Diabete mellito e Gruppi sportivi militari, forse ci siamo.
In Commissione Difesa della Camera è stata infatti approvata una risoluzione che impegna il Governo a intraprendere le iniziative necessarie per garantire agli atleti con diabete mellito di tipo 1 di accedere ai gruppi sportivi delle forze armate.
Notizia che sa di cauta soddisfazione per Sportopolis. Infatti, durante il 2024 con il progetto T1 Alert, tra le altre cose, il tema del divieto d’accesso ai gruppi sportivi militari per atleti con diabete mellito è stato centrale. Ne abbiamo parlato a più riprese durante le nostre campagne di comunicazione anche grazie alla testimonianza diretta di Giulio Gaetani, stella della scherma giovanile, e del suo avvocato Maria Rosaria Colombo, esperta di diritto di atleti con disabilità.
Di Gaetani negli ultimi mesi ne hanno parlato Mattia Chiusano su Repubblica e Flavio Vanetti sul Corriere della Sera e Giovanni Scaramuzzino su Radio Rai .Nei loro articoli e interviste a Giulio è stato sottolineato come questo divieto derivi da una legge regia del 1933 e di come questa sia un ostacolo alla carriera di Giulio che nonostante il suo grande talento sarebbe penalizzato. Ad esempio l’accesso ai Giochi Olimpici sarebbe estremamente difficoltoso senza il sostegno di un gruppo sportivo.
«Nel lavoro di approfondimento svolto dalla Commissione Difesa condotto a stretto contatto con la comunità scientifica – spiegano in una nota gli onorevoli Saccani Jotti, Minardo e Mulè – è emerso chiaramente come il diabete di tipo 1 possa non essere considerato di per sé motivo di esclusione ai fini dell’arruolamento nei gruppi sportivi delle Forze armate e nelle Forze di polizia. Abbiamo approvato una risoluzione di grande serietà che è fondata su valutazione scientifiche e mira a ristabilire i principi di non discriminazione e parità di trattamento tenendo conto delle esigenze operative e funzionali delle Forze Armate».
E ora la palla passa al governo e noi rimaniamo in attesa, non troppo comoda, che il diabete non sia più un ostacolo.
