Paralimpiadi Giorno 7: pioggia d’argenti nell’atletica e nel ciclismo, quattro medaglie nel nuoto
Settima giornata di gare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020: Assunta Legnante è argento nel lancio del disco, nel ciclismo Francesca Porcellato, Luca Mazzone, Fabrizio Cornegliani e Giorgio Farroni sono tutti d’argento, nel nuoto Alberto Amodeo è argento, Xenia Palazzo bronzo, Giulia Terzi oro e Stefano Raimondi argento.
di Chiara Aruffo
Nove medaglie, Rio 2016 è un ricordo. Settimo giorno di gare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e altra scorpacciata di medaglie. Con 9 medaglie, l’Italia si guadagna un bottino di 43 medaglie: 11 oro; 18 argento, 14 bronzo. A Giochi ancora in corso, è già stato superato il medagliere di Rio 2016: 39 medaglie in totale: 10 oro; 14 argento; 15 bronzo.
Assunta Legnante è d’argento nel lancio del disco
La giornata numero 7 inizia con una leggenda dell’atletica leggera: Assunta Legnante è medaglia d’argento nel lancio del disco (Classe F11) alla fine di una sfida emozionante con la cinese Liangming Zhang che, per batterla, ha dovuto stabilire il record del mondo: metri 40,83 (+ 41 centimetri del precedente del 2011). La Legnante ha 43 anni, è nata a Frattamaggiore in provincia di Napoli e vive da anni a Porto Potenza, frazione del comune di Potenza Picena in provincia di Macerata. Prima di avviarsi alla carriera paralimpica, è stata campionessa del getto del peso tra normodotati fino a quando ha perso la vista a causa di un glaucoma congenito. La sua malattia si manifestò in forma grave già nel 2004. Aveva ottenuto il diritto a partecipare ai Giochi Olimpici di Atene ma non ottenne l’idoneità sportiva per “Innalzamento della pressione intraoculare” che le avrebbe potuto far perdere la vista a causa degli sforzi agonistici. È alla terza partecipazione ai Giochi Paralimpici dopo Londra 2012 (oro nel getto del peso) e Rio 2016 (oro nel getto del peso). ️Ai Giochi di Tokyo si è superata per tre volte: primo lancio a 37.62 metri, primato stagionale; al secondo 39.53, nell’ultimo addirittura 40.25: record d’Europa (e italiano) superando di due metri e mezzo il proprio primato personale. La cinese Liangming Zhang, per batterla, ha dovuto stabilire il record del mondo: metri 40,83. È tesserata per la società Anthropos Civitanova Marche.

Ciclismo: quattro cronometro, quattro argenti
Dopo l’atletica, medaglie d’argento anche nel ciclismo con Fabrizio Cornegliani (MH1), Luca Mazzone (MH2) e Francesca Porcellato (WH3) e Giorgio Farroni (MT1-2).
Nella Classe H2 la medaglia d’oro è sfuggita a LUCA MAZZONE per soli 27 centesimi di secondo. Ha vinto Sergio Garrote Munoz (Spagna) in 31’23”53; il pugliese è secondo a 21/100; bronzo a Florian Jouanny (Francia) a 1’18” dal vincitore. Ha 50 anni, è nato a Terlizzi in provincia di Bar. È alla quinta partecipazione ai Giochi Paralimpici dopo Sydney 2000 ( due argenti nel nuoto), Atene 2004, Londra 2012 (oro nel ciclismo) e Rio 2016 (oro e argento nel ciclismo). Nel 1990 subisce una lesione al midollo quando tuffandosi in mare, colpisce uno scoglio. Decide di dedicarsi subito al nuoto paralimpico, perché prima dell’incidente praticava calcio, pugilato e body building. Dopo le Paralimpiadi di Pechino è stato inattivo per tre anni, al rientro sceglie il ciclismo (handbike) e la sua prima società è l’AVIS Bike Ruvo di Puglia. Gareggia nella classe H2 dove si corre su handbike in posizione reclinata. È tesserato per il Circolo Canottieri Aniene.
Nella Classe H1 FABRIZIO CORNEGLIANI è secondo in 45’44”46, alle spalle del sudafricano Nicolas Peter du Preez (Sud Africa) in 43’49”41 e prima di Maxime Hordies (Belgio) in 47’01”23. Il lombardo è anche caduto, per fortuna senza conseguenze, ma sicuramente ha perso tempo prezioso. Ha 52 anni, è nato a Miradolo Terme in provincia di Pavia. È alla prima partecipazione ai Giochi Paralimpici e gareggia nella classe H1 dove si corre su handbike in posizione reclinata. È pilota di ultraleggeri abilitato anche al trasporto passeggeri. Ha subito la lussazione delle vertebre C5 e C6 durante un incontro di arti marziali e si avvicina all’handbike perché gli era stata suggerita come terapia di recupero. È tesserato per la società Team Equa A.S.D.
Argento anche per FRANCESCA PORCELLATO nella classe WH3. L’atleta veneta, all’undicesima partecipazione paralimpica, e ha terminato la gara in 33’30”52. Oro ad Annika Zeyen (Germania) in 32’46”97; bronzo a Renata Kaluza (Polonia) in 33’50”32. Ha 51 anni il prossimo 5 settembre, nativa di Riese Pio X in provincia di Treviso, abita a Valeggio sul Mincio in provincia di Verona. È la veterana della spedizione azzurra: 11 partecipazioni ai Giochi Paralimpici: 8 estivi e 3 invernali. È paraplegica: a 18 mesi fu investita da un camion e appartiene alla classe H3 in cui si corre su handbike in posizione reclinata. Nella sua lunga carriera paralimpica ha gareggiato in tre sport diversi. Ha cominciato a 16 anni con l’atletica, ha corso in quasi tutte le specialità e ha vinto le maratone di New York, Londra, Boston e Parigi. Passa poi allo sci di fondo: ha partecipato a Torino 2006 e vinto la medaglia d’oro nella gara sprint a Vancouver 2010. Ultima passione il ciclismo: ha esordito ai Mondiali 2015 di Nottwil conquistando due medaglie d’oro nella Classe H3: cronometro e gara in linea. ️È stata portabandiera ai Giochi di Pechino 2008. È tesserata per la società Gruppo Sportivo Apre Olmedo.
Infine, argento anche per Giorgio Farroni (Classe T1-T2) che chiude in 27’49”78: Oro a Jianxin Chen (Cina) in 25’00”32; bronzo a Tim Celen (Belgio) in 30’44”21. Ha 44 anni, è nato a Fabriano, in provincia di Ancona. È in Nazionale dal 2000 ed è alla quinta partecipazione ai Giochi Paralimpici dopo Sydney 2000, Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 201. Gareggia nella classe T1 riservata ad atleti affetti da disabilità fisica a livello del busto e che presentano limitata capacità di coordinazione, gareggiano in triciclo. È affetto da distonia emiplegica destra, a 13 anni ha cominciato a gareggiare con i normodotati e a 23 è passato al paraciclismo. FABRIZIO CORNEGLIANI vince l’argento nella gara a cronometro maschile H1. Ha 52 anni, è nato a Miradolo Terme in provincia di Pavia. È alla prima partecipazione ai Giochi Paralimpici e gareggia nella classe H1 dove si corre su handbike in posizione reclinata. È pilota di ultraleggeri abilitato anche al trasporto passeggeri. Ha subito la lussazione delle vertebre C5 e C6 durante un incontro di arti marziali e si avvicina all’handbike perché gli era stata suggerita come terapia di recupero. È tesserato per la società Anthropos S.S.D.

Nuoto: Terzi è d’oro, Amodeo e Raimondi d’argento, Palazzo bronzo
Argento per Alberto Amodeo nei 400 sl (S8). L’atleta lombardo chiude con un tempo straordinario: nuovo record italiano con 4’25”93 demolito il precedente personale di 4’39”04 realizzato agli Europei di Funchal nel maggio scorso. Ha concluso la prova dietro al russo Andrei Nikolaev in 4’25”16 e davanti a Matthew Torres (USA) in 4’28”47. Ha 20 anni S8, è nato a Magenta in provincia di Milano ed è alla prima partecipazione ai Giochi Paralimpici. Ha subito l’amputazione della gamba destra a causa di un incidente e gareggia nella classe S8 che comprende nuotatori che hanno perso entrambe le mani o un braccio; atleti con importanti limitazioni alle articolazioni degli arti inferiori; atleti con paraplegia (livello di lesione midollare L4 – L5); emiplegie brevi; atleti con doppia amputazione sopra o sotto le ginocchia. Studia Ingegneria dell’Automazione al Politecnico di Milano ed è tesserato per la Polha Varese.
Bronzo per Xenia Palazzo nei 400 sl (S8). Per l’azzurra è la terza medaglia in questi Giochi dopo l’oro nella staffetta 4×100 femminile 34 punti e l’argento nei 200 misti. Con il tempo di 4’56”79 si piazza dopo le due statunitensi Morgan Stickney, oro in 4’42”39 e Jessica Long, argento in 4’43”41. Ha 23 anni, è nata a Palermo. Partecipa per la seconda volta ai Giochi Paralimpici dopo Rio 2016. Ha un fratello minore, Misha, anch’egli nella nazionale paralimpica di nuoto, esordiente alle Paralimpiadi. La mamma, russa, è stata giocatrice e allenatrice nella pallanuoto. Appena nata, una terribile diagnosi: Coagulazione intravascolare disseminata(CID). Il nuoto subito come terapia. A 10 anni il trasferimento a Verona. Come Alberto Amodeo, gareggia nella classe S8, SM8, SB8. È tesserata per le società ASD Verona Swimming Team e Fiamme Azzurre.
Oro per Giulia Terzi nei 100 sl (S7). In 1’09”21 l’azzurra stabilisce il primato italiano. Seconda McKenzie Coan (USA) in 1’10”22; bronzo ex-aequo in 1’11”07 per Mershko (Ucraina) e Jian (Cina). È la terza medaglia per lei dopo i due argenti nei 400 sl categoria S7 e nella staffetta 4×50 mista 20 punti. Ha avuto il Covid poi ha subito un’operazione, ferma una cinquantina di giorni. Ha 26 anni, è nata a Melzo, in provincia di Milano. È in Nazionale dal 2019 ed è alla prima partecipazione ai Giochi Paralimpici. È affetta da scoliosi congenita e gareggia nella classe S7 riservata ad atleti con doppia amputazione o una paralisi di un braccio ed una gamba sullo stesso lato; nuotatori con il pieno controllo delle braccia e del tronco e con qualche funzione residua alle gambe; atleti con paraplegia (livello di lesione midollare L2 – L3). Le sue prime avventure in piscina sono da neonata a cinque mesi, ha poi ricominciato da adulta su consiglio dei medici. È tesserata per le società Polha Varese e Fiamme Azzurre. È laureata in Scienze Politiche e studia Giurisprudenza.
Argento con Stefano Raimondi nei 100 farfalla (S10). Oro al favorito Maksym Krypak (Ucraina) che per batterlo deve stabilire il nuovo primato del mondo: 54”15; l’azzurro segna 55”04; bronzo a Col Pearse (Australia) in 57”66. Riccardo Menciotti è settimo in 58”65. È la terza medaglia per lui dopo l’oro nei 100 rana SB9 e l’argento nella staffetta mista 4×100 stile libero 34 punti. Raimondi ha 23 anni, è nato a Soave, in provincia di Verona. È alla prima partecipazione ai Giochi Paralimpici, essendo in nazionale dal 2018. La sua classe di sport è la SB9/S10 che comprende atleti con limitazione articolare ad una gamba, doppia amputazione sotto il ginocchio o amputazione di una gamba sopra il ginocchio. Ha cominciato la carriera tra i normodotati arrivando fino alla Nazionale Juniores prima di subire un grave incidente nel 2013 che ha reciso tutti i nervi di sensibilità del movimento alla caviglia. Pur intraprendendo il percorso paralimpico, nel 2014, anno dopo l’incidente, ha vinto il bronzo ai Campionati Giovanili per normodotati. Difende i colori del Verona Swimming Team e delle Fiamme Oro.

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Le medaglie delle Paralimpiadi giorno per giorno: