Giochi OlimpiciParigi 2024

Parigi e i Giochi Olimpici: l’entusiasmo che fatica a decollare

di Chiara Aruffo

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono alle porte ma l’entusiasmo sembra stentare a decollare. Una prospettiva personale su cosa non ha funzionato in questi mesi di avvicinamento

Una premessa è doverosa: abito a Parigi in un quartiere non particolarmente turistico, più impattato dai lavori ordinari di una città che sta cambiando rispetto ai preparativi olimpici. La mia è quindi una visione parziale e personale ma il sentimento generale dei parigini è quello di un gran rifiuto di tutto ciò che riguarda i Giochi Olimpici.

Nonostante le sfide e le polemiche, è importante ricordare che le Olimpiadi rappresentano un’opportunità unica per celebrare lo spirito sportivo, l’unità e la diversità.  Sono certa che poi lo spirito olimpico avrà la meglio ma l’entusiasmo al momento è abbastanza sotto tono.

Fuga dalla Città

Il tedoforo francese Matthias Dandois, campione del mondo di BMX al Trocadéro durante il passaggio delle fiamma olimpica a Parigi. (Foto IOC)

La frase ricorrente del parigino medio degli ultimi mesi quando gli si chiede cosa farà l’estate è “On fuit les JO” (Fuggiamo dai Giochi Olimpici). Sono talmente tanto abituata a questo ritornello che sono rimasta quasi basita quando un papà al parco raccontava invece che non vedeva l’ora di mandare la figlia dai nonni per andare alle gare. I Giochi Olimpici sono vissuti più come una sciagura che si abbatte su una città dalla quale bisogna fuggire, piuttosto che l’occasione di avere l’evento sportivo per eccellenza nella propria città.

Comunicazione Negativa

Credo che questa situazione sia dovuta in parte a una comunicazione negativa delle istituzioni. Sin dall’inizio sembrava quasi che l’idea fosse “Siamo contenti di ospitare le Olimpiadi a Parigi, ma possibilmente senza parigini, vogliamo accogliere tutto il resto del mondo, ma voi dovete fargli spazio”. Ad esempio, il sito della mobilità parigina durante le Olimpiadi si chiama Anticipez les Jeux (Anticipate i Giochi Olimpici) che – almeno a me – rimanda una connotazione negativa. Si sarebbero probabilmente potute trovare altre formule per trasmettere un messaggio più efficace, Vivez les JO (vivete i Giochi) o Profitez des Jeux (divertitevi ai Giochi) per dirne un paio.

Bolla degli Affitti

L’altro fattore è rappresentato dalla bolla speculativa (ormai esplosa) riguardo agli affitti. Anche gli hotel in zone periferiche offrivano stanze a 1.000 € a notte con il risultato che molte strutture sono rimaste vuote. Uno degli hotel nella mia zona ad oggi ha ancora camere disponibili con prezzi del tutto rientrati a livelli normali. Stesso discorso per i b&b, con la conseguenza che, nei mesi scorsi, ha reso molto complicato per i parigini affittare casa a lungo termine. Curioso che gli stessi albergatori che avevano provato di fatto a speculare sul turismo olimpico sono quelli che oggi si lamentano di una città vuota con livelli di turisti più bassi della media.

Prezzi dei biglietti (e dei trasporti)

Infine, c’è stata la polemica riguardante i prezzi dei biglietti per le Olimpiadi. I biglietti erano stati pubblicizzati a partire da 24 euro ma in realtà si trattava soprattutto di biglietti di eventi di secondo piano di sport considerati “minori”.  I prezzi medi per gli sport più seguiti sono invece più elevati, con cifre che possono arrivare tranquillamente a 1000 euro a testa.

Per i trasporti, il discorso un po’ più sfaccettato: è vero che i prezzi raddoppieranno dal 20 luglio a metà settembre ma è anche vero che la maggior parte dei parigini ha l’abbonamento ai mezzi pubblici (tra l’altro pagato per metà dal datore di lavoro per legge) che non subirà variazioni. Si è scelta quindi la via di scaricare i costi sui turisti olimpici, quindi al limite la domanda dovrebbe essere quanto sia giusto far pagare di più che visita la città con tutte le ricadute economiche che ne derivano. 

I problemi e le sfide per la città sicuramente ci sono ma mi auguro vivamente che dalla settimana prossima con l’arrivo delle squadre e dei fan in città si possa respirare un clima diverso. Non dimentichiamoci che i Giochi Olimpici sono un evento globale che ha il potere di unire le persone da tutto il mondo, indipendentemente dalla loro nazionalità, cultura o background.

Hotel de Ville, municipio di Parigi. (Foto Chiara Aruffo)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *