Curiosità

Il ritorno dei Giochi della Gioventù

di Pamela Fabiano

“A partire dal prossimo anno nelle scuole di tutta Italia torneranno i ‘Giochi della gioventù’, l’evento sportivo dedicato agli studenti nato nel 1969 grazie a una geniale intuizione dell’indimenticato dirigente sportivo avv. Giulio Onesti”. Così si legge sul sito ufficiale del Dipartimento dello Sport in una nota del 1 giugno. Il ritorno è stato sancito con la firma dei ministri del protocollo ad hoc che ripristina la competizione, nata 54 anni fa, che in passato aveva subito solo due interruzioni: una nel 1996, l’altra, di più lunga durata, dal 2017 a oggi.

Opportunità di socialità, di confronto sportivo tra ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia

Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha commentato: “I Giochi della gioventù saranno una formidabile opportunità di socialità, di confronto sportivo tra ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia, ma sarà anche l’occasione per diffondere e condividere una serie di contenuti utili per la vita, per dare un contributo civico a studentesse e studenti: l’educazione, l’alimentazione, la salute, l’ambiente, la disabilità, le pari opportunità, la cultura dei luoghi e nei luoghi. Tutto ciò assume un ulteriore valore soprattutto ora che stiamo per raggiungere un obiettivo fondamentale con l’inserimento dello Sport nella Costituzione, che sono certo ispirerà l’azione del Governo e del Parlamento per rafforzare la presenza dello sport attivo nella comunità nazionale partendo dalle persone e dai luoghi socialmente più in difficoltà”.

Il Ministro Valditara, ponendo l’accento sul valore formativo dello sport, ha dichiarato: “Coniugando al meglio il mondo dell’istruzione con quello dello sport, questa competizione veicola valori fondamentali nella vita e nella formazione di un giovane: impegno, dedizione, gioco di squadra, rispetto dell’avversario.” Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha posto l’accento sull’effetto positivo dello sport nell’ambito sanitario, sottolineando che i Giochi della Gioventù “non solo saranno occasione di socialità e promozione della salute ma aiuteranno a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione attraverso stili di vita sani di cui sia l’attività fisica quanto la sana alimentazione sono parte integrante”. Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha voluto evidenziare come “utilizzare il linguaggio universale dello sport che accomuna popoli, culture e generi” sia un “volano indispensabile per sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi legati allo sviluppo sostenibile”. Il Ministro Locatelli ha ribadito il ruolo dei Giochi della Gioventù come strumento “fondamentale per la crescita di ogni bambino e di ogni ragazzo”, un evento in grado di promuovere “lo sport, l’inclusione, le relazioni e la capacità di competere con gli altri in modo sano e consapevole”.

La storia dei Giochi della Gioventù

I Giochi della Gioventù sono stati una manifestazione sportiva nazionale per studenti dai 7 ai 17 anni, creati nel 1968 dal presidente del CONI Giulio Onesti, con l’aiuto di altri dirigenti sportivi come Mario Vivaldi, Mario Mazzuca e Bruno Fabjan. Essi includevano varie discipline dell’atletica leggera, velocità , mezzofondo, salto in alto, salto in lungo, getto del peso e lancio del vortex. La manifestazione si disputò per la prima volta nel maggio del 1969 e fu interrotta nel 1996. Nel 2007, dopo 11 anni d’interruzione e un anno di test event, sono stati nuovamente ripristinati con lo slogan “Tutti protagonisti, nessuno escluso“; nel nuovo spirito più partecipativo, erano state eliminate le fasi nazionali. Furono nuovamente sospesi nel 2017.

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