EditorialiRugby

Cosa ci aspettiamo dal rugby italiano

La prossima settimana inizia il “Sei nazioni”, in un momento in cui la nazionale italiana è assolutamente da seguire.

di Gigi Marchitelli

Continuare in questa direzione. Dopo le due vittorie (contro Galles e Scozia) e il pareggio con la nazionale francese a Lille lo scorso anno, quest’anno ci aspettiamo dalla nazionale italiana, nel torneo che inizia sabato prossimo, solo cose buone.
Gli albori del Torneo risalgono al 1883, ma il 2025 segna il 25° anniversario del Guinness Six Nations nella sua attuale configurazione, dal momento in cui l’Italia si è unita alle altre squadre nel 2000.
Il Coach Gonzalo Quesada, al suo secondo Sei Nazioni sulla panchina dell’Italia, vuole mettersi alle spalle i buoni risultati del 2024 e guardare avanti: “Con lo scorso Sei Nazioni – dice Quesada –  ci siamo sicuramente guadagnati una volta di più il rispetto degli avversari. Siamo pronti a competere mettendo sul campo la nostra identità e a proporre il nostro gioco: tutte le partite devono diventare un’opportunità per fare qualcosa di unico. Rappresentare l’Italia in uno dei tornei sportivi più importanti al mondo è un onore. Ho sempre guardato il torneo, anche quando non ero coinvolto. Mi ha sempre fatto vedere un livello di gioco, un’atmosfera e una passione incredibile”. Ci aspettiamo ottime prestazioni dal capitano Michele Lamaro e da tutto il gruppo, specialmente dai giovani, che sono tanti e bravi. Il nostro calendario prevede il primo incontro (sabato 1 febbraio) contro la Scozia, la settimana seguente (8 febbraio) il Galles, poi la Francia (23 febbraio), l’Inghilterra (9 marzo) e infine l’Irlanda (15 marzo). Non vogliamo accrescere la pressione, non chiediamo posti in classifica, ma un gioco all’altezza dello scorso anno, una progressione e la capacità di impensierire anche le squadre più blasonate. Gonzalo Quesada ha a disposizione un’ottima squadra, ci faccia sognare e soprattutto, niente più cucchiai di legno. Se il 2024 ha segnato il nostro miglior Sei nazioni di sempre, ecco, ripeto, continuare in questa direzione e possibilmente andare avanti.

Questa la lista dei convocati dell’Italia (per conquistare un cap è necessario giocare in una partita del Sei Nazioni, dei Test Match estivi o autunnali o della Rugby World Cup; i caps corrispondono insomma alle partite internazionali giocate):

Piloni
Simone FERRARI (Benetton Rugby, 59 caps)
Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 47 caps)
Marco RICCIONI (Saracens, 30 caps)
Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente)
Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 22 caps)

Tallonatori
Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 28 caps)
Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 28 caps)

Seconde Linee
Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 47 caps)
Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 4 caps)
Dino LAMB (Harlequins, 9 caps)
Federico RUZZA (Benetton Rugby, 59 caps)

Terze Linee
Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 23 caps)
Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 4 caps)
Michele LAMARO (Benetton Rugby, 43 caps)
Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 58 caps)
Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 9 caps)
Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 27 caps)

Mediani di Mischia
Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 13 caps)
Martin PAGE-RELO (Lione, 13 caps)
Stephen VARNEY (Vannes, 30 caps)

Mediani di Apertura
Tommaso ALLAN (Perpignan, 81 caps)
Paolo GARBISI (Toulon, 42 caps)
Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 13 caps)

Centri
Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 41 caps)
Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 23 caps)

Ali/Estremi
Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 23 caps)
Matt GALLAGHER (Benetton Rugby, 2 caps)
Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap)
Monty IOANE (Lione, 35 caps)
Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 12 caps)

Atleti invitati
Giulio BERTACCINI (Valorugby Emilia, 1 cap)
Matteo CANALI (Zebre Parma, esordiente)
Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, esordiente)
Muhamed HASA (Zebre Parma, esordiente)

Un momento dell’incontro Italia-Scozia al Sei Nazioni 2024 (risultato: 31 a 29)

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