Giochi OlimpiciTokyo 2020

Golf: le Olimpiadi ritrovate dopo più di cento anni

di Chiara Aruffo

La storia

Pittogramma della golf creato per Tokyo 2020 (Copyright Olympics)

Giochi con bastoni e oggetti sferici di materiali vari si ritrovano nella storia di numerose nazioni fin dai tempi degli antichi romani, ma il golf moderno si è senza dubbio sviluppato in Scozia. Il primo documento ufficiale risale al 1457, quando il re di Scozia Giacomo II vieta la pratica del golf poiché considerato fonte di distrazione dal tiro con l’arco. Il gioco viene poi successivamente riabilitato e la prima competizione internazionale ha luogo nel 1682 a Leith (Scozia) con la partecipazione tra gli altri del Duca di York. Nel 1744, sempre a Leith, i Gentelmen Golfers danno vita al primo golf club e ne stilano le prime regole. Dieci anni dopo, nel 1754, il Royal and Ancient Golf Club di St Andrews (Scozia) riscrive le norme e fissa a 18 il numero di buche del campo da golf. Il primo torneo di golf moderno si svolge nel 1860 a Prestwick (Scozia), e nel corso degli anni è poi diventato l’attuale British Open.

Nel 1958 viene fondato il World Amateur Golf Council sotto la spinta statunitense, con la missione di organizzare le competizioni internazionali, e nel 2003 cambierà poi nome in International Golf Federation (IGF). In Italia, la federazione nazionale è la Federazione Italiana Golf (FIG), fondata nel 1927.

Il campo da golf e le diverse tipologie di gara

Il golf si gioca utilizzando un bastone per colpire una pallina da una posizione prestabilita (il tee) con l’obiettivo di centrare una buca. I bastoni hanno una forma ad L e possono essere di tipi diversi a seconda della distanza dalla buca e della precisione che si vuole ottenere. Il campo da golf ha normalmente 9 o 18 buche, con il tee posto ad una distanza che varia tra i 100 e i 550 m da ciascuna buca. Ad ogni buca è assegnato un numero di colpi ideale, il par, che varia generalmente da 3 a 5. La somma dei par di tutte le buche stabilisce il par del campo. Ogni giocatore ha invece un handicap, ovvero un numero di colpi in più concesso per chiudere una buca. Tutti i giocatori professionisti partono con un handicap 0.

Esistono fondamentalmente due tipi di gioco: il gioco a buche (match play) in cui tra due giocatori si assegna un punto a chi conclude la buca con meno colpi, oppure il gioco a colpi (stroke play) dove vince il giocatore che conclude l’intero campo col minore numero di colpi. Nei tornei professionistici, solitamente si svolgono quattro giri del campo da 18 buche per un totale di 72 buche complessive. Alle Olimpiadi, sia gli uomini che le donne gareggiano in un gioco a colpi (stroke play) su 72 buche, con punteggi cumulativi ad ogni giro di campo, per cui il vincitore è quello che ottiene il minor numero di colpi sul numero complessivo di buche.

Francesco Molinari in azione (fonte: FederGolf)

Giochi Olimpici

Schema riassuntivo Golf Olimpiadi Tokyo 2020

Il golf esordisce ai Giochi Olimpici del 1900 a Parigi con un torneo femminile e uno maschile, e viene confermato anche nell’edizione del 1904 a Saint Louis, questa volta però con una partecipazione solo maschile. Nonostante sia in programma anche per Londra 1908, il torneo viene cancellato. Infatti, la squadra inglese boicotta il torneo a seguito di dispute interne, lasciando quindi soltanto George Lyon a competere. L’atleta canadese aveva infatti già attraversato l’Atlantico per difendere il titolo conquistato nel 1904: gli viene offerta una medaglia d’oro al tavolino, che Lyon rifiuta. Dopo due sole apparizioni ufficiali ai Giochi Olimpici, il golf viene quindi cancellato dal programma olimpico e torna farne parte solo in occasione di Rio 2016.  

Il medagliere olimpico, per quanto scarno, vede in testa gli USA con un totale di 11 medaglie di cui tre d’oro.

L’Italia ha partecipato all’edizione di Rio 2016 con quattro golfisti: Matteo Manassero e Nino Bertasio giunti rispettivamente 27° e 30° nella classifica finale, e Giulia Molinaro e Giulia Sergas che hanno concluso al 53° e al 55° posto.

Tokyo 2020

Il golf alle Olimpiadi di Tokyo 2020 vedrà la partecipazione di 120 atleti (60 uomini e 60 donne). I partecipanti sono stati decisi in base al ranking mondiale in vigore il 21 giugno 2021 per gli uomini, e il 28 giugno 2021 per le donne. I primi 15 del ranking sono stati ammessi alle Olimpiadi, con un limite di quattro atleti per nazione. I restanti posti sono stati assegnati sempre in base al ranking mondiale, questa volta con un limite di due atleti per nazione appartenenti soltanto a nazioni che non avessero già qualificato due o più atleti tra i primi 15. Due posti, uno per torneo, sono in ogni caso riservati alla nazione ospitante (Giappone), così come sarà assicurata la rappresentanza di tutti e cinque i continenti. L’Italia ha qualificato 4 atleti: Guido Migliozzi, Renato Paratore (che sostituisce Francesco Molinari fuori per infortunio), Giulia Molinaro e Lucrezia Colombotto Rosso.

Eventi maschiliEventi femminili
Torneo individuale stroke playTorneo individuale stroke play

Foto di copertina: Pixabay

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