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Dopo Ostenda, Italia al terzo posto in Coppa del Mondo

Seconda tappa della Coppa del Mondo di Paraciclismo a Ostenda (Belgio). Tre ori e 15 medaglie per l’Italia, terza in classifica generale dopo Francia e Spagna

di Gigi Marchitelli

Ostenda è un’altra cosa, rispetto a Maniago. Non più campi e boschi contornati dalle Dolomiti friulane e dalle Alpi Giulie: siamo sul mare, e siamo in città. Circuito cittadino, quindi, per la seconda prova di Coppa del Mondo di Paraciclismo, che si è tenuta proprio a Ostenda, città portuale delle Fiandre occidentali, in Belgio, dal 4 al 7 maggio scorsi. Spettacolari le prove a cronometro sul lungomare, ben gestiti i circuiti cittadini.
Cambiano i panorami, non cambiano (o cambiano poco) i protagonisti. La Francia si conferma fortissima e mette una seria ipoteca sulla Coppa del Mondo: solo la Spagna, a questo punto, potrebbe arrivare in testa con una prestazione maiuscola nella terza e ultima prova. L’Italia, terza in classifica, deve conservare il podio respingendo l’attacco della Germania, a pochi punti di distanza, ma è sufficientemente al sicuro dalla Cina, quinta con ormai un certo distacco. Rispetto a Maniago, infatti, la Cina si è presentata sottotono, con meno atleti e conseguentemente poche medaglie. Qui la classifica per nazioni della Coppa del Mondo dopo Maniago e Ostenda. Meglio ancora sta facendo la nostra nazionale di Paraciclismo per le qualificazioni alle Paralimpiadi di Parigi 2024: l’Italia risulta seconda nel ranking maschile (dietro l’imprendibile Francia e seguita dall’Olanda) e prima nel ranking femminile (seguita da Stati Uniti e Cina).
Ottimo quindi il lavoro di Pierpaolo Addesi, CT della nazionale di Paraciclismo, che non si è limitato a “giocare in casa”, ma ha messo in campo una squadra vincente anche in trasferta.

Nel medagliere dell’evento portano a casa i risultati migliori l’Olanda (10 ori, 18 medaglie), la Francia (8 ori, 16 medaglie) e la Gran Bretagna (7 ori, 14 medaglie). Vengono poi gli Stati Uniti (4 ori, 13 medaglie), in quinta posizione l’Italia (3 ori, 15 medaglie), seguita da Germania, Belgio, Australia, Svizzera e, soltanto al decimo posto, la Cina, che a Maniago aveva fatto il botto e stava per strappare alla Francia il trofeo “Mauro Valentini”.

Ma seguiamo la cronaca dell’evento giorno per giorno.

1. Le prove a cronometro di handbike e tricicli

Fabrizio Cornegliani

Nelle prove a cronometro gli azzurri vanno 5 volte a podio, sfiorandolo altre quattro volte con Francesca PorcellatoGiulia RuffatoVeronica Frosi e Giorgio Farroni, che si prendono rispettivamente il quarto posto tra le WH3, WH4, WH1 e gli MT1.

A conquistare la prima medaglia d’oro è Fabrizio Cornegliani, che domina la prova MH1 con il crono di 43:34.887, seguito da Belgio e USA. L’altro oro va a Simona Canipari, ormai regina indiscussa della categoria WH1. L’argento finisce al collo della compagna di squadra Luisa Pasini, seguita dalla thailandese Sheepchondan. Roberta Amadeo sale sul secondo gradino del podio WH2, lasciando il titolo all’americana Katerina Brin.

Tra gli MH2 arriva poi il bronzo di Luca Mazzone, reduce da una brutta caduta nella staffetta della precedente prova di Coppa a Maniago.

Da segnalare inoltre le numerose top ten di giornata: Davide Cortini è sesto tra gli MH3, Tiziano Monti e Diego Colombari sono nono e decimo nella prova MH5, Ana Maria Vitelaru e Katia Aere si piazzano al quinto e sesto posto tra le WH5, mentre Omar Rizzato finisce ottavo tra gli MH2.

Simona Canipari, attuale campionessa del mondo WH1

2. Le prove a cronometro per ciclisti paralimpici e tandem

Nelle gare a cronometro per ciclisti paralimpici non arrivano medaglie per l’Italia ma ben 6 top ten: un buon risultato considerando il livello sempre più alto degli atleti. Ottima prova per Giancarlo Masini, che nella prova MC1 sfiora il podio e conquista il quarto posto alle spalle di Spagna, Germania e USA.

Bene anche Eleonora Mele, sesta al traguardo WC5, categoria in cui l’oro è finito al collo della francese Heidi Gaugain. Ottava piazza nella stessa categoria per Claudia Cretti, che chiude la crono in 31:54.383. Tra i C5 al maschile top ten anche per Andrea Tarlao, che si piazza al settimo posto nella prova vinta dal francese Dorian Foulon.

Belle prestazioni anche da parte dei tandem, con entrambe le coppie azzurre tra i primi 10. Federico Andreoli e Luca Chiesa si piazzano al quinto posto tra gli uomini, mentre Ilaria Brugnoli e Alice Gasparini conquistano la settima posizione finale.

3. Pioggia di medaglie nelle prove su strada

Nella terza giornata di gare, quelle dedicate alle prove in linea per handbike e tricicli, a salire sul podio sono ben 7 atleti, che aggiungono al palmarès azzurro 1 medaglia d’oro, 3 d’argento e 3 di bronzo.

Fabrizio Cornegliani conferma il suo ottimo stato di forma e torna sul secondo gradino del podio nella prova in linea MH1, cedendo il titolo al belga Maxime Hordies e lasciandosi alle spalle il ceco Patrik Jahoda. Al femminile, tra le WH1, cambio della guardia tra Simona Canipari e Luisa Pasini, nella prova in linea rispettivamente argento e oro. Chiude il podio la Thailandia con Darin Sheepchondan, che anticipa l’altra azzurra Veronica Frosi. L’altro argento è per Roberta Amadeo tra le WH2, mentre Ana Maria Vitelaru prende il bronzo nella categoria WH5. Ultimi due bronzi a Luca Mazzone e Giorgio Farroni, terzi al traguardo rispettivamente tra gli MH2 e gli MT1.

Numerosi anche gli azzurri al traguardo tra i primi 10: Mirko Testa conquista il sesto posto tra gli MH3, con Federico Mestroni e Martino Pini al decimo ed undicesimo posto nella stessa categoria. Decimo Alessandro D’Onofrio tra gli MH4, così come Diego Colombari tra gli MH5. Quarta Giulia Ruffato con le WH4, sesta Katia Aere tra le WH5 e solo quattordicesima Francesca Porcellato tra le WH3, a causa di un inconveniente tecnico.

4. Ultimo giorno e altre medaglie, guardando al futuro

Dopo l’oro conquistato a Maniago, Michele Pittacolo conferma il suo stato di forma anche in Olanda andandosi a prendere un argento nella prova MC4: titolo al brasiliano André Grizante, mentre il bronzo finisce al collo del belga Louis Clincke. “Questa continuità è quello che ci aspettiamo da un campione come Michele” commenta il CT Pierpaolo Addesi al termine della prova. E aggiunge: “Sta giocando le sue migliori carte e i risultati stanno arrivando: sono sicuro di poter contare su di lui ancora a lungo”. 

Sorprendente la prestazione del tandem maschile composto da Federico Andreoli e Luca Chiesa, che salgono sul secondo gradino del podio: una categoria in continua crescita, a conferma del buon lavoro intrapreso da pochi mesi a questa parte. “È un progetto nato soltanto a gennaio e a cui ho creduto sin dall’inizio” racconta Addesi, da pochi mesi alla guida della Nazionale paraciclismo. E ancora: “I tandem che abbiamo visto correre nelle prime due prove di Coppa sono nuovi, sono coppie di atleti che in pochi mesi hanno già raggiunto grande equilibrio e sinergia. Non solo: Andreoli, che ieri ha conquistato il suo primo argento di livello internazionale, viene da altri sport e non aveva mai corso in bicicletta, e deve quindi ancora formarsi. Lo stesso vale per Fabio Colombo, che ha appena 20 anni, e che ieri assieme a Paolo Totò e alla coppia Plebani-Bersini hanno dimostrato grande gioco di squadra coprendo le spalle ai compagni che alla fine hanno raggiunto il podio. Stiamo iniziando a raccogliere i frutti di un lavoro importante su una categoria sui stiamo puntando molto, aumentando la rosa di atleti e il numero di presenze soprattutto in campo internazionale. C’è un enorme margine di miglioramento e potenzialità ancora da scoprire”.
La seconda prova di Coppa si chiude con l’ultima medaglia per l’Italia: quella di bronzo, conquistata dal terzetto azzurro composto da Federico Mestroni, Luca Mazzone e Diego Colombari nel Team Relay. A salire sul gradino più alto nella staffetta a squadre è la Francia, mentre l’argento finisce al collo della Spagna.

Per quanto riguarda il ranking individuale, si conferma campionessa del mondo della categoria WH1 la bresciana Simona Canipari (che ha iniziato a gareggiare solo da due anni, dopo un anno di ospedale in seguito a un incidente) che se la gioca comunque con un’altra italiana, Luisa Pasini; in buona posizione Roberta Amadeo (seconda nella categoria WH2 dopo la statunitense Katerina Brim, che vorrà confermarsi nella gara di casa), Ana Maria Vitelaru (anche lei seconda in WH5, dietro la cinese Sun Bianbian), Fabrizio Cornegliani (secondo in MH1 dietro al belga Maxime Hordies) e Luca Mazzone (terzo, con un po’ di ritardo, dietro al francese Florian Jouanny e allo spagnolo Sergio Garrote Muñoz in MH2). Qualche possibilità anche per Giorgio Farroni nella categoria MT1, solo quarto ma con non molti punti di distacco dal cinese Chen Jianxin che comanda la classifica.

Vedremo cosa succede a Huntsville, Alabama (USA) nella terza e ultima prova di Coppa del Mondo, dal 26 al 29 maggio prossimi e quanto sarà agguerrita la squadra azzurra di Pierpaolo Addesi. Noi, anche se solo virtualmente, ci saremo.

Il medagliere azzurro a Ostenda

Oro

Fabrizio Cornegliani MH1 (cronometro)

Simona Canipari WH1 (cronometro)

Luisa Pasini WH1 (strada)

Argento

Luisa Pasini WH1 (cronometro)

Roberta Amadeo WH2 (cronometro)

Simona Canipari WH1 (strada)

Fabrizio Cornegliani MH1 (strada)

Roberta Amadeo WH2 (strada)

Michele Pittacolo MC4 (strada)

Federico Andreoli, Luca Chiesa MB (tandem su strada)

Bronzo

Luca Mazzone MH2 (cronometro)

Ana Maria Vitalaru WH5 (strada)

Luca Mazzone MH2 (strada)

Giorgio Farroni MT1 (strada)

Federico Mestroni, Luca Mazzone e Diego Colombari  Team Relay (staffetta)

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