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Lo sport entra in Costituzione: l’articolo 33 e la sospirata aggiunta

Immagine di: Freepik

di Pamela Fabiano

Un’ultima deliberazione della Camera dei deputati, il 20 settembre scorso, ha portato a termine il lungo (ma non lunghissimo) percorso legislativo che ha condotto all’approvazione del disegno di legge costituzionale n. 715-B che inserisce lo sport nella Costituzione Italiana.
La Camera, infatti, ha approvato all’unanimità una modifica all’Art. 33 della Costituzione che introduce questo nuovo comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».

Cosa rappresenta questa aggiunta? Lo sport inserito in un articolo della Costituzione è parte di un percorso che le istituzioni del nostro Paese stanno portando avanti da anni per offrire un contributo concreto per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità.

Promuovere la cultura del movimento

“Dentro questa sintesi credo ci sia tutta la forza programmatica delle attività che dobbiamo svolgere, a ogni livello e nel rispetto dei ruoli, per trovare un equilibrio tra la soddisfazione delle vittorie, che spesso rappresentano l’unico metro di valutazione dell’efficienza del sistema sportivo, e l’allargamento della base dei praticanti e, comunque, l’allargamento del beneficio di fare attività motoria, di promuovere la cultura del movimento, che invece nel nostro Paese non è stata ancora pienamente garantita” così ha detto il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi nel corso della presentazione alla Camera della modifica costituzionale.

Partire dalle persone e dalle periferie urbane e sociali

“La Costituzione da oggi” ha continuato il Ministro “riconosce il valore, ma non determina un diritto, e sarà proprio una nostra responsabilità, della classe dirigente, quella politica, ma anche quella sportiva, trasformare il riconoscimento del valore in un diritto da garantire a tutti, partendo dalle persone più in difficoltà e dalle periferie urbane e sociali”.

Dello sport e dell’attività sportiva in generale, dunque, è riconosciuto in Costituzione quell’inestimabile valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico che tanto serve per lo sviluppo e la formazione integrale della persona, a partire dai più piccoli, e per essere sempre più fattore di aggregazione e strumento d’inclusione in particolare per coloro che si trovano in condizioni di svantaggio o marginalità.

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