Ginnastica ritmica: tutt’altro che solo uno sport
di Emanuele Di Casola
Una disciplina che, come poche altre, sa unire arte e agonismo
L’enorme successo degli ultimi tempi di Sofia Raffaeli ha riportato i riflettori su una delle discipline più interessanti della ginnastica: la ritmica.

Disciplina olimpica, la ginnastica ritmica è uno sport che nutre un legame viscerale con l’arte, vista la fondamentale presenza della musica e la sua componente coreografica. Una componente che con il tempo si è fatta sempre più marcata, tanto che alla ginnastica ritmica odierna, da parte delle federazioni, è richiesta un’idea base leggibile a livello concettuale e artistico.
In ginnastica, tuttavia, non va mai tralasciata la parte tecnica e agonistica, valutata dai giudici di gara in base all’assegnazione di un punteggio formato da tre componenti: difficoltà (di corpo e di attrezzo); composizione (a carico del tecnico) ed esecuzione, valutate in un’esibizione dalla durata variabile tra 1,30 (il massimo per le esibizioni singole) e 2,30 minuti (il massimo per una squadra).
Uno sport che, come riportato sul sito FIG (Federazione Ginnastica D’Italia), “Esalta la capacità di espressione e l’eleganza del gesto tecnico”, e che si può praticare già dai primissimi anni di età. Alcune scuole propongono corsi propedeutici già a partire dai 4 anni, per iniziare con l’apprendimento della disciplina vera e propria a partire dal sesto anno di età.
Gli attrezzi
Per una ginnasta, è fondamentale il rapporto con gli attrezzi: fune, palla, cerchio, clavette e nastro. Un rapporto fatto di errori quotidiani ed esercizio continuo, che mira a fare dell’attrezzo un’estensione del corpo della ginnasta, in perfetta sintonia con il movimento dell’atleta.
Oltre alle esibizioni con gli attrezzi, nella ritmica è fondamentale l’attenzione al movimento e agli esercizi a corpo libero. Difficoltà corporee come salti, giri o equilibri sono obbligatori in ogni esercizio di ginnastica ritmica.
Quasi tutti gli attrezzi condividono esercizi come rotolamenti, lanci, riprese, oscillazioni, circonduzioni, superamenti e figure a otto. Al gruppo tecnico “comune” appena citato si aggiungono esercizi peculiari legati alla forma stessa dell’attrezzo.
Tutti gli attrezzi devono rientrare in un “range” di peso e dimensioni:

FUNE: La lunghezza varia a seconda del corpo della ginnasta
CERCHIO: Diametro variabile tra gli 80 e i 90 centimetri in base all’altezza della ginnasta.
PALLA: Diametro variabile tra i 18 e i 20 centimetri e peso minimo di 400 grammi.
CLAVETTE: Usate sempre in coppia, hanno un peso minimo di 150 grammi e una lunghezza variabile tra i 40 e 50 centimetri.
NASTRO: Larghezza tra i 4 e i 6 centimetri, lunghezza variabile tra i 5 e i 6 metri. Il bastone per l’impugnatura, parte integrante degli esercizi, deve avere la dimensione di un centimetro di diametro
Le “due ritmiche” maschili
Pur essendo uno sport prevalentemente femminile, sono presenti due versioni maschili della ginnastica ritmica: una nata in Giappone e l’altra in Spagna.
La seconda, quella Europea, gode di regole sovrapponibili a quelle della ginnastica ritmica femminile. Pur non essendo riconosciuta dalla Federazione Internazionale di Ginnastica e dal Comitato Olimpico Internazionale, è riconosciuta dalla FIG nonostante la scarsità attuale di ginnasti praticanti a livello agonistico.
La versione nata in Asia è caratterizzata da esercizi molto più acrobatici, lasciando in secondo piano la componente artistica. La differenza principale della variante nata in Giappone è l’utilizzo di attrezzi diversi da quelli tradizionali: a parte fune e clavette, gli atleti possono esibirsi con il bastone ginnico o i cerchi, che sono due e di un diametro inferiore rispetto a quello utilizzato in ginnastica ritmica femminile.
Gli Europei di Tel Aviv
Dal 15 al 19 giugno a Tel Aviv si disputeranno i Campionati Europei di Ginnastica Ritmica. Competizione che vedrà impegnata la grande speranza italiana Sofia Raffaeli, insieme con Milena Baldassarri nella categoria senior. Per la categoria Junior le ginnaste italiane in gara saranno Tara Dragas (ASU Udine) e Alice Taglietti (PGS Auxilium). A Tel Aviv anche la storica squadra della “farfalle azzurre”, composte da Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Daniela Mogurean e Laura Paris sotto la guida della Ct Emanuela Maccarani.
Una grande occasione per fare il tifo per le ginnaste italiane in diretta sulla Rai, oltre che per fare la conoscenza di uno sport avvincente e suggestivo.