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Gli atteggiamenti poco “consoni”

juventus inter
Un’immagine di Juventus-Inter giocata sabato scorso (Foto FC Inter)

di Gaetano Borrelli

Caro Salvatore,

sono rimasta molto meravigliata dal fatto che durante una trasmissione, ovviamente di calcio, di Sky, il conduttore di cui non ricordo il nome, nel commentare il rigore inesistente dato alla Juventus negli ultimi 4 minuti della partita, abbia detto più o meno testualmente che giocatori come Chiellini e Quadrato attuano una tecnica di lamentela preventiva nei confronti degli arbitri atta a ricevere vantaggi di fatto non dovuti.  Ora che questa cosa la dica un tifoso di un’altra squadra mi sembra abbastanza normale ma che lo dica un commentatore, con molta sicurezza peraltro, dà alla frase un senso di verità.

Che la cosa sia vero io personalmente non ho alcun dubbio e basta vedere una qualsiasi partita. Qualsiasi azione riguardi uno dei nostri due eroi è sempre seguito da atteggiamenti, di fatto minacciosi, verso l’arbitro. Qualsiasi sia il fallo in difesa di Chiellini, ad esso segue sempre un’alzata di braccia utile a dichiarare la completa innocenza. Alla fine questo atteggiamento paga, perché a parte le volte che i due riescono a fregare l’arbitro, le loro espulsioni sono eventi rarissimi allo stesso modo degli abbracci tra neonazisti ed ebrei. Ora lo sport, come si dice spesso e in modo omofobico, è uno sport maschio: ma se questo è vero è possibile che giocatori come Quadrato dotati di grande tecnica e abilità ogni volta che vengono sfiorati si rotolano a terra per almeno 20 metri? Il fatto è che, se se n’è accorto il conduttore Sky come è che gli arbitri non ne tengono conto? Ma sarà mica vera quella storia della sudditanza psicologica verso la Juve che arriva a tal punto che in una partita così rilevante l’arbitro dia un rigore senza nemmeno andare a guardare il Var e che quelli che stanno al Var non richiami l’arbitro come hanno fatto in altre occasioni? Una cosa è certa: in Francia e Inghilterra si sono divertiti molto e qui vorrei ricordare che un arbitro disse a Buffon, altro campione di sportività, in una occasione in cui il portiere era indiavolato a torto verso di lui, “stai calmo, qui non sei in Italia”.

A presto, Salvatò.

Cara Maria,

ma non mi dire? Ti sei accorta adesso che esiste la sudditanza psicologica che può orientare addirittura campionati interi come è già accaduto, assegnando, addirittura titoli, vedi il caso Ronaldo quello dell’Inter; Juliano della Juve, una specie grezza di Chiellini? Ma dai, non ci posso credere ma stavolta non ti accuserò di essere una tifosa sfegatata di una parte avversa alla Juve, perché in fondo in quello che dici c’è una parte di verità. Ti potrei elencare molti casi di malversazione tra cui il fuorigioco di Turone, clamoroso, che donò il titolo alla vecchia signora, a scapito della Roma, ad esempio. Eppure quando alla Juve il giudice tolse due scudetti hanno pianto per anni e ancora li rivendicano in barba a tutte le sentenze finali. Sai, potrebbe essere che quella ingiustizia vada riparata e quindi che la Juve abbia accumulato un monte crediti che richiederà 100 anni per essere smaltito. E’ singolare però che un altro commentatore sportivo all’interno della Domenica Sportiva abbia detto ieri sera che la vittoria dell’Inter dello scudetto assume un enorme valore considerando le condizioni in cui si è realizzato con un chiaro riferimento alla Juve. Ora so che tu toccherai tutto il ferro che troverai ma speriamo che non accada qualcosa all’ultima giornata che porti la Juve di forza in Champions League, a dispetto anche dei Santi. Marì, hai sentito che Pirlo si è lamentato dell’arbitraggio? Forse voleva garanzie per l’ultima partita e ha messo le mani avanti. Sarà stato anche un grande calciatore ma adesso sembra un piccolo juventino.

A presto, Marì.

  

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