Corri, corri
Un uomo precipita dal quarto piano. La sola scelta che gli è rimasta per smettere di soffrire. Mentre cade esprime l’ultimo desiderio. Il suo corpo si blocca a pochi centimetri dal suolo. Un filo di luce scende dall’alto, lui ci si aggrappa e prova a fuggire dal pozzo buio che lo ha inghiottito: la depressione.
di Nando Aruffo e Gigi Marchitelli
La Libreria Le Torri di Alessandra Laterza, a Roma, ospita periodicamente scrittrici e scrittori che desiderano presentare il loro libro più recente.
Non è grandissima, la libreria, ma non ha importanza: un ambiente raccolto, piccolo, a volte favorisce la comprensione e agevola le emozioni.
Roberto Di Sante ha deciso, già nove anni fa, di non tenere per sé il morbo della depressione; di non nascondersi; di far sapere che si può uscire (e rientrare, e riuscire) da quel tunnel nero.
Un po’ romanzo un po’ (tanta) realtà, “Corri – Dall’inferno a Central Park” descrive come egli abbia sconfitto la depressione grazie al podismo. Partendo da zero, Di Sante è riuscito a debuttare nella maratona (km 42,195) con undici mesi di allenamento: e non ha scelto una maratona qualsiasi, una gara qualsiasi: ha cominciato con una delle più faticose: New York, 2014.
“Ero già stanco alla partenza sul Ponte Giovanni da Verrazzano: freddo, pioggia e tanto vento. Le raffiche erano così forti che hanno fatto partire le handbike al di là del ponte: temevano che potessero essere rovesciate da folate improvvise”.
Giunto stremato al termine della maratona, una volta ritornato nella sua Frascati, Roberto Di Sante non si è più fermato: ci ha preso gusto e ha fatto il giro del mondo correndo (o comunque tagliando sempre il traguardo) le sei maratone più importanti, ovvero realizzando il “Grande Slam” delle cosiddette Major: Chicago, Londra, Berlino, Tokyo e Chicago.
Un libro faticoso, ma che smuove e sollecita reazioni da parte di tutti, da chi è toccato dal “male del secolo” e da chi non lo è. Un libro da leggere e da tenere sul comodino. Specie nei momenti down.
Coordinata da Valerio Piccioni, giornalista della Gazzetta dello Sport, tra aneddoti, ricordi e curiosità l’incontro è stato piacevole. L’attore Sebastiano Gavasso ha recitato un paio di brani dello spettacolo teatrale tratto dal libro; il cantautore Max Spurio, che dal libro ha tratto spunto per alcuni brani: senza dimenticare le incursioni del pubblico e in particolare del “Maestro”, un arzillo ottantenne di Frascati, veterano di mille maratone in giro per il mondo.


Corri. Dall’inferno a Central Park
di Roberto Di Sante
editore: Ultra Novel, 2018
pagine: 138
prezzo: 14,50 euro