Ciclismo su pista: sfida all’aerodinamica

di Nando Aruffo

La storia

Pittogramma ciclismo su pista
Pittogramma del ciclismo su pista creato per Tokyo 2020 (Copyright Olympics)

Scrivere della storia del ciclismo significa scrivere della storia dell’umanità. Per tutti, è sufficiente citare Leonardo da Vinci: a lui si devono i primi disegni della bicicletta. Bisogna aspettare l’800 per registrare i progressi più significativi verso un modello di bicicletta come la conosciamo adesso. Il ciclismo su pista inizia a svilupparsi in Inghilterra al termine del diciannovesimo secolo, dopo la fine della prima Rivoluzione Industriale. Il primo velodromo viene costruito nel 1877 a Brighton con la partecipazione dell’esercito inglese. Nel 1893 vengono organizzati i primi Campionati Mondiali, e tre anni dopo, nel 1896, il ciclismo su pista è tra gli sport delle prime Olimpiadi moderne di Atene 1896. Le donne competono per la prima volta alle Olimpiadi nel 1988 ai Giochi di Seoul.

A livello internazionale, il ciclismo su pista è sotto l’egida dell’Union Cycliste Internationale (UCI), fondata nel 1900 a Parigi. In Italia, l’organo federale è la Federazione Ciclistica Italiana (FCI), nata nel 1885 col nome di Unione Velocipedistica Italiana.

Storia ciclismo su pista

Sei specialità per uno spettacolo a tutto tondo

A Tokyo si gareggerà nelle seguenti specialità: keirin, velocità (sprint) individuale, velocità (sprint) a squadre, inseguimento a squadre, omnium e madison. Nel keirin, nato proprio in Giappone, si gareggia su sei giri di pista con un massimo di sette corridori al via. Viene utilizzato un “pacer” (battistrada a regolare l’andatura) che accelera fino a 50 km orari quando rimangono solo tre giri: a questo punto si allontana per consentire ai corridori di scattare per la volata. La velocità (sprint) individuale si divide in una fase eliminatoria (200 metri lanciati cronometrati) e poi scontri diretti. Questa seconda fase si disputa su due manches ed eventuale “bella”. Passa il turno chi vince due confronti. A volte, in base al numero degli iscritti, si rende necessario anche un ripescaggio tra gli sconfitti per pareggiare il numero degli atleti nella fase a confronti diretti. La velocità a squadre è anche detta velocità olimpica. Si affrontano due squadre di tre corridori su tre soli giri di pista per gli uomini, mentre per le donne la prova viene disputata da squadre di due atlete su due giri. La partenza è da fermo, con le squadre allineate sui due rettilinei opposti della pista. I primi due corridori di ciascuna squadra tirano ognuno per un giro, il terzo deve proseguire fino al traguardo. Vince la squadra che ottiene il miglior tempo. La gara si articola in su una prima manche di qualificazione e quindi su una finale cui accedono direttamente le due formazioni con i migliori tempi di qualificazione. L’inseguimento a squadre è una gara di 4 km tra due squadre di quattro corridori. La partenza è da fermo, con le squadre allineate sui due rettilinei opposti della pista. Vince la squadra che percorre la distanza nel minor tempo o, più raramente, quella che riesce a raggiungere l’altra. Il tempo finale viene rilevato quando il terzo ciclista taglia la linea del traguardo con la ruota anteriore. Le competizioni si svolgono con una prima fase di qualificazione che stabilisce il tabellone degli scontri a eliminazione diretta. L’omnium è una specialità che comprende, dal 2016, quattro prove da svolgere nello stesso giorno. Nell’ordine prima lo scratch, poi la corsa a tempo, quindi la corsa a eliminazione, infine la corsa a punti. In ognuna delle prime tre prove vengono assegnati 40 punti al vincitore, 38 al secondo, 36 al terzo e così via fino ai piazzati dalla 21 posizione in poi, che ricevono 1 punto. Nella quarta prova, la corsa a punti, i punti ottenuti (20 per un giro guadagnato, -20 per un giro perso, 5-3-2-1 per gli sprint) si sommano al totale precedente di ciascun ciclista, definendo la classifica finale. A parità di punteggio tra due o più concorrenti, ha la posizione migliore in classifica quello con il miglior piazzamento nello sprint finale della corsa a punti. La madison (nuova definizione di americana) è una corsa a punti. Una squadra è formata da due corridori che si alternano in gara dandosi il cambio afferrandosi la mano. A Tokyo si corre lungo una pista lunga 250 metri, quindi la corsa durerà 100 giri (25 km). Vince la coppia che compie il maggior numero di giri e, a parità di giri, dalla coppia con il maggior numero di punti ottenuti negli sprint intermedi (ogni 10 giri se la pista è lunga 250 metri come a Tokyo).

italia ciclismo su pista
La nazionale italiana in una gara di inseguimento a squadre (foto UCI)

Giochi Olimpici

Schema riassuntivo ciclismo su pista Olimpiadi Tokyo 2020

La pista è una delle più antiche discipline dei Giochi Olimpici: la prima apparizione risale ad Atene 1896 con le prove di velocità (sprint) individuale, a cui fa seguito l’inseguimento a squadre a partire dai Giochi di Londra 1908. I maschi hanno sempre fatto parte del programma olimpico, a eccezione di Stoccolma 1912. Il ciclismo femminile ha debuttato a Seoul 1988. In occasione di Sydney 2000 vengono introdotto nel programma olimpico la maggior parte delle specialità attuali: keirin, madison e velocità a squadre. L’omnium è stato introdotto a partire da Londra 2012 dove invece era stato escluso il madison per ragioni di equità di genere (non c’era la prova femminile). Il madison farà il suo ritorno nel programma olimpico di Tokyo, perché per la prima volta ci sarà la competizione femminile.

Il medagliere olimpico vede al comando la Gran Bretagna con 71 medaglie (30 d’oro), seguita da Francia e Italia.

L’Italia ha partecipato 26 volte ai Giochi Olimpici, conquistando 37 medaglie (22 d’oro). Tra le imprese azzurre da ricordare, le undici medaglie consecutive conquistate nell’inseguimento a squadre tra Anversa 1920 e Città del Messico 1968.

Tokyo 2020

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 12 eventi di ciclismo su pista: keirin, velocità (sprint) individuale, velocità (sprint) a squadre, inseguimento a squadre, omnium e madison sia maschili che femminili. Parteciperà un totale di 189 atleti (99 uomini e 90 donne).

I pass olimpici sono stati assegnati in base al ranking UCI 2018-2020 per nazioni (pass non nominali). Curiosamente, il Giappone non ha avuto alcun pass diretto in qualità di nazione ospitante, contrariamente a quanto avviene per la maggior parte degli sport olimpici. L’Italia è riuscita a conquistare la qualificazione nell’inseguimento a squadre (maschile e femminile), nell’omnium (maschile e femminile) e nel madison (maschile e femminile) per un totale di 10 atleti qualificati (tenendo conto che il madison è qualificato grazie alla qualificazione nell’inseguimento a squadre). Inoltre, voleranno a Tokyo 2 riserve (una per gli uomini e una per le donne).

Eventi maschiliEventi femminili
Velocità (sprint)Velocità (sprint)
KeirinKeirin
OmniumOmnium
MadisonMadison
Velocità (sprint) a squadreVelocità (sprint) a squadre
Inseguimento a squadreInseguimento a squadre
Statistiche ciclismo su pista Tokyo 2020

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