La ginnastica artistica: equilibrio e stabilità
di Chiara Aruffo
La storia

La ginnastica nasce dalla credenza degli Antichi Greci che esista una simmetria tra corpo e mente, per cui all’attività intellettuale dev’essere necessariamente affiancata quella fisica. La ginnastica antica comprende tutta una serie di attività che si sono poi evolute in discipline separate quali la lotta, il pugilato e il nuoto. La ginnastica moderna si sviluppa in Boemia all’inizio del diciannovesimo secolo. L’insegnante Friedrich Ludwig Jahn è considerato il padre della ginnastica, avendo inventato numerosi attrezzi come ad esempio le sbarra e le parallele simmetriche. Il primo festival della ginnastica (Turnfest) viene organizzato a Coburg nel 1860. La ginnastica è tra gli sport che compaiono nel programma delle prime Olimpiadi moderne di Atene 1896, con competizioni aperte solo ai maschi. Le donne vengono ammesse ai Giochi a partire dai Giochi di Amsterdam 1928.
A livello internazionale, la ginnastica artistica è governata dalla Fédération Internationale Gymnastique (FIG), fondata nel 1881 per supervisionare le competizioni internazionali. In Italia, l’organo federale è la Federazione Ginnastica d’Italia (FGI), creata nel 1869 (prima Federazione sportiva della storia italiana).

Gli attrezzi ginnici
La ginnastica artistica comprende una serie di discipline con o senza attrezzi, di cui solo il volteggio e il corpo libero sono comuni ad entrambi i generi. Nel volteggio il ginnasta corre lungo una corsia, batte entrambi i piedi su una pedana, poggia le mani sull’attrezzo e compie l’esercizio di volteggio. Il corpo libero si svolge in un quadrato di grandezza 12×12 m all’interno del quale vengono compiuti una serie di esercizi senza ausilio di attrezzi. La competizione femminile prevede un accompagnamento musicale, non previsto nella gara maschile. Gli attrezzi maschili sono quattro: cavallo con maniglie, anelli, sbarra e parallele simmetriche. Nel cavallo con maniglie l’atleta può tenersi sull’attrezzo (posto a 105 m da terra) solo utilizzando le mani che poggiano su due maniglie di 15 cm. Gli anelli prevedono un esercizio di circa un minuto in cui l’atleta è sollevato da terra e reggendosi agli anelli deve compiere movimenti dinamici e tenere posizioni isometriche. Nell’esercizio alla sbarra, l’atleta deve compiere una serie di evoluzioni tenendosi aggrappato ad una sbarra posta ad un’altezza massima di 2,75 m da terra. Le parallele simmetriche le sbarre sono invece due (poste ad una distanza tra di loro di 42-52 cm) e l’atleta deve compiere evoluzioni al loro interno senza mai toccare il suolo con i piedi. Gli attrezzi femminili sono invece due: parallele asimmetriche e trave. Le parallele asimmetriche son due sbarre poste ad altezza diversa, dove la ginnasta compie delle evoluzioni passando dall’una all’altra. La trave di equilibrio è un attrezzo posto a 125 cm da terra e largo 10 cm sul quale l’atleta deve svolgere l’esercizio senza cadere.
Oltre che nei singoli attrezzi, gli atleti gareggiano per il titolo individuale (all-around) e di squadra. Nella fase di qualificazione decidono quali atleti, in base ai punteggi ottenuti, accedono alle finali di attrezzo, alla finale all-around e a quella di squadra. Nella competizione a squadre si sfidano quattro atleti per nazione. Il sistema di punteggio è suddiviso in due componenti: il D-score che tiene in considerazione le difficoltà eseguite, e l’E-score che valuta l’esecuzione dell’esercizio.

Giochi Olimpici

Alle prime Olimpiadi moderne di Atene 1896, la ginnastica è presente con otto eventi solo maschili. Alcune delle competizioni iniziali sono però lontane dal concetto di ginnastica artistica attuale, come ad esempio il tiro alla fune o la rotazione con le clave (una sorta di giocoleria). Le donne vengono ammesse ai Giochi a partire dai Giochi di Amsterdam 1928. Fino ad Atene 2004, il sistema di punteggio prevede un massimo di 10 punti, con il primo 10 ‘perfetto’ dell’atleta rumena Nadia Comaneci ai Giochi di Montreal 1976 passato alla storia come uno dei momenti topici della ginnastica artistica. A partire dall’anno successivo, è un vigore il nuovo sistema di punteggio suddiviso in D-score e E-score.
Il medagliere olimpico vede al comando la non più esistente Unione Sovietica che ha dominato tra il 1952 e il 1992. Seguono Stati Uniti e Giappone, quest’ultimo protagonista di cinque vittorie di fila nella competizione a squadre maschile tra Roma 1960 e Montreal 1976.
L’Italia ha partecipato 25 volte alle competizioni olimpiche, con la prima partecipazione avvenuta ai Giochi di Parigi 1900. Gli atleti italiani hanno vinto 28 medaglie olimpiche, di cui 14 d’oro. Molte medaglie risalgono agli inizi del secolo scorso, come ad esempio le 4 medaglie d’oro conquistate nella competizione a squadre tra Stoccolma 1912 e Los Angeles 1932. Tra gli atleti più recenti ricordiamo Yuri Chechi, detto il Signore degli Anelli, oro ad Atlanta 1996 e poi bronzo ad Atene 2004; Igor Cassina oro nella sbarra ad Atene 2004 e Matteo Morandi bronzo agli anelli a Londra 2012. Il medagliere femminile conta un solo argento ottenuto nella gara a squadre di Amsterdam 1928, nonostante la presenza in squadra negli ultimi anni di atlete molto forti tra cui Vanessa Ferrari.
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 14 eventi di ginnastica artistica. Parteciperà un totale di 196 atleti (98 uomini e 98 donne).
Il sistema di qualificazione ha subito numerosi cambiamenti dopo le Olimpiadi di Rio. Parte dei pass olimpici sono stati assegnati in base ai risultati di squadra e individuali dei Mondiali 2018 e 2019. I restanti pass individuali sono stati assegnati in base ai risultati ottenuti nelle edizioni di Coppa del Mondo 2018-2021 e nei tornei continentali del 2021. Ogni nazione può qualificare una squadra (4 atleti) più due atleti individualmente per genere (per un totale di 12 atleti). Due posti (uno per genere) sono riservati al Giappone, in qualità di nazione ospitante. Altrettanti due posti (uno per genere) sono riservati per gli inviti della Commissione Tripartita. L’Italia ha conquistato 7 pass olimpici: la squadra femminile (Alice D’Amato, Asia D’Amato, Martina Maggio e Vanessa Ferrari), Ludovico Edalli nell’all-around maschile, Marco Lodadio negli anelli e Lara Mori nel corpo libero. Giorgia Villa ha dovuto rinunciare alle Olimpiadi a causa di un infortunio durante i Campionati Assoluti pochi giorni prima della partenza per il Giappone.
Eventi maschili | Eventi femminili |
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Gara a squadre | Gara a squadre |
All-around individuale | All-around individuale |
Corpo libero | Corpo libero |
Volteggio | Volteggio |
Parallele simmetriche | Parallele asimmetriche |
Sbarra | Trave |
Cavallo con maniglie | |
Anelli |
