Sport equestri: alla ricerca del binomio perfetto
di Chiara Aruffo
La storia

L’attività sportiva equestre nasce nell’Antica Grecia dove il dressage viene utilizzato per preparare i cavalli per le battaglie. Gare equestri compaiono anche nei Giochi Olimpici antichi sotto forma di corsa di cavalli e di carri. Il salto a ostacoli si è sviluppato principalmente tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo come evoluzione delle battute di caccia alla volpe. Le gare di concorso completo derivano dalle prove a cui venivano sottoposti i cavalli della cavalleria militare. L’equitazione prende piede in Europa e in Nord America grazie al Dublin Horse Show, tenutosi per la prima volta nel 1864. L’esordio olimpico degli sport equestri avviene nel 1900 ai Giochi di Parigi ed entra poi a far parte stabilmente del programma olimpico a partire da Stoccolma 1912. Gli sport equestri è uno dei pochi sport olimpici dove uomini e donne gareggiano insieme, ma le donne sono ammesse solo da Helsinki 1952 nel dressage, da Melbourne 1956 nel salto a ostacoli e da Tokyo 1964 nel concorso completo.
A livello internazionale gli sport equestri ricadono sotto la giurisdizione della Fédération équestre internationale (FEI), fondata nel 1921 con l’obiettivo di stabilire un regolamento internazionale. Una delle principali missioni della FEI è di proteggere il benessere del cavallo da abusi fisici e doping. In Italia, gli sport equestri sono governati dalla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), fondata a Roma nel 1926.

Dressage, Concorso Completo, Salto ad Ostacoli
Le discipline olimpiche degli sport equestri sono tre: dressage, concorso completo e salto a ostacoli. Il dressage è la disciplina più artistica e viene spesso comparato al balletto. Cavalli e fantini sono giudicati per la loro abilità ed eleganza, nell’eseguire movimenti prevalentemente geometrici (le arie) all’interno di un’area che misura 20 m x 60 m. Alla competizione olimpica prendono parte 60 cavalli e atleti che si sfidano in una fase di qualificazione (il FEI Grand Prix Test). I migliori 18 atleti individuali e le migliori 8 squadre procedono alla fase finale, rispettivamente il FEI Grand Prix Special to Music e il FEI Grand Prix Freestyle Test to Music. Il concorso completo (talvolta definito triathlon equestre) è la disciplina che riunisce salto ad ostacoli, dressage e cross-country. Alla competizione olimpica partecipano 65 cavalli e atleti. La fase iniziale stabilisce le tre medaglie a squadre e i migliori 25 binomi cavallo-fantino che prendono parte alla seconda prova di salto ad ostacoli che stabilisce i vincitori individuali. Il cross-country, disciplina che si trova solo nel concorso completo, è una gara di cross che si svolge in un percorso all’aperto con circa 40 ostacoli. Nel salto ad ostacoli cavalli ed atleti devono completare un percorso composto da 12-15 ostacoli disposti secondo un ordine che cambia di volta in volta. Delle penalità sono previste per gli ostacoli abbattuti o rifiutati, o se il tempo limite viene superato. Alla competizione olimpica prendono parte 75 binomi cavallo-fantino. La fase di qualificazione stabilisce le 30 migliori coppie e le 10 migliori squadre che possono accedere alla finale.

Giochi Olimpici

L’esordio olimpico degli sport equestri avviene nel 1900 ai Giochi di Parigi, dove sono in programma il salto ad ostacoli, il salto in alto e il salto in lungo. Entra poi a far parte stabilmente del programma olimpico a partire da Stoccolma 1912 con le tre discipline tutt’ora riconosciute: dressage, salto a ostacoli e concorso completo. Gli sport equestri è uno dei pochi sport olimpici dove uomini e donne gareggiano insieme, ma le donne sono ammesse solo da Helsinki 1952 nel dressage, da Melbourne 1956 nel salto a ostacoli e da Tokyo 1964 nel concorso completo. Per ciascuna disciplina sono presenti sia eventi individuali che a squadre.
Il medagliere olimpico vede ai primi tre posti Germania, Svezia e Francia. L’atleta tedesco e figlio d’arte Michael Jung ha vinto il concorso completo sia alle Olimpiadi di Londra 2012 che a quelle di Rio 2016. L’Italia ha partecipato 23 volte alle competizioni olimpiche ed era tra le cinque nazioni partecipanti ai Giochi di Parigi 1900. Gli atleti italiani hanno vinto 23 medaglie olimpiche, di cui 7 d’oro.
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma le competizioni individuali e a squadre di dressage, concorso completo e salto ad ostacoli, per un totale di 6 eventi. Parteciperà un totale di 200 atleti senza distinzione di genere poiché uomini e donne competono insieme.
Le qualificazioni per i Giochi di Tokyo sono state suddivise per disciplina e i pass sono stato assegnati in via preferenziale tramite la qualificazione a squadre. Infatti, ogni squadra qualificata, composta da tre binomi cavallo-atleta, ha portato in dote anche tre pass nella gara individuale. Le nazioni che non sono riuscite a qualificare una squadra hanno comunque potuto usufruire di posti addizionali. La qualificazione a squadre è avvenuta principalmente in occasioni di eventi qualificanti, mentre per la qualificazione individuale sono stati prediletti i rankings. Da sottolineare che i pass sono stati assegnati alla nazione e non ai singoli atleti. Il Giappone, nazione ospitante, ha qualificato automaticamente una squadra per ogni disciplina. L’Italia ha qualificato la squadra del concorso completo (Susanna Bordone, Stefano Brecciaroli, Vittoria Panizzon e Arianna Schivo), Emanuele Gaudiano (salto ad ostacoli) e Francesco Zaza (dressage), per un totale di 5 pass olimpici conquistati (più uno di riserva per la gara a squadre del concorso completo).
Dressage | Concorso Completo | Salto ad ostacoli |
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Competizione individuale | Competizione individuale | Competizione individuale |
Competizione a squadre | Competizione a squadre | Competizione a squadre |
