CiclismoSostenibilità

Il manifesto per l’azione climatica dell’UCI

L’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) ha recentemente pubblicato il manifesto per l’azione climatica con l’obiettivo di impegnarsi per ridurre l’impatto del ciclismo sul clima.

di Chiara Aruffo

Da settembre anche il ciclismo si è unito agli sport in prima linea contro il cambiamento climatico grazie all’adozione del Climate Action Charter (manifesto per l’azione climatica). Il documento è stato scritto dalle due commissioni UCI Ciclismo per tutti e Ciclismo sostenibile e in seguito ratificato dal Comitato Manageriale. L’atto promuove otto impegni concreti, rivolti a tutte le organizzazioni coinvolte nel mondo ciclistico:

  1. Misurare le emissioni legate all’attività ciclistica e riportarle in base a standard internazionali entro e non oltre il 2024;
  2. Promuovere l’utilizzo della bici nella vita di tutti i giorni per migliorare il benessere fisico e costruire un futuro più sostenibile per tutti;
  3. Adottare strategie di adattamento per i piani futuri prendendo in considerazione gli effetti del cambiamento climatico;
  4. Implementare un approvvigionamento sostenibile per gli eventi;
  5. Ridurre la domanda di energia e promuovere l’utilizzo di elettricità da fonti 100% rinnovabili;
  6. Ridurre gli sprechi e accelerare la transizione verso un’economia circolare;
  7. Promuovere sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio;
  8. Rispettare la natura e promuovere la biodiversità, le sue connessioni con lo sport e la sua conversazione.

In poche settimane il numero di firmatari ha già superato gli 80, tra i quali figurano anche organizzazioni italiane come ad esempio l’U.C. Larcianese, la Maratone Dles Dolomites, la Coppa Caduti organizzata dall’U.S. Nervianese 1919, RCS Sport, la Hero Sudtirol Dolomites e la ASD Capoliveri. La lista completa è consultabile qui.

Foto UCI.

Foto di copertina: Pixabay/Helix_Games

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