Stoccate sociali, stoccate speciali
Il rapporto della FIS sull’attività 2023 finanziata da “Sport e Salute”

di Nando Aruffo
ROMA – Presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, la Federazione Italiana Scherma ha presentato il resoconto sull’attività extra-agonistica svolta quest’anno con la partecipazione a tre bandi indetti da Sport e Salute, la “la Società dello Stato – leggiamo sul sito internet – e la struttura operativa del Governo per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita incaricata anche di distribuire i contributi pubblici agli organismi sportivi”.
Proprio in qualità di organismo sportivo, la FIS (Federazione Italiana Scherma) ha partecipato a tre bandi pubblici. I progetti presentati sono stati giudicati meritevoli ottenendo un finanziamento di un milione e 100mila euro.
Con “Ceti fragili” la Federscherma ha promosso tre progetti: “Over 65”, perché la pedana “non ha età”; “Scherma nelle Unità Spinali”, sotto il coordinamento del Comitato Italiano Paralimpico; il fiore all’occhiello “Nastro Rosa”, che ha messo la scherma a disposizione della comunità scientifica rendendola una disciplina terapeutica per le donne operate di tumore al seno. Per i “Ceti fragili” sono stati 176 i partecipanti, superando le 3mila presenze.
Con “SchermaFutura” la Federscherma ha mirato a combattere il fenomeno dell’abbandono dello sport da parte di giovani adolescenti. Suddivisi tra Nord, Centro e Sud Italia, sono stati organizzati 12 “Centri Periodici di Formazione per la sciabola, 6 per il fioretto e 3 per la spada. Svolti, inoltre, tre Campus, uno per arma, a livello nazionale. Hanno partecipato 509 ragazze e ragazzi con circa 3mila presenze registrate in 27 appuntamenti.
Grande successo, inaspettato, ha riscosso il progetto “La mia scuola promuove la scherma” che ha visto la partecipazione di 3.072 studenti (principalmente delle Primarie) per un totale di quasi 19mila presenze alle lezioni di avviamento alla pratica schermistica curate da 24 società italiane. La FIS specifica che i dati sono d’inizio novembre.
Questa iniziativa si affianca a ad altri due progetti scolastici direttamente promossi da Sport e Salute: “Scuola Attiva Kids e Junior”, nell’ambito dei quali – nell’anno scolastico e sportivo 2022/2023 – la FIS ha partecipato per il secondo anno scolastico consecutivo portando la scherma in 230 scuole per il progetto Kids e coinvolgendo 111 tecnici federali nel progetto Junior. La FIS specifica d’aver registrato un incremento notevole rispetto all’anno precedente.
Il momento più importanti degli altri, pur essi tutti interessanti è stato “Nastro Rosa”. I professori Massimiliano Berretta, oncologo docente dell’Università di Messina, e Oreste Claudio Buonomo, direttore della Breast Unit del Policlinico Universitario Tor Vergata, a Roma, hanno illustrato il lavoro di ricerca affinché la scherma sia funzionale alla riabilitazione di una persona malata. In quest’ambito, ha svolto un lavoro prezioso l’olimpionico (medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Rio 2016 e argento a Tokyo nel fioretto individuale, 4 titoli mondiali, 3 europei e tanto altro) Daniele Garozzo, che è medico chirurgo.
Non meno importante l’impegno di Francesca Facioni, la testimonial di “Nastro Rosa” ex fiorettista azzurra, è stata aggredita da un tumore a 41 (quando aveva marito e due figli piccoli) Operata a novembre 2020, ha trovato nella scherma la forza di reagire: “Dopo l’intervento sono diventata mancina per paura di riutilizzare il braccio destro e la scherma ha rappresentato un aiuto preziosissimo in tutto il percorso di riabilitazione”. Ha raccontato le sue paure, dubbi, sensazioni commuovendo la platea: alla fine tutti si sono alzati in piedi per applaudirla.

Tra i presenti, il Presidente della Federscherna Paolo Azzi; il vicepresidente della FIS – referente dei progetti – Vincenzo De Bartolomeo; il Capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri Flavio Siniscalchi; l’Onorevole Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Sanità alla Camera; Rossana Ciuffetti, direttore dell’Area Sport Impact, Sport di “Sport e Salute”; la Componente del CdA di Sport e Salute Maria Spena; la maestra d’armi Cinzia Sacchetti, presidente del Comitato FIS Piemonte e Valle d’Aosta, pioniera di “Nastro Rosa”; i genitori di Marta Russo, la studentessa di 22 anni, campionessa laziale di scherma, ferita il 9 maggio 1997 all’interno dell’Università della Sapienza a Roma e morta cinque giorni dopo in ospedale. Per tener vivo il ricordo e i desideri di Marta, i suoi genitori hanno fondato l’Associazione Marta Russo Onlus che promuove e diffonde la donazione degli organi, tessuti e cellule.

A voler simbolicamente congiungere la scherma d’alto livello e il suo valore sociale sono stati Tommaso Marini, Campione del Mondo di fioretto maschile, e Alberta Santuccio, vicecampionessa mondiale di spada femminile.

In questo anno 2023 in cui la scherma azzurra ha ottenuto il risultato storico di 26 medaglie tra Campionati Europei e Mondiali, con doppia vittoria nel Medagliere per Nazioni (continentale e iridato) 12 medaglie al Campionato del Mondo Paralimpico, la FIS ha voluto offrire una testimonianza del suo impegno nel servizio sociale. Una medaglia che vale quanto una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici.
P.S.: Confidiamo che altre Federazioni Sportive Nazionali ed Enti di Promozione Sportiva seguano l’esempio della Federazione Italiana Scherma nel divulgare le loro iniziative per la scuola, l’inclusione, la ricerca nel campo medico, il sostegno alle persone fragili.