Breaking: da Flashdance ai Giochi Olimpici
La rubrica “Road to Parigi 2024” di Sportopolis dedicata a Olimpiadi e Paralimpiadi ci porta alla scoperta della storia olimpica del breaking. Statistiche, curiosità e fatti interessanti sulla partecipazione dell’Italia ai Giochi Olimpici in questo emozionante viaggio verso Parigi 2024.
di Chiara Aruffo
La storia del Breaking

Anche noto come breakdance, il breaking è la pratica sportiva della danza urbana che, a partire dagli anni Settanta, ha spopolato nei quartieri newyorkesi per poi dilagare nelle strade di tutto il mondo nei decenni successivi. Gli afroamericani e i portoricani del Bronx degli Anni Settanta iniziarono a battagliarsi per strada a suon di danze hip hop. I breakers prendono il nome di B-boys e B-girls. Oltre ad essere una forma d’arte, il breaking richiede un grande atletismo e quindi rientra di diritto tra le pratiche di danza sportiva. Il breaking si prese le luci della ribalta tra gli Anni Ottanta e Novanta con alcuni grandi film come Saranno Famosi e Flashdance e con lo spopolamento di altri pilastri della cultura hip hop come il rap e il Djing. La disciplina del breaking debutterà ufficialmente alle Olimpiadi per la prima volta a Parigi 2024.
La federazione a cui fa riferimento è la World DanceSport Federation (WDSF) fondata nel 1957, i cui primi mondiali si sono tenuti nel 2013 in Taiwan con il nome di World DanceSport Games. In Italia invece la federazione di riferimento è la Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS).

La breaking battle e le mosse di base del breaking
La competizione di breaking avviene in sfide uno contro uno oppure in gruppi e sono chiamate “battles”. In ogni battle cinque giudici assegneranno un punteggio agli atleti in base a diversi criteri: creatività, personalità, tecnica, varietà, performance e musicalità. Tra le movenze più note della breakdance troviamo: il “Top Rock e Go Down” che sarebbe l’atleta in piedi che si prepara ad abbassarsi; il “Footwork” che è il classico movimento di piedi di un atleta di breaking; il “Freeze” invece è quel momento in cui l’atleta si immobilizza in posizioni tipiche come la verticale o con la sola testa sul pavimento; la “Power move” è invece l’iconica e più famosa mossa del breaking, nella quale gli atleti roteano su se stessi usando il proprio corpo come supporto.


Giochi Olimpici

Il breaking farà il suo debutto olimpico ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 dopo le prove generali che l’hanno visto coinvolto nei Giochi Olimpici Giovanili a Buenos Aires 2018. Le olimpiadi giovanili sono state l’occasione ideale per il breaking di unificare le proprie regole e rendere univoci i criteri di valutazione. A Buenos Aires la bgirl giapponese Ram ha conquistato l’oro sia nel singolo sia nel misto.
Tra le italiane in gara la bgirl Lexy ha vinto l’argento nella gara mista. Le favorite per Parigi per 2024 sono: le giapponesi Ami e Ayumi, l’olandese India, la cinese 671 e la belga MadMax. Tra gli uomini invece l’attuale campione del mondo è lo statunitense Victor. Da tenere d’occhio per Parigi anche il vicecampione del mondo Phil Wizard dal Canada, il giapponese Shigekix e il kazako Amir.
Parigi 2024
Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 si qualificheranno 16 bboy e 16bgirls che si contenderanno la medaglia d’oro in sfide uno contro uno. Il torneo in questione avrà luogo nel Place de la Concorde insieme alle altre discipline urbane in programma tra il 9 e il 10 agosto 2024.
Dei 32 atleti in gara, al massimo quattro atleti (due per genere) per federazione si possono qualificare a Parigi 2024. Per quanto riguarda le qualificazioni i posti effettivi sono 26. Di fatti, la Francia essendo Paese ospitante ha un bboy e una bgirl assicurata e in contemporanea la Commissione Tripartita assegna quattro Universality Places. Per qualificarsi tra i 26 posti rimasti gli atleti hanno a disposizione tre competizioni: i Campionati mondiali 2023 (due atleti), i Giochi/Campionati continentali (dieci atleti) e le Olympic Qualifier Series (14 atleti).
In attesa delle Olympic Qualifier Series in primavera, le speranze della squadra italiana di breaking sono riposte su Alessandra Cortesia, in arte B-Lexy, e Antilai Sandrini, in arte b-girl Anti. Alessandra, 23 anni, è una delle migliori promesse dell’Italia del breaking come dimostra la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires 2018. Antilai, 26 anni, d’altro canto è già un’atleta affermatissima tanto da essere considerata la stella italiana del breaking, ha alle spalle vittorie nei campionati italiani e si è classificata tra le migliori sedici ballerine di breaking al mondo al RedBull BC 2022 insieme ad un’altra b-girl italiana: Alessandra Chillemi, in arte bgirl alessandrina, che a soli 24 anni rappresenta anch’essa una grande speranza per la nazionale italiana di breaking.
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