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Diabolik non era un gentiluomo

Come stanno cambiando le curve con la pandemia: dagli stadi alle piazze, nel tentativo di sovvertire l’ordine costituito nel segno delle destre.

di Gigi Marchitelli

Questa settimana non parliamo di sport. Ci occuperemo invece di quel fenomeno criminale, violento, decisamente anti-sistema che finge di occuparsi del calcio: la cosiddetta “tifoseria organizzata”, gli ultrà, insomma. Abbiamo visto tutti, pochi giorni fa, che cosa genera questo fenomeno e non stiamo parlando di grandi squadre, ma della serie C: Avellino-Paganese, finita 3 a 0, ha scatenato sulla tangenziale di Salerno la furia di una trentina di ultrà, tutti vestiti di nero e “coraggiosamente” mascherati, che hanno bloccato la strada, devastato alcune auto – beninteso senza badare alla fede calcistica dei proprietari – e ferito un tifoso della squadra avversaria.
L’episodio è troppo recente per essere inserito nel libro che sto recensendo, ma ne conferma in pieno le tesi. Il libro è La nuova frontiera degli ultrà. Un dossier che si legge come un romanzo criminale. Dalle origini del tifo al caso Piscitelli-Diabolik, di Daniele Poto, giornalista sportivo da 35 anni, una vita trascorsa a Tuttosport, e quindi ben documentato sull’argomento.
Proprio dal caso Fabrizio Piscitelli alias Diabolik parte il libro: una vicenda che lega calcio, droga, mafia ed estrema destra, con dettagli ancora misteriosi in un quadro d’insieme piuttosto evidente. Diabolik, capo di una fazione della tifoseria estrema della Lazio, voleva entrare nella lunga lista dei re di Roma (non parlo dei sette canonici e nemmeno di Capitan Totti) ma qualcosa è andato storto. La scalata alla Lazio, nel tentativo di estrometterne il presidente Lotito e tutelare gli interessi quasi mai leciti degli Irriducibili della Curva Nord, in primis. Ucciso poi in un parco di Roma da un falso runner nel 2019, le guardie del corpo assenti, tranne una rimasta curiosamente inerte. Fine della storia? Non credo. Intanto non è ancora chiaro chi e perché esattamente ha ucciso Piscitelli. Poi, i nomi citati da Poto sono tanti, gli intrecci tra le diverse tifoserie, paranze criminali, gruppuscoli politici prevalentemente di estrema destra sono quasi inestricabili.
Su questa pista l’autore arriva fino all’oggi, ai tempi del Covid-19, segnalando fatti, atteggiamenti, manifestazioni che dal calcio migrano ad altre questioni, con Roberto Fiore e Giuliano Castellino – nomi ormai noti in tutta Italia – impegnati a utilizzare gli ultrà come massa di manovra nelle proteste no vax.
Con scarso interesse per l’argomento pandemia e un’evidente strumentalizzazione ai fini di destabilizzare il Paese e dare spazio di manovra all’eversione.
La tifoseria, a questo punto, resta nient’altro che un comodo paravento per interessi di tutt’altro genere: e, nel caso di effettivo scioglimento di Forza Nuova, di cui si sta discutendo dopo l’assalto alla sede nazionale della CGIL, un comodo ripiego.

Due lunghi elenchi commentati chiudono il libro. Il primo è l’elenco delle vittime del tifo – Una lunga scia di morti. Il calcio in cronaca nera – a partire da Giuseppe Plaitano, 1963, ucciso non intenzionalmente da un poliziotto in seguito agli scontri violenti tra tifosi durante una partita di serie B, Salernitana-Potenza. Morti senza colore, periti per casualità o per dolo, spesso per futili motivi, arrivando fino agli ultimi arresti e agli aggiornamenti sul caso Piscitelli, in cui si affaccia la mafia albanese. Il secondo è una serie di schede di spettacoli teatrali, film, libri che hanno analizzato il fenomeno in tutta Europa. Una aggiunta alla pur nutrita bibliografia che può essere molto utile a chi desiderasse approfondire l’argomento.
Resta una domanda: chi sono gli ultrà? Supertifosi accesi o soggetti spregiudicati (a volte anche pregiudicati) dominati da interessi oscuri? Una cosa è certa, in tutto questo lo sport non c’entra nulla.

La nuova frontiera degli ultrà. Un dossier che si legge come un romanzo criminale. Dalle origini del tifo al caso Piscitelli-Diabolik di Daniele Poto, Editore: Absolutely Free Libri, 2021, pp. 304, € 15

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