o per i tandem, ma provate voi ad aggirarvi tra le auto del normale traffico in handbike, con il naso a venti centimetri dall’asfalto. Hai voglia a mettere bandierine e immaginette di santi protettori, non vi sentirete mai sicuri. Ecco, due elementi a mio parere caratterizzano queste manifestazioni: fare scoprire al pubblico atleti eccezionali, migliorare le condizioni di vita quotidiane dei disabili. Ma qui, appunto, bisogna che si dia una testimonianza positiva di attenzione, che sia di esempio e faccia crescere la consapevolezza. Diciamo allora che negli Stati Uniti questo lavoro è all’inizio e che speriamo nelle prossime edizioni in una migliore organizzazione, secondo l’esempio di Maniago e di Ostenda. E passiamo agli atleti e alle gare.
L’italia, intanto. Il bottino di Huntsville ammonta a 16 medaglie, il che porta il medagliere italiano di questa Coppa del Mondo all cifra ragguardevole di 50 medaglie (19 a Maniago, 15 a Ostenda, 16 ad Huntsville, appunto). Abbiamo inoltre due leader di coppa: Giorgio Farroni (MT1) e Katia Aere (WH5), che sommando i punti delle tre manifestazioni sono in testa alle rispettive categorie.
Nelle classifiche generali di questa terza prova, l’Olanda bissa il successo di Ostenda e guida la classifica a nazioni con 7 medaglie d’oro, tre argenti e due ori: seguonogli Stati Uniti, padroni di casa, con 22 medaglie, di cui 6 ori. Terza la sempre solida squadra francese con 6 ori ma solo 12 medaglie complessive, quarta la Spagna (6 ori, 11 medaglie), quinto il Regno Unito (5 ori, 16 medaglie), sesta la rappresentativa italiana, che porta a casa 4 medaglie d’oro, 8 argenti e 4 bronzi oltre a molti buoni piazzamenti. Completamente assente la Cina, che evidentemente ha scelto Maniago come vetrina per mostrare le sue potenzialità e testare la squadra (seconda solo alla Francia ma prima per numero di medaglie in Friuli), forse in vista dei Campionati del Mondo a Glasgow in agosto.

Le prove a cronometro, come di consueto, sono state disputate nei primi due giorni della manifestazione sul circuito di 14,6 km creato nel Cummings Research Park di Huntsville. Fabrizio Cornegliani si conferma re delle cronometro trionfando con oltre due minuti di vantaggio su Belgio ed USA nella prova MH1. Giorgio Farroni conquista l’argento nella categoria MT1, prova che l’infortunio che lo aveva frenato nelle prime due prove è ormai superato. Oro ancora per Roberta Amadeo (WH2), seguita dalla brasiliana Gilmara Do Rosario Goncalves e dall’azzurra Angela Procida, brava a prendersi la medaglia di bronzo.
Ancora, argento per Katia Aere nella categoria regina delle Handbike, WH5, alle spalle della tedesca Andrea Eskau. Positiva la prova di Giulia Ruffato, che si prende il terzo gradino del podio WH4: una crescita evidente, quella dell’azzurra, che dopo 2 anni di Nazionale inizia a farsi riconoscere anche sui palcoscenici internazionali. L’ultimo bronzo è per Francesca Porcellato, sempre una garanzia per il gruppo azzurro: la ‘rossa volante’ chiude il podio WH3 composto dalle due americane Alicia Dana e Jenna Rollman.
Prosegue la crescita degli atleti del tandem, anche ad Huntsville autori di prestazioni convincenti. Quarto posto per il duo Federico Andreoli – Luca Chiesa: “Un piazzamento magistrale, guardando gli avversari con cui hanno avuto a che fare” sottolinea il CT Addesi, he a questa specialità dedica particolare attenzione.
Con il terzo giorno passiamo alle prove su strada, dove si conferma con un altro oro Roberta Amadeo, che domina la prova in linea nella categoria WH2 e taglia il traguardo di fronte alla brasiliana Gilmara Do Rosario Goncalves e all’azzurra Angela Procida. Davide Cortini, è argento nella prova MH3 battuto dal francese Riadh Tarsim. Un risultato arrivato grazie al grande lavoro di squadra portato avanti da Federico Mestroni (quinto al traguardo) e Mirko Testa (ottavo), che si sono messi a disposizione per portare a casa il massimo risultato, sfiorato nel finale.
Fabrizio Cornegliani si mantiene in linea con le aspettative conquistando l’argento nella categoria MH1, con il Belgio sul gradino più alto del podio e l’americano Barry Wilcox sul più basso. Medaglie d’argento anche Giorgio Farroni (MT1) e Francesca Porcellato, che tra le WH3 taglia il traguardo alle spalle di Annika Zeyen (Germania). Seconda piazza, infine, per Katia Aere tra le WH5, nella prova dominata da Andrea Eskau.
Da segnalare inoltre l’ottimo quarto posto di Giulia Ruffato, prova dopo prova sempre più in luce nella categoria WH4. Molto bene anche Omar Rizzato, che dopo aver sfiorato il podio nella prova a cronometro, al suo secondo anno nel gruppo azzurro conquista un bel quinto posto nella categoria MH2.
L’ultima giornata di competizioni ad Huntsville si chiude benissimo per l’Italia con l’oro di Michele Pittacolo, vinto nella categoria MC4, battendo in volata il francese Thomas Peyroton Dartet e l’irlandese Ronan Grimes e bissando il successo di Maniago. L’ultima medaglia italiana sulle strade dell’Alabama è stata vinta nel Team Relay, la staffetta a squadre: nonostante l’assenza di un pilastro come Luca Mazzone, il terzetto composto da Federico Mestroni, Francesca Porcellato e Diego Colombari dimostra di essere altrettanto competitivo, conquistando l’argento e andando a migliorare il risultato di Ostenda, prova in cui arrivarono sul terzo gradino del podio. “È un risultato importante in vista del Mondiale, dove ora so che avrò più pedine a disposizione per una disciplina che vogliamo continuare ad onorare” spiega il CT Pierpaolo Addesi. Medaglia d’oro alla Spagna, chiude il podio il trio statunitense.
Due eventi all’orizzonte: i primi Mondiali di ciclismo multidisciplina di Glasgow 2023, dal 3 al 13 agosto, con 190 maglie iridate in palio tra BMX freestyle flatland, BMX freestyle park, BMX racing, Granfondo, Paraciclismo su strada, Strada, Downhill, Marathon, Cross Country, Ciclismo indoor, Pista, Paraciclismo su Pista e Trial; e le paralimpiadi di Parigi 2024. Sempre ottimo il ranking italiano nelle classificazioni per quest’ultima manifestazione: la squadra maschile è seconda dopo i francesi, la squadra femminile seconda solo agli Stati Uniti. Con 50 medaglie in Coppa abbiamo fatto molto, ma c’è ancora spazio per crescere. Arrivederci a Glasgow!
