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Tiro con l’arco, Tokyo è un’emozione per sempre

La Fitarco ha festeggiato al Salone d’Onore del CONI le cinque medaglie di Tokyo

Atleti e tecnici: foto di famiglia al Salone d’onore del CONI (foto Fitarco)

di Nando Aruffo

ROMA – Una cerimonia sobria, com’è nello stile di una federazione che (come altre) lavora molto, vince tanto e raramente ha lo spazio giusto sui mezzi d’informazione. Allora, tanto vale fare festa in famiglia: ringraziare tutti, come ha opportunamente sottolineato il presidente federale Scarzella, perché le medaglie dei singoli sono il frutto di lungo, assiduo, costante lavoro di squadra.

A Tokyo la Fitarco è salita sul podio cinque volte tra Giochi Olimpici e Paralimpici: quattro medaglie individuali e una nella gara a Squadre Miste Ricurvo Open. Una cerimonia sobria, però nel Salone d’Onore del CONI, ambiente prestigioso per atleti prestigiosi. Poiché i protagonisti sono stati loro, gli arceri, spazio alle loro voci, dopo i commenti istituzionali.

PENSIERI E PAROLE
Giovanni Malagò, Presidente del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano): “La Fitarco è la federazione che in assoluto fa meno differenze tra normodotati e paralimpici. Ha coltivato per molto tempo questo seme e oggi si vedono i frutti”. 

Luca PancalliPresidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico): “Quando creammo il mondo paralimpico sembrava una decisione assurda; oggi è bello assistere con emozione a questi eventi. Ringrazio il Presidente Scarzella che è anche membro da anni della giunta CIP; Oscar De Pellegrin grandi produttori di medaglie e la Fitarco tutta, perché sa coniugare i nostri due mondi con straordinaria normalità”. 

Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI: “Tokyo è stata un’esperienza fantastica, di comunità. Le medaglie sono tutte belle ma in questo sport lo sono ancora di più, perché una vittoria o una sconfitta è decisa da pochi millimetri. Due mesi fa eravamo in Giappone, adesso c’è già da pensare a Parigi: il CONI e i Centri di Preparazione Olimpica sono al vostro fianco e sono pronti a darvi tutto quello di cui avete bisogno”.

Diego Nepi Molineris
, Direttore Generale di “Sport e Salute”: “L’impegno e i sacrifici che fate per centrare il bersaglio sono per noi motivo di sprone. Nel mio ufficio c’è un bersaglio con una freccia nel 10, il centro del bersaglio. Noi, magari non ci arriviamo al 10 ma ci avviciniamo e ogni giorno ci impegniamo a fare qualcosa di più per dare sempre meglio”.

Mario Scarzella, Presidente della Fitarco (Federazione Italiana di Tiro con l’Arco): “Difficile non dire grazie a tutti: atleti, tecnici, staff, collaboratori, le Forze Armate: a chi è venuto a Tokyo e a chi è rimasto in Italia. Sapete, il Covid ci ha costretto a scelte forzate e a dolorose rinunce. Grazie e complimenti a tutti. Le Paralimpiadi sono state più difficili dei Giochi Olimpici: i ragazzi sono stati meravigliosi, bravissimi come i tecnici che li hanno seguiti e preparati. Ringrazio davvero tutti, non solo chi ha conquistato una medaglia”.


Lucilla Boari con il nostro direttore


Lucilla Boari, medaglia di bronzo nell’individuale femminile: “Ringrazio tutti. Vedere tutte le nostre medaglie a Tokyo è stato emozionante. Però, più delle medaglie, uno dei momenti più belli è stata la cerimonia di apertura: da fuori sembrava triste e spoglia ma, fidatevi: là dentro, quando abbiamo cantato Fratelli d’Italia sotto la curva è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita”. 

Maria Andrea Virgilio, medaglia di bronzo nel Compound Open Femminile, tra realtà e scaramanzia, continua il silenzio stampa: ”A chi dedico il bronzo di Tokyo? Non lo dico: ne riparliamo a Parigi“. 

Vincenza Petrilli detta Enza, medaglia d’argento nel Ricurvo Open Femminile: “Tiro con l’arco da soli tre anni, io neanche ci pensavo alla medaglia. Ero esordiente, partita solo per partecipare. Poi, quando ho visto le cose andare per il verso giusto, ho insistito fino alla fine”


Elisabetta Mijno, medaglia d’argento con Stefano Travisani nella gara a Squadre Miste Ricurvo Open: “Dopo l’eliminazione nell’individuale allo spareggio, dovevo riprendermi. Nel misto insieme con Stefano ci è mancato pochissimo per arrivare all’oro. A Rio avevo vinto il bronzo nel mixed team e adesso mancano solo tre anni a Parigi: non sono lunghi come i cinque attesi per andare in Giappone: meglio”. 

Stefano Travisani
, medaglia d’argento con Elisabetta Mijno nella gara a Squadre Miste Ricurvo Open: “Tokyo per me era un sogno che per fortuna si è trasformato in realtà. Adesso a Parigi non ci sarà spazio per i sogni: ora si gioca con la realtà e insieme con Elisabetta sarebbe bello salire un altro gradino del podio”. Ovvero: l’argento di Tokyo giustamente non basta.

Mauro Nespoli
, medaglia d’argento nell’individuale maschile: “La prima medaglia individuale ha un sapore differente rispetto quelle di squadra. Ero partito male ma sono riuscito a raddrizzare la situazione fino a giocarmi il podio. Parigi è vicina, mi devo dare da fare perché come atleta non ho ancora molti anni davanti. L’appetito vien mangiando. L’obiettivo è raggiungere il massimo: una medaglia individuale, una nel mixed team e una con la squadra maschile: perché no?”.  

I RICONOSCIMENTI AGLI ATLETI

La Nazionale Olimpica: Tatiana Andreoli, Lucilla Boari, Mauro Nespoli, Chiara Rebagliati. Riserve: Alessandro Paoli, Elena Tonetta.

La Nazionale Paralimpica: Matteo Bonacina, Giampaolo Cancelli, Elisabetta Mijno, Asia Pellizzari, Vincenza Petrilli, Eleonora Sarti, Stefano Travisani, Maria Andrea Virgilio. Le riserve: Roberto Airoldi, Veronica Fioreno, Giulia Pesci.

I RICONOSCIMENTI AI TECNICI

Per la Nazionale Olimpica: Sante Spigarelli,Coordinatore Tecnico della Nazionale Olimpica. I tecnici Matteo Bisiani e Natalia Valeeva che erano ai Giochi; Amedeo Tonelli e Giorgio Botto (assistente del Coordinatore Tecnico) che sono rimasti a Roma. Il fisioterapista Andrea Rossi; lo psicologo Manolo Cattari; il preparatore atletico Jacopo Cimmarusti; il medico Giorgia Michelotti.

Per la Nazionale Paralimpica: Guglielmo Fuchsova Commissario Tecnico. I tecnici Fabio Fuchsova, Stefano Mazzi, Antonio Tosco; la fisioterapista Chiara Barbi; lo psicologo Gianni Bonas; il preparatore tecnico Luigi Zanon; il medico Claudio Schiraldi.

I GRUPPI SPORTIVI DELLE FORZE ARMATE E DEI CORPI DELLO STATO

A conclusione del pomeriggio, la Fitarco ha voluto ringraziare ai Gruppi Sportivi Militari che hanno permesso a molti arcieri della Nazionale di potersi dedicare a tempo pieno alla loro crescita agonistica arrivando a vette internazionali. Hanno ritirato un riconoscimento il dottor Francesco Montini, Direttore degli uffici di coordinamento dell’attività dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro; il Tenente Colonnello Milko Pieri, capo della sezione sport dell’Aeronautica Militare, e il Capitano di Vascello Fabio Livraghi per la Marina Militare. Per la Polizia Penitenziaria (Forze Azzurre) che è un Corpo dello Stato, era presente il responsabile dei Gruppi Sportivi, Commissario Mariano Salvatore.

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