Vela virtuale: navigare a bordo di un pc
di Chiara Aruffo
Incuriositi dall’imminente debutto delle Olympic Virtual Series, abbiamo approfondito il discorso e-Sports con Alberto Carraro. Classe 1986 e originario di Padova, Alberto è un ex velista professionista. Istruttore di vela, a partire dai 18 anni ha gestito una scuola di vela in Italia e ha poi vissuto 5 anni in Cina dove ha continuato a lavorare come velaio. Da sempre appassionato di tecnologia, è coinvolto nella vela virtuale praticamente dagli albori. Indossa i panni del commentatore sportivo un anno fa per il primo “Mille per una vela”, trofeo internazionale di eSailing, e da lì nasce una vera e propria passione che lo porta oggi ad essere una delle voci note dell’eSailing.

- Com’è nato il movimento della vela e-sport in Italia?

Il primo tentativo di movimento organizzato della vela virtuale risale a più di 10 anni fa, durante la 32ª edizione dell’America’s Cup (2007). Io e un gruppo di amici, tutti utilizzatori della piattaforma Virtual Skipper, fondiamo l’AIVV (Associazione Italiana Vela Virtuale) ma l’esperimento non decolla. Nel 2018 stesso anno World Sailing e Virtual Regatta organizzano il primo Campionato del Mondo e un italiano, Filippo Lanfranchi, è tra gli otto giocatori qualificati per la finale. Un anno dopo, 2019, il movimento già raggiunge una media di 200-300 giocatori sempre connessi. In questo periodo molte persone si avvicinano all’eSailing, soprattutto dal mondo della vela reale, tra cui anche atleti olimpici. Il mondiale 2019 è un trionfo italiano con Filippo Lanfranchi sul gradino più alto del podio e il giovanissimo Luca Coslovich, all’epoca 16 anni appena compiuti, terzo. Purtroppo, io ho mancato la qualificazione alla finale per soli 0.2 punti (su 100). Sempre nel 2019 inizio a mandare in streaming le mie regate, con consigli e suggerimenti per chi vuole avvicinarsi a questo nuovo mondo.
- Dopo quest’anno “boom” arriva all’improvviso il 2020 del Covid. Paradossalmente, immagino che l’eSaling avrà avuto un’altra impennata di contatti derivato dallo stare chiusi in casa…
Nel 2020 sappiamo tutti cos’è successo: una pandemia globale ci ha rinchiusi in casa. Alcuni ragazzi di Napoli (tra cui Giulio Piccialli, membro del gruppo di lavoro FIV per l’eSport) lanciano l’iniziativa “io regato da casa”, alla quale contribuisco organizzando lo streaming dell’evento. Dopo i primi due appuntamenti online, la voce arriva ai vertici della FIV che ci chiede di organizzare un evento nazionale. Nasce così “Mille per una vela”, un evento di dimensioni mastodontiche messo in piedi in meno di due mesi. Gli iscritti sono stati più di 2000 (un record per una regata privata su Virtual Regatta), suddivisi in batterie con un massimo di 20 giocatori ciascuna. Sono state giocate più di mille regate e il vincitore è stato Luca Coslovich. In seguito al successo dell’evento, la FIV affida a me e a uno degli altri organizzatori la responsabilità di organizzare il secondo Campionato Italiano di Vela virtuale e poco dopo anche la gestione della squadra italiana. Partecipiamo al Campionato Mondiale per Nazioni della World Sailing e arriviamo terzi alle spalle di Spagna e Inghilterra. È solo a questo punto che io, Nicolò Gatti e Alfredo riusciamo a creare una sezione ufficiale di eSailing all’interno della FIV.
- Adesso com’è organizzato?
Ivan Branciamore è il consigliere federale con delega per l’eSport e può contare su un gruppo di lavoro così composto: Alfredo, Giulio Piccialli, Filippo Lanfranchi, Ernesto Martinez. Io mi occupo dello streaming delle regate e Nicolò Gatti dell’organizzatore degli eventi.
- Quanti tesserati conta l’eSailing in Italia e come sono distribuiti per regioni?
Il numero ufficiale di tesserati eSailing non è ancora disponibile perché stiamo lavorando all’integrazione nei sistemi di CONInet, quindi al momento il tesseramento è quello della vela reale. Proprio ieri, 11 maggio, nel comunicato stampa a conclusione delle regate interzonali di qualificazione al Campionato Italiano, Nicolò Gatti ha dichiarato: «il progetto eSailing è in crescita e i numeri aumentano costantemente ogni settimana. La community italiana conta circa 4.000 giocatori attivi saltuariamente sulla piattaforma Virtual Regatta e circa 400 attivi tutti i giorni sul canale federale Discord, facendo dell’Italia la Community Nazionale più numerosa e attiva al Mondo». Lombardia, Campania e Puglia sono le regioni con più utenti registrati, ma in termini di punteggi (abbiamo concluso il primo evento) è in testa la Toscana, seguita da Puglia, Campania e Friuli Venezia Giulia.
- Il 13 maggio inizieranno le Olympic Virtual Series (OVS): Come funziona la partecipazione? Ci sono state qualificazioni?
Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) non ha ancora comunicato le informazioni sulla partecipazione alle OVS. Sappiamo che è stato già definito il programma, ma attendiamo un comunicato ufficiale.
- Quanti italiani parteciperanno agli OVS?
Dipenderà dalle modalità di partecipazione. All’America’s Cup hanno partecipato circa 3000 italiani: siamo una delle comunità più popolose mentre le altre nazioni a fatica raggiungono i 500 giocatori.
- Una delle perplessità è che l’e-sport non prevede attività fisica. Voi cosa rispondete?
La risposta è veloce. I migliori al mondo sono velisti reali ad altissimo livello: Luca Coslovich è stato vice-campione europeo 420, Bart Lambriex (Olanda) andrà a Tokyo nella classe 49er. Se vuoi essere il migliore devi avere una mente lucida che si riassume chiaramente con mens sana in corpore sano. Questa passione richiede allenamento: non solo allenamento al gioco, ma anche allenamento fisico.
- La base dell’e-sport è una notevole prontezza di riflessi: come allenate questa caratteristica?
In questo momento faccio parte anche di un eSport team, il team MCES. Abbiamo degli allenamenti settimanali e sessioni con dei mental trainer che ci aiutano a trovare la motivazione per fare tante regate e ad evitare gli esaurimenti nervosi. L’esperienza è fondamentale per sviluppare le capacità di gioco e noi, come team Italia, ci alleniamo con un campionato di soli giocatori italiani. Come team MCES, ci alleniamo con gli altri pro-team sparsi nel mondo, sempre in forma di piccoli campionati.
- Esistono metodologie di allenamento?
Come eFIV stiamo lavorando per il lancio di un’Academy, per insegnare ai nuovi giocatori come regatare.
- Qual è il vostro traguardo nelle Olympic Virtual Series (OVS)?
Abbiamo già vinto l’America’s Cup con un podio tutto italiano (la finale è stata giocata da Rocco Guerra e Luca Coslovich) e se guardiamo alla classifica finale tra i primi otto giocatori ben quattro sono italiani. Si va indubbiamente per vincere e per qualificare altri giocatori per la finale mondiale.
Foto di copertina: Virtual Regatta