WEmbrace Games 2025: spazio all’inclusione nello Stadio dei Marmi
Animati dal Trio Medusa e guidati da Bebe Vio, i giochi inclusivi hanno raccolto fondi e sorrisi per permettere a tanti bambini con disabilità di praticare sport.
di Cristian Salvatore Miglietta
Roma, 13 giugno 2025 – Sembrava di essere tornati indietro ai miei dieci anni, davanti alla televisione. Saranno state le voci storiche del Trio Medusa, che hanno animato la serata, o i capitani delle otto squadre che si sono cimentate in sfide spaziali – e l’aggettivo non è scelto a caso. Ma, nello strano connubio tra i Giochi Senza Frontiere e il Takeshi’s Castle che i WEmbrace Games rappresentano, non è mancato il divertimento e quella voglia di fare che è tipica della famiglia Vio Grandis.
Un grande tema: lo spazio, perché il messaggio di inclusione, come ha spiegato Teresa Grandis (madre di Bebe Vio), deve essere universale. E allora ecco che alla tredicesima edizione dei WEmbrace Games, svoltasi il 12 giugno a Roma presso lo Stadio dei Marmi Pietro Mennea, hanno sfilato stelle dello sport e del cinema: Daniele De Rossi, Stefano Fiore, Martín Castrogiovanni, Paola Cortellesi e tanti altri, tutti uniti dal desiderio comune di giocare, divertirsi e raccogliere fondi per l’associazione benefica art4sport, fondata dalla famiglia Vio Grandis per aiutare ragazzi e ragazze con disabilità a praticare sport (di seguito il link per la pagina dedicata: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/bebevioacademy-roma).

Lungo i tre giochi a tema spaziali, “Space Invaders”, “Assembla e decolla” e “Componi la galassia”, le squadre composte da giocatori con e senza disabilità hanno messo in scena la bellezza dello sport ludico davvero senza barriere e frontiere. Non sono mancati i commenti delle autorità istituzionali, per primo il Ministro dello Sport Abodi che ha sottolineato l’importanza di eventi come i WEmbrace Games “perché dimostrano concretamente che lo sport è uno straordinario veicolo di coesione, di integrazione e di crescita, non solo personale ma anche sociale”. Un concetto ribadito anche dall’Assessore capitolino Alessandro Onorato, che si è messo in gioco con entusiasmo partecipando alle attività, rendendo ancora più tangibile il valore familiare e comunitario della manifestazione.
A guidare il viaggio spaziale è stata, come sempre, Beatrice “Bebe” Vio Grandis, anima e motore dell’iniziativa. “Abbiamo volato in alto,” ha detto sul palco, accolta da un’ovazione, “e lo abbiamo fatto tutti insieme, senza limiti, come nello spazio. Perché, quando si gioca con il cuore, le barriere spariscono”. A fianco a lei, la presidente di art4sport Teresa Grandis ha voluto ringraziare “una comunità che crede in questo sogno condiviso”, sottolineando quanto ogni edizione dei WEmbrace Games sia un passo in avanti verso un mondo più equo e accessibile.
Il gran finale è stato affidato alla premiazione della squadra vincitrice, Intesa Sanpaolo – Bebe Vio Academy Roma, che ha conquistato il pubblico non solo per le performance, ma per lo spirito di squadra e l’energia contagiosa. Le luci si sono spente sullo Stadio dei Marmi tra gli applausi, dopo una serata che ha saputo mescolare sport, spettacolo e solidarietà con rara efficacia.
Ma il vero trionfo, ancora una volta, è stato dell’inclusione. E finché ci saranno iniziative come i WEmbrace Games, capaci di unire atleti paralimpici e olimpici, celebrità e bambini, istituzioni e aziende, il futuro dello sport – e non solo – continuerà a brillare come una stella.
Grazie al Bizzi Team per le immagini. Di seguito, alcune della redazione:


