Canoa velocità: da Birgit Fischer a Josefa Idem

di Chiara Aruffo

La storia

Pittogramma della canoa velocità creato per Tokyo 2020 (Copyright Olympics)

La canoa è stato uno dei primi mezzi di trasporto marittimo inventato dall’uomo, con una diffusione a larga scala che andava dai Nativi Americani alle tribù indigene dell’area pacifica. Le canoe primitive venivano costruite utilizzando materiali disponibili in loco come ad esempio tronchi di legno, corteccia e pelli di animali, con una forma che variava in base alla modalità d’uso (trasporto, merci, combattimento).

Il kayak (“barca degli uomini” in Eschimese) trova le sue origini probabilmente in Groenlandia, ma il suo utilizzo era diffuso in tutte le regioni artiche quali il Nord America e la Siberia. Il suo design particolare con le pelli che coprono un’intelaiatura chiusa di legno, faceva in modo che le acque gelide non entrassero nella barca.

La prima gara competitiva di canoa velocità fu organizzata dallo scozzese John MacGregor presso il British Royal Canoe Club nel 1869. Nel gennaio 1924 viene fondata la Internationale Repräsentantenschaft Kanusport (IRK) a Copenhagen (Danimarca), che nel 1946 prenderà il nome di International Canoe Federation (ICF).  In Italia, la federazione nazionale è la Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK).

Canadese e kayak

La disciplina della canoa velocità è una gara in linea in un bacino di acqua chiuso dove vince la prima barca che taglia il traguardo. Le distanze olimpiche sono 200, 500 e 1000m (differenti per uomini e donne), ma a livello internazionale si gareggia anche sui 5000m. Le gare di velocità possono essere sia di canadese (C) che kayak (K), dove nella canadese l’atleta utilizza una pagaia singola, ha un ginocchio a terra e il piede opposto fermo davanti, mentre nel kayak l’atleta è seduto, poggia i piedi su una pedaliera e usa una pagaia a due pale sfasate per remare. La nomenclatura dei diversi eventi prevede prima l’iniziale dell’imbarcazione, seguito dal numero di atleti sulla barca, il genere e la distanza di gara. Ad esempio, K1F 500m indica una gara di kayak femminile singolare su una distanza di 500 m. Nella canadese esistono solo la specialità singolare e doppio, mentre nel kayak oltre a queste due si gareggia anche con formazioni composte da quattro atleti. Alle Olimpiadi, le gare si svolgono in un campo da gara con otto corsie, dove le squadre più forti occupano le corsie centrali (la 4 e la 5).

Giochi Olimpici

Schema riassuntivo Canoa velocità Olimpiadi Tokyo 2020

La Canoa velocità fa il suo esordio alle Olimpiadi estive a Parigi 1924, ed entra a far parte del programma olimpico otto anni dopo in occasione di Berlino 1936. Le donne gareggeranno per la prima volta nel 1948 alle Olimpiadi di Londra. Il programma olimpico ha subito numerosi cambiamenti nel corso degli anni, in seguito all’evoluzione tecnologica delle barche ma anche alle preferenze del pubblico.

Il medagliere olimpico vede al primo posto la Germania per numero di medaglie d’oro conquistate, nonostante l’Ungheria abbia vinto più medaglie complessive. Guida la classifica femminile la tedesca Birgit Fischer, che in 24 anni di carriera olimpica ha conquistato 8 medaglie d’oro e 4 d’argento. L’atleta teutonica è contemporaneamente la più giovane e la più anziana ad aver conquistato una medaglia d’oro nella canoa velocità: a 18 anni a Mosca 1980 nel K1 500m e a 42 anni ad Atene 2004 nel K4 500m.

L’Italia ha partecipato a tutte le edizioni dei Giochi Olimpici, fatta eccezione per Londra 1948 e Melbourne 1956.  I due atleti italiani più conosciuti e medagliati sono Antonio Rossi e Josefa Idem, quest’ultima grazie alla medaglia d’argento conquistata a Pechino 2008 nel K1 500 m è entrata nel Guinness dei Primati come canoista medagliata più anziana.

Tokyo 2020

La Canoa velocità alle Olimpiadi di Tokyo 2020 vedrà la partecipazione di 246 atleti (123 uomini e 123 donne), con un massimo di una barca per nazione in ciascun evento e un limite di 6 uomini e 6 donne nel kayak. Da sottolineare come la qualificazione viene assegnata alla barca e non all’atleta. I posti disponibili sono assegnati tramite una serie di eventi qualificanti (Mondiali, Coppa del Mondo, Eventi di Qualificazione continentali), mentre dei posti saranno riservati alla nazione ospitante (Giappone) e due posti riservati per gli inviti emessi dalla Commissione Tripartita. L’Italia ha qualificato tre barche e quattro atleti: Manfredi Rizza (K1 200m), Samuele Burgo e Luca Beccaro (K2 1000m) e Francesca Genzo (K1 200m).

Eventi maschiliEventi femminili
Kayak - K1 200mKayak - K1 200m
Kayak - K1 1000mKayak - K1 500m
Kayak - K2 1000mKayak - K2 500m
Kayak - K4 500mKayak - K4 500m
Canoa - C1 1000mCanoa - C1 200m
Canoa - C2 1000mCanoa - C2 500m

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