Malagò capolista di 12 milioni di sportivi
di Nando Aruffo
ROMA – “Perché mi ricandido? Mi ricandido, perché me lo chiede il mondo che rappresento; perché in Italia ci sono 12 milioni di sportivi; il CONI ha apprezzato quello che ho fatto in questi ultimi quattro anni. Anche nel momento più complicato di tutti, per me e per il Coni, in un Consiglio Nazionale eravamo 66 presenti e ho preso 8 voti contrari. Credo che sia stato anche apprezzato come io abbia difeso l’autonomia del Coni”. Venerdì scorso 30 aprile, al Salone d’Onore del CONI, il Presidente Giovanni Malagò ha tenuto l’ultima conferenza stampa del quadriennio olimpico. Ha parlato molto del passato e poco del futuro: ha soltanto anticipato che 4 posti su 13 della prossima Giunta CONI verranno occupati da donne e non avrebbe aggiunto altro (crediamo) se non fosse stato costretto a rispondere a un paio di domande alla fine della seduta. Lo si capisce quando, in un passaggio sulla legge che ha istituito la società “Sport e Salute” ridimensionando il CONI da lui diretto, Malagò dice: “C’è una legge, è quella, non serve dire se sia giusta o sbagliata. Io, in totale condivisione con gli Organismi Sportivi, faccio sì che vengano corrette cose che non piacciono allo sport. E fino al 13 maggio non dico di più”.
Il 13 maggio a Milano si svolgerà il Consiglio Nazionale Elettivo e lui è il grande favorito per essere eletto presidente del CONI per il terzo mandato consecutivo. Ci sono altri tre candidati: i rivali Antonella Bellutti e Renato Di Rocco, il candidato “di appoggio” (per sua stessa ammissione) Franco Chimenti, del quale dice: “Al cento per cento è una candidatura condivisa; lo ha fatto, perché è il più vicino di tutti”.

La giornata è stata ovviamente condizionata dalla morte di Filippo Mondelli, canottiere azzurro, componente della Giunta CONI, morto il 29 aprile a soli 26 anni per un osteosarcoma alla gamba sinistra. Mondelli era stato eletto soltanto due settimane fa, lo scorso 13 aprile nel Consiglio Nazionale del CONI, come primo e più votato (54 preferenze) rappresentante degli atleti. Insieme con Andrea Panizza, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili, aveva qualificato l’Italia per i Giochi di Tokyo. In segno di lutto il CONI aveva subito issato a mezz’asta le bandiere istituzionali. Il funerale domani a Cernobbio all’aperto, in riva al lago, Malagò ci sarà insieme con il presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale e al Segretario generale del CONI Carlo Mornati. Malagò ha ricordato Mondelli con parole commosse: “Quando ho cominciato a pensare agli atleti che avrei voluto nella mia squadra in Consiglio nazionale, ho pensato a delle persone che facendo attività si sono dovute fermare, non hanno avuto fortuna. E ho pensato a lui. Filippo non vedeva l’ora di affrontare questa nuova avventura. Sono scosso, era un ragazzo senza vizi, un omone grande, mai avrei potuto immaginare che questo osteosarcoma potesse divorarlo in così poco tempo».
Giovanni Malagò aveva aperto la seduta ringraziando tutte le componenti del CONI – dalla Giunta ai vari uffici – per il lavoro svolto in quest’ultimo quadriennio: “Per differenti motivi non sono stati anni facili con un dispendio pazzesco di energie fisiche e mentali. Questo mandato mi ha cambiato molto: ho fatto molta esperienza, sono una persona diversa, mi sono scoperto paziente. Specialmente gli ultimi due anni – tra Covid e nuove leggi – sono stati molto complicati. C’è stato chi non mi ha regalato nulla dal punto di vista del consenso e della fiducia, non si finisce mai di imparare e di conoscere le persone, mi hanno dato una lezione di vita, ringrazio anche loro. Dal punto di vista finanziario, il bilancio del CONI chiude con un attivo di 4,1 milioni che verranno investiti nel patrimonio”. La Giunta ne ha vincolati 3,9 milioni per CPO (Centri di Preparazione Olimpica) di Formia, Roma Giulio Onesti e Tirrenia.
Tokyo
Il presidente del CONI si è soffermato molto sugli imminenti Giochi Olimpici: “Ringrazio il Generale Figliuolo, ringrazio il Sottosegretario Vezzali, ringrazio Palazzo Chigi: per i vaccini ci siamo, noi e anche il Comitato Italiano Paralimpico. Non so se ci sarà il pubblico, so che oltre al vaccino verranno fatti tamponi tutti i giorni, le spese saranno tutte a carico del comitato organizzatore. Gli Europei di calcio ci hanno sdoganato, però l’attenzione sarà sempre alta, perché molto dipenderà anche dai numeri della pandemia. E’ pronta pure Casa Italia mentre non sappiamo nulla sui Giochi Invernali di Pechino, nel 2022”.
Milano-Cortina
Un messaggio chiaro, perché dopo le diatribe e gli scontri verbali con i Governi, bisogna recuperare il tempo perduto: “Abbiamo vinto la gara con Stoccolma a giugno 2019, la Fondazione sta lavorando bene mentre non è stata ancora composta l’agenzia pubblica che deve fare le opere, come le infrastrutture, fuori dal dossier olimpico”.
Cosa c’è da sapere sull’Assemblea Elettiva
Il Consiglio Nazionale Elettivo si svolgerà il prossimo 13 maggio a Milano, al Tennis Club Alberto Bonacossa, lo stesso dove 75 anni fa, nel 1946, Giulio Onesti celebrò le prime elezioni del CONI del dopoguerra. E’ prevista l’elezione in Giunta, di 4 donne su 13. Adesso ce ne sono due: Alessandra Sensini (vicepresidente del CONI) e Valentina Turisini.
