CuriositàSpeciali

L’IA nello sport: una sfida da accogliere restando umani

di Pamela Fabiano

Il mondo dello sport  è in continua evoluzione, lo sappiamo, e con esso anche le metodologie di allenamento. Oggi, non possiamo non parlare dell’intelligenza artificiale che sta pian piano modificando molti aspetti della nostra vita e che, ovviamente, sta entrando anche nel mondo dello sport. Eppure, per citare p. Paolo Benanti (membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite), si può ben dire che “Senza l’uomo, l’Intelligenza artificiale non va da nessuna parte”.

Strumenti al servizio dello sport

Ci sono diversi strumenti di intelligenza artificiale (IA) applicati al mondo dello sport, che stanno rivoluzionando il modo in cui gli atleti si allenano, le squadre analizzano le performance e i fan vivono le esperienze sportive. Ma, se da un lato, sono accolti positivamente per le migliorie che apportano, dall’altro, abbiamo bisogno di comprendere i limiti che questi strumenti hanno per usarli nella maniera più “umana” possibile.

Strumenti di IA come il machine learning vengono utilizzati per analizzare i dati delle performance degli atleti, aiutando gli allenatori a ottimizzare gli allenamenti. Algoritmi di IA possono analizzare le statistiche e le performance di giovani atleti per identificare talenti promettenti. Alcuni sistemi possono fare monitoraggio dei dati biometrici e delle performance per prevedere il rischio di infortuni. Altri analizzano i dati degli atleti per identificare schemi che potrebbero portare a infortuni, consentendo interventi preventivi.

Allo stesso tempo, strumenti di realtà aumentata e virtuale, supportati da IA, vengono utilizzati per creare simulazioni di allenamento. Questi strumenti permettono agli atleti di allenarsi in ambienti virtuali, migliorando le loro abilità senza il rischio di infortuni, e possono analizzare le espressioni facciali e il linguaggio del corpo degli atleti per valutare il loro stato emotivo e mentale, aiutando gli allenatori a gestire meglio la preparazione psicologica.

Le tecnologie di IA sono utilizzate, infine, anche per migliorare l’esperienza dei fan. Ad esempio, chatbot e assistenti virtuali possono fornire informazioni in tempo reale su eventi sportivi, biglietti e statistiche, rendendo l’interazione più coinvolgente.

Le implicazioni etiche da valutare: tante e complesse

Un mondo quasi infinito di possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale (IA) nel mondo dello sport che porta con sé non solo innovazioni e miglioramenti, ma anche diverse implicazioni e valutazioni etiche che meritano attenzione. Alcuni dei principali aspetti da considerare e sui quali riflettere potrebbero essere i seguenti:

1. Privacy e raccolta dei dati: L’uso di dispositivi indossabili e tecnologie di monitoraggio per raccogliere dati sulle performance e sulla salute degli atleti solleva non poche preoccupazioni sulla privacy. È fondamentale garantire che i dati siano gestiti in modo sicuro e che gli atleti siano informati su come vengono utilizzati.

2. Discriminazione e bias: Gli algoritmi di IA possono riflettere i bias (distorsioni o tendenze) presenti nei dati su cui sono addestrati. Se non gestiti correttamente, questi bias possono portare a decisioni discriminatorie nel reclutamento, nella selezione degli atleti o nella valutazione delle performance, escludendo talenti meritevoli.

3. Equità e accesso: L’implementazione di tecnologie avanzate può creare disparità tra le squadre e gli atleti che hanno accesso a risorse tecnologiche e quelli che non ne hanno per mancanza di risorse economiche. Ciò potrebbe amplificare le disuguaglianze esistenti nel mondo dello sport, rendendo più difficile per alcuni atleti competere ad alti livelli.

4. Sicurezza e benessere degli atleti: L’uso di IA per monitorare la salute e le performance degli atleti può contribuire a prevenire infortuni, certamente, ma può anche portare a pressioni per competere a livelli estremi. È importante bilanciare l’uso della tecnologia con il benessere degli atleti, evitando che si sentano costretti a competere anche quando non sono in forma.

5. Autonomia e decisioni: L’uso di IA per prendere decisioni strategiche durante le competizioni può sollevare interrogativi sull’autonomia degli allenatori e degli atleti. È fondamentale mantenere un equilibrio tra l’analisi dei dati e l’intuizione umana, garantendo che le decisioni finali siano sempre prese da persone.

6. Manipolazione e integrità sportiva: L’uso di IA per analizzare le performance e prevedere i risultati potrebbe portare a tentazioni di manipolare le partite o le competizioni. È essenziale stabilire normative chiare per garantire l’integrità dello sport e prevenire frodi.

7. Impatto sulla salute mentale: L’analisi dei dati e le aspettative elevate possono influenzare la salute mentale degli atleti. È importante considerare come l’uso dell’IA possa impattare il benessere psicologico e fornire supporto adeguato.

8. Responsabilità: In caso di errori o malfunzionamenti degli algoritmi, è necessario stabilire chi è il responsabile ultimo di ogni decisione. La trasparenza nei processi decisionali è cruciale per affrontare eventuali problematiche.

Navigare le sfide attraverso un dialogo aperto

Mentre l’IA offre opportunità significative per migliorare l’esperienza sportiva, quindi, è fondamentale affrontare le implicazioni etiche e garantire che l’uso della tecnologia sia equo, sicuro e rispettoso dei diritti degli atleti. Un dialogo aperto tra atleti, allenatori, organizzazioni sportive e esperti di etica è essenziale per navigare queste sfide.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *