Fuori contesto
Un libro che fa riflettere e un breve pensiero alla condizione dei giovani oggi. Guardando anche alle politiche per lo sport.
di Gigi Marchitelli
Desidero recensire un libro che mi hanno appena regalato. È del tutto fuori contesto, ma…
Insomma, partiamo dall’inizio. Tish Murtha è stata una fotografa inglese di Newcastle. Case popolari, nove tra fratelli e sorelle, a 16 anni lascia la scuola e inizia a lavorare, facendo praticamente di tutto, dalla venditrice di hot dog alla benzinaia. Seguendo un corso serale si appassiona alla fotografia. Il suo talento viene notato, la orientano verso una scuola prestigiosa, la School of Documentary Photography dell’Università del Galles, Newport, dove viene seguita da fotografo della Magnum David Hurn.
Siamo negli anni ’80, il primo anno di governo di Margareth Thatcher genera un milione di disoccupati nel settore manifatturiero. Tornata a Newcastle, Tish inizia a documentare questa realtà, la sua realtà: periferie urbane, degrado, povertà, mancanza assoluta di prospettive. Eppure anche resilienza, tenacia, intelligenza, intraprendenza: ciò che i giovani devono essere per sopravvivere in quel contesto.
“Youth Unemployment” raccoglie le immagini di una mostra di Tish particolarmente dedicata alla disoccupazione giovanile. Sono immagini al tempo stesso crude e delicate, come doveva essere il suo approccio, fatto di confidenza e fiducia. Perché lei non veniva “da fuori”, viveva in pieno la realtà che documentava. Queste immagini, come altre di Tish Murtha, furono utilizzate per un’interrogazione parlamentare sulla realtà sconvolgente della vita di coloro che lasciavano la scuola senza alcuna prospettiva di lavoro.
Tish è mancata poco prima di compiere 57 anni nel 2013, a causa di un aneurisma, ma le sue immagini, a distanza di tempo, ci fanno riflettere. È il nostro compito più importante dare prospettive ai giovani, al futuro. Questo oggi significa rispettare l’ambiente – non c’è un futuro in un mondo inquinato e degradato. Ma significa anche pensare a politiche per i giovani: scuola, orientamento professionale, centri di aggregazione, impianti sportivi. La realtà odierna è molto diversa da quella dell’Inghilterra profonda degli anni ’80, almeno nella superficie. Ma se approfondiamo un po’?
Ecco, non se ne può più di grandi stadi con centro direzionale e una moltitudine di centri commerciali: è solo un modo per permettere a chi è già ricco di accumulare ancora più soldi.
Servono invece impianti sportivi diffusi sul territorio, facilmente accessibili. Ci sono palestre e impianti meritori in diverse periferie urbane degradate, ma la domanda è: quante altre ne mancano per coprire decentemente il territorio? Per dare a tutti una opportunità?
Oh, guarda, siamo tornati nel contesto. Miracolo di Natale. Quella festa che, appunto, non ha, o non dovrebbe avere, come tempio principale il centro commerciale, ma il cuore degli uomini e le loro speranze.
Auguri a tutti con questo libro che fa riflettere.
Tish Murtha, Youth Unemployment, Bluecoat, Liverpool, 2018, pp. 168, £ 19,99