Golf, tre giorni di Ryder Cup

di Nando Aruffo

ROMA – Dopo l’Open d’Italia, prosegue la marcia d’avvicinamento alla Ryder Cup che si svolgerà sui campi del Golf & Country Club Marco Simone a Guidonia Montecelio alle porte di Roma.

Lunedì 3 ottobre si comincia di buon mattino: Dalle 8.30 partita esibizione dei due capitani Luke Donald per l’Europa e Zach Johnson per gli Stati Uiti. Al termine della gara, Donald e Johnson incontreranno i ragazzi selezionati della squadra nazionale juniores e alcuni atleti paralimpici. Donald e Johnson giocheranno con loro alla buca numero 17 del Marco Simone. 

Robert MacIntyre (foto openditaliagolf.eu)

Martedì 4 ottobre, un doppio impegno per i due capitani. Luke Donald e Zach Johnson: un tee-shot (è il colpo iniziale per andare in buca) simbolico dal Tempio di Venere, di fronte al Colosseo e poi nel primo pomeriggio conferenza stampa anche in diretta tivù. Un autentico spot pubblicitario per il golf e anche per Roma. I tre giorni si concluderanno con un’udienza privata dal Papa in Vaticano.

I tre giorni si concluderanno con un’udienza privata dal Papa in Vaticano.

La storia della Ryder Cup

Al centro della foto, il vincitore del 79esimo Open d’Italia Robert MacIntyre (foto openditaliagolf.eu)

La Ryder Cup si svolgerà al Golf Club Marco Simone dal 29 settembre al Primo ottobre 2023. Sono sei giornate di gara: tre di pratica e tre di gara. Vengono convocati i migliori 12 golfisti europei e 12 statunitensi. Nata nel 1927, si disputa ogni due anni. Fino al 1971 era un duello tra USA e Gran Bretagna; nel 1973, 1975 e 1977 alla Gran Bretagna è stata aggiunta l’Irlanda; nel 1979 l’allargamento a tutta l’Europa. In questa ultima fase, l’Europa vanta 11 vittorie contro le 8 degli Stati Uniti. Un’edizione finì in pareggio che favorì gli europei. Quanto all’Italia c’è la partecipazione di soli tre golfisti italiani: Costantino Rocca (per tre edizioni consecutive: 1993, 1995 e 1997). Con lui, Francesco ed Edoardo Molinari (i primi fratelli convocati insieme per la squadra europea, era il 2010). Francesco, poi, vanta anche altre due partecipazioni nel 2012 e 2018. Il torneo non prevede montepremi: in palio c’è la coppa, la gioia di alzare la coppa, l’orgoglio di vedere il proprio nome da vincitore nell’albo d’oro.

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