Salta!
Leap (Salta) è un monumento ad una delle più forti schiacciartici di pallavolo di tutti i tempi, Lang Ping. Nonostante abbia allenato molto all’estero (moltissimo in Italia, peccato che il film sorvoli questa fase). Nonostante abbia battuto la Cina alle Olimpiadi di Pechino, dove allenava la nazionale degli Stati Uniti. Nonostante le inevitabili sconfitte, accanto alle esaltanti vittorie. Ma Lang Ping merita questo monumento, perché alla pallavolo ha dato tutta se stessa.
di Gigi Marchitelli
Mi spiace, ancora una volta vi propongo un film che (colpevolmente) non è stato distribuito nelle sale italiane (ma negli Stati Uniti sì) e non si trova in streaming da nessuna parte. Eppure è un film molto sopra l’offerta media, interpretato da grandi star cinesi che sono però anche grandi star internazionali, con un soggetto interessantissimo e ben sviluppato. Lang Ping (Lang è il cognome), detta Jenny è stata tra le più grandi schiacciartici di sempre nella pallavolo femminile e faceva parte della prima squadra cinese che si affacciò ai piani alti della pallavolo mondiale negli anni ’80, vincitrice della Coppa del Mondo nel 1981 e nel 1985, dei Campionati mondiali nel 1982 e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984.
Ma il film apre da un’altra prospettiva: Pechino, Olimpiadi del 2008. La squadra cinese affronta in casa, in semifinale, gli Stati Uniti. L’allenatore della nazionale cinese è Chen ZongHe (Huang Bo, attore e cantante tra i più famosi in Cina e vincitore di un Golden Globe): gli Stati Uniti sono allenati da Lang Ping (Gong Li: e stiamo parlando di una delle più grandi attrici internazionali, oltre che “donna più bella della Cina”). È una sfida tra amici che si conoscono da una vita, fin da ragazzi. È una sfida tra persone che si stimano e si rispettano. Ma “Jenny” non può che dare tutta se stessa alla pallavolo, mettere il gioco al di sopra dell’amicizia, al di sopra della Patria. E vince, di fronte a un pubblico esterrefatto che pensava di avere dalla sua il fattore campo ed era pronto ad acclamare una prossima facile medaglia d’oro.
Poi, un lungo fleshback ci porta agli inizi di Lang Ping in nazionale, dove Chen ZongHe era il “ragazzo” che aiutava le atlete ad allenarsi. È molto interessante la ricostruzione di quei primi anni ’80, di una Cina che vuole lasciarsi alle spalle il passato e, nonostante le difficoltà, vuole emergere nel panorama internazionale.
Il regista Peter Chan, nato a Hong Kong, cresciuto in Thailandia, studi negli Stati Uniti ma esperienze fondamentali con John Who e Jackie Chan, anche lui artista da record al botteghino, ha appreso molto bene la lezione dei suoi maestri e confezionato un film realistico e al tempo stesso serrato, con ritmo e suspense simili a una partita di pallavolo.
L’ultima parte del film ci parla del presente, della scelta contrastata di Lang Ping come allenatrice della nazionale cinese, delle sue teorie non troppo ortodosse e, soprattutto, della sua dedizione assoluta, fino a una nuova medaglia d’oro. L’ultima scena, la telefonata all’amico di sempre per non dire nulla, ma fargli ascoltare in diretta l’inno nazionale suonato durante la premiazione olimpica è ormai per me una scena cult del cinema sportivo.
Peccato il film sorvoli sulla carriera italiana di “Jenny”, che si è sviluppata a Modena (dove era stata in squadra nel 1989/1990), Novara e Jesi. Ma questo non toglie nulla alla pellicola, che si nutre dei personaggi interpretati da Gong Li e Huang Bo ma anche di moltissime scene di gioco, ambientate sia negli anni ’80 (dove la giovane Lang Ping è interpretata da Lydia Bai) sia ai giorni nostri. Un bellissimo film di sport che speriamo sia presto visibile anche nel nostro Paese.


Leap di Peter Chan
Titolo originale: 夺冠
Nazione: Cina
Anno: 2020
Genere: biografico, drammatico, sportivo
Durata: 135′