Bene, bravo, bravissimo: ritorna il Trofeo Bravin
A Roma, Stadio Paolo Rosi, sabato 10 giugno la rassegna giovanile di atletica leggera: ha lanciato, tra i tanti, Dorio, Fava, Mennea, Simeoni
di Nando Aruffo
ROMA – Oltre mille atleti, provenienti da tutta Italia, daranno vita alla 56ª edizione del Trofeo Bravin. Si svolgerà il prossimo 10 giugno nello Stadio Paolo Rosi di Roma dove, il 12 settembre del 1965 si svolse la prima edizione della manifestazione nata da una geniale idea di due grandi dirigenti sportivi: Roberto Vianello e Carlo Alberto Guida.
Il Trofeo – riservato alle categorie allievi/e e cadetti/e – venne intitolato a un atleta-soldato caduto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, appunto Giorgio Bravin. Fu subito un grande successo con la partecipazione di 31 società e oltre 200 atleti. Il Trofeo Bravin ha attraversato la storia sportiva, e non solo, dell’Italia, riuscendo sempre a garantire la propria continuità. Si è svolto sempre a Roma con l’unica eccezione nel 2002, quando il Bravin, nella prima ed unica volta della sua storia, si è svolto a Foggia in concomitanza con i campionati nazionali ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane).
Nella Capitale sono attesi oltre 1000 atleti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Da Napoli si muoverà un pullman, finanziato dalla Fidal Campania, che porterà al Paolo Rosi tutti i migliori giovani della regione. Sarà un pomeriggio intenso, dalle 14.45 alle 20.10, per i giovani protagonisti.
A onor del vero, non tutto è filato liscio il giorno della presentazione al Salone d’Onore del CONI: presenti Vito Cozzoli presidente di “Sport e Salute”; il Senatore Claudio Barbaro presidente dell’ASI, l’ente di promozione sportiva che organizza la rassegna; Sandro Giorgi, presidente di Asi Atletica Roma e responsabile nazionale del settore Atletica dell’ASI; Roberto Tavani delegato allo Sport della Regione Lazio nei dieci anni precedenti l’attuale amministrazione.
Ha destato meraviglia la presenza di poche persone, pur invitate: assente Alessandro Onorato, assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma. Aveva assicurato il suo intervento ed è stato visto al Palazzo H nei minuti precedenti: dopo aver mandato il suo portavoce a effettuare un sopralluogo preventivo, (causa notizia della sala ampiamente vuota?) ha preferito eclissarsi.
Pochi del mondo dell’atletica leggera e pochi giornalisti, trai quali chi scrive e Gianluca Montebelli, responsabile dell’ufficio stampa del Trofeo Bravin. Quello dei giornalisti è un problema annoso che nessuno – in primis Ordine dei Giornalisti e sindacato – vuole seriamente prendere in considerazione. Se si favoriscono i prepensionamenti senza un adeguato piano di sostituzione, se non si creano criteri seri di accesso alla professione, se si continua a riciclare giornalisti pensionati in luogo di opportunità di lavoro per i giovani, se i ragazzi vengono sfruttati a 7-8 euro (più Iva) ad articolo, il futuro di questa professione (un tempo bella) è segnato.
Ma questo è un altro discorso: nulla toglie alla storia e all’importanza del Trofeo Bravin. Questo storico appuntamento è organizzato da Asi Atletica Roma, con la collaborazione del Comitato Regionale e Provinciale dell’Asi, e di avvale del patrocinio dell’Assessorato allo Sport, Turismo, Grandi Eventi e Moda di Roma Capitale, della Regione Lazio, di Sport e Salute, del CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e della Fidal, la Federazione Italiana di Atletica Leggera.
L’evento è un fiore all’occhiello per ASI ed è diventato negli anni un vero e proprio riferimento per tutto il movimento dell’atletica giovanile nazionale che nel corso della sua lunga storia ha visto la partecipazione di grandi campioni che hanno espresso il loro talento giovanile sulle piste e sulle pedane del Bravin. Nomi che hanno dato lustro a tutta l’atletica italiana come Pietro Mennea, Gabriella Dorio, Donato Sabia, Francesco Panetta, Franco Fava, Sara Simeoni, più recentemente Lorenzo Patta, oro olimpico a Tokyo con la staffetta 4×100 i quali hanno partecipato, e in alcuni casi vinto, al Trofeo Bravin.
Anche quest’anno tutti i migliori allievi e cadetti, lanciatori, saltatori, velocisti e mezzofondisti hanno già mandato, attraverso le rispettive società la propria adesione alle gare. Il 2023 farà registrare numeri record che superano addirittura quelli pre-pandemia. Molteplici le ragioni del successo del Trofeo Bravin. Per la tradizione che lo accompagna; per il fascino che riveste venire a correre a Roma; per la data particolarmente favorevole che offre la possibilità ai partecipanti di ottenere i minimi di qualificazione per i campionati italiani e di rifinire la preparazione in vista degli importanti impegni agonistici della stagione; per la perfetta organizzazione che Asi garantisce in ogni edizione.
Il 10 giugno, dalle ore 14, allo Stadio Paolo Rosi di Roma, andremo a scoprire le Gabriella Dorio, le Sara Simeoni, i Franco Fava, i Pietro Mennea del futuro.
Lunga vita al Trofeo Bravin.