Il judo: uno sport per lo sviluppo fisico e mentale
di Chiara Aruffo
La storia

Nel 1882 Jigoro Kano, considerato il padre fondatore del judo, apre l’accademia di judo Kodokan dove inizia ad insegnare questa disciplina. Il metodo adottato deriva in larga parte dal ju jitsu, ma da educatore quale era, Kano reinventa le arti marziali da strumento per sconfiggere i nemici a disciplina di educazione fisica e morale. La parola judo viene infatti comunemente tradotta “via della cedevolezza” dal giapponese ju (gentilezza, cedevolezza) e do (modo, via). Il professor Kano nel 1909 diventa il primo membro asiatico del Comitato Olimpico Internazionale. Il judo avrebbe dovuto essere uno sport dimostrativo ai Giochi di Tokyo 1940, cancellati a causa dei conflitti internazionali. L’esordio ufficiale avviene alle Olimpiadi di Tokyo 1964 con quattro categorie maschili. Le donne sono state ammesse ai Giochi Olimpici a partire da Seoul 1988 dove il judo femminile è sport dimostrativo, ed entra stabilmente nel programma olimpico da Barcellona 1992.
A livello internazionale, l’organo federale è la International Judo Federation (IJF) fondata nel 1951. In Italia, il judo fa inizialmente parte della Federazione Italiana Lotta Giapponese, fondata nel 1924, che nel 1931 viene assorbita dalla Federazione Italiana Atletica Pesante (FIAP). L’attuale nome, Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM), è entrato in vigore nel 2000 dopo una serie di fusioni e scissioni nel corso degli anni.

Le tecniche del judo
Il judo è un’arte di marziale che ha l’obiettivo di portare l’avversario a terra, e poi ad arrendersi, tramite tecniche di proiezione e colpi da effettuare a mani nude. Il combattimento si svolge su un tatami di 10×10 m e gli atleti (judoka) indossano l’uniforme da judo (judogi) e una cintura che ne indica il livello. Le tecniche disponibili sono 100, suddivise in nagewaza (tecniche di proiezione), katamewaza (tecniche di controllo) e atemiwaza (tecniche di colpo, non utilizzate nei combattimenti). Il punteggio massimo si ottiene con un “Ippon”, ovvero scagliando l’avversario a terra sulla schiena con forza, velocità e controllo. La riuscita dell’ippon determina anche la conclusione dell’incontro. Per altre proiezioni che non raggiungono il livello di ippon, vengono assegnati dei mezzi punti. Il judo non consiste di sole proiezioni e in ogni caso, bisogna per prima cosa sbilanciare l’avversario. Per questo si vedono spesso gli atleti aggrapparsi l’un l’altro: una presa ferma renderà più facile effettuare una proiezione. In caso di parità, si passa a un extratime dove vince il primo judoka che riesce passare in vantaggio (Golden score). Ai Giochi Olimpici, gli atleti sono suddivisi in sette classi di peso: nelle classi più leggere prevale la velocità mentre la potenza aumenta di pari passi col peso. A partire dal 2016, la federazione internazionale ha varato un nuovo regolamento per cui la durata delle gare maschili viene equiparata a quella delle competizioni femminili (4 minuti).

Giochi Olimpici

Il judo era in programma come sport dimostrativo ai Giochi di Tokyo 1940, poi cancellati a causa dei conflitti internazionali. L’esordio ufficiale avviene dunque alle Olimpiadi di Tokyo 1964 con quattro competizioni maschili. In questa occasione, tutte le medaglie d’oro tranne una sono state vinte dalla squadra giapponese. Le donne vengono ammesse ai Giochi Olimpici a partire da Seoul 1988 dove il judo femminile è sport dimostrativo, ed entra stabilmente nel programma olimpico da Barcellona 1992. A Tokyo 2020 farà il suo esordio il mixed team con squadre composte da tre atleti uomini e tre atlete donne. Le competizioni si svolgeranno al Nippon Budokan, che già nel 1964 aveva ospitato l’esordio olimpico del judo.
Il medagliere olimpico vede al comando il Giappone con 84 medaglie (39 d’oro), seguito da Francia e Corea del Sud.
L’Italia ha partecipato a 13 edizioni olimpiche, vincendo 15 medaglie (4 d’oro). Gli atleti italiani saliti sul gradino più alto del podio sono: Ezio Gamba (Mosca 1980), Pino Maddaloni (Atlanta 1996), Giulia Quintavalle (Pechino 2008) e Fabio Basile (Rio 2016).
Tokyo 2020
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in programma 15 eventi di judo. Parteciperà un totale di 386 atleti (193 uomini e 193 donne).
I pass olimpici sono stati assegnati principalmente in base al ranking mondiale per categorie di peso in data 28 giugno 2021. Posti addizionali sono stati in seguito distribuiti su base continentale. L’accesso all’evento mixed team è riservato alle nazioni che riescono a qualificare atleti in sei distinte categorie di peso (tre donne e tre uomini). Due posti (uno per genere) sono riservati al Giappone, in qualità di nazione ospitante. Ogni nazione può qualificare un massimo di 14 atleti (7 uomini e 7 donne), uno per ogni categoria di peso. L’Italia si presenta a Tokyo con 8 atleti: Manuel Lombardo (66 kg), Odette Giuffrida (52 kg), Fabio Basile (73 kg), Christin Parlati (81 kg), Nicholas Mungai (90 kg), Maria Centracchio (63 kg), Francesca Milani (48 kg) e Alice Bellandi (70 kg).
Eventi maschili | Eventi femminili | Eventi misti |
---|---|---|
- 60 kg | - 48 kg | Mixed team |
- 66 kg | - 52 kg | |
- 73 kg | - 57 kg | |
- 81 kg | - 63 kg | |
- 90 kg | - 70 kg | |
- 100 kg | - 78 kg | |
+100 kg | +78 kg |
