EditorialiRugby

Vince la Francia, l’Italia finalmente gioca fino alla fine

La Francia si aggiudica il torneo battendo la Scozia. L’Inghilterra massacra il Galles e gli regala cucchiaio di legno e whitewash. L’Italia sconfitta dignitosamente dall’Irlanda, campione uscente.

di Gigi Marchitelli

La maledizione del tre colpisce ancora. Pur essendo solo sei squadre (e fino al 2000 cinque) nella lunga storia del Sei Nazioni, iniziata nel 1883, nessuna squadra è mai riuscita ad alzare la coppe per tre volte di fila. Poteva riuscirci l’Irlanda quest’anno, campione uscente e terza squadra nel ranking mondiale (dopo gli Springboks sudafricani, campioni del mondo in carica, e i sempiterni All Blacks neozelandesi). Ma ci si è messa di mezzo la Francia, in un momento di forma spettacolare e con una squadra che macina mete su mete.
Ma andiamo per ordine. Prima partita dell’ultima giornata di torneo, Italia-Irlanda. E qui devo dire chapeaux. Gli italiani non si sono fatti intimorire dai blasonati Irlandesi, hanno segnato per primi (all’11’, con Monty Ioane, meta trasformata da Allen) e fino all’ultimo ci hanno dato dentro. Vedere l’Italia che, negli ultimi cinque minuti di gara fa pressione nei 22 metri irlandesi è una cosa che fa proprio bene. Pur perdendo guadagnato anche un punticino bonus perché il punteggio finale è inferiore al break (17-22). Se non fosse per tre falli stupidi ed inutili che ci hanno lasciato per una buona mezz’ora in inferiorità numerica, chissà…
Comunque, buoni tutti i comparti, nella nostra squadra: una partita condotta bene di fronte a un’Irlanda forse già un po’ rassegnata (anche andando a pari punti con la Francia, la differenza dei punti segnati era incolmabile e i francesi avrebbero comunque vinto). Ma devo dire la verità, quando scatta Andy Capuozzo il cuore fa le capriole.

Monty Ioane segna la prima meta per l’Italia all’11’

Dieci mete segnate. Questo dice tutto sullo stato di salute della nazionale Inglese, che battendo il Galles a Cardiff si è guadagnata il secondo posto in classifica. 14-68 il risultato finale, un vero e proprio massacro. Per il Galles, incapace di interrompere una serie negativa che dura da ben sedici partite, è crisi. Per gli Inglesi, capaci di battere (sia pure di un solo punto) anche Sua Maestà la Francia, è tempo di capire cosa vogliono fare da grandi. Perché grandi, ormai, lo sono.

Mischia Galles-Inghilterra

E arriviamo all’ultimo incontro: Parigi, Stade de France, ore 21 di sabato 15 marzo: qui si gioca il destino del Sei Nazioni 2025. La partita è Francia-Scozia, la Francia è priva del suo uomo migliore, Antoine Dupont, causa infortunio e infatti patisce il primo tempo, che finisce comunque 16-13 per i padroni di casa. L’incontro è talmente seguito in Francia che nell’intervallo lo stadio viene utilizzato per il lancio – molto scenografico – della canzone francese che parteciperà all’Eurovision Song Contest 2025, “Maman” della cantante Louane.
Ma è tempo di riprendere il gioco, la Francia ingrana la quinta e segna subito una meta, seguita da altre due e chiude la partita su un perentorio 35-16. E così, con quattro vittorie e cinque punti bonus offensivi, la Francia si porta a casa il Sei Nazioni 2025.

Il drive della Scozia non regge di fronte ai francesi

Un torneo, quello di quest’anno, estremamente interessante: Francia, Inghilterra e Irlanda hanno chiuso tutte con quattro vittorie e una sconfitta, solo la differenza nei punti bonus ha deciso la classifica finale. L’Italia, a parte quest’ultima partita, non ci ha fatto sognare: lo scorso anno era più sorprendente. Il quinto posto ci toglie da una scomoda posizione, quella degli eterni perdenti, ma potevamo guadagnarcelo meglio. E la partita con l’Irlanda lo dimostra. Gli elementi ci sono e sono giovani.

Screenshot

A proposito di giovani, ho dato sporadicamente notizie del parallelo Sei Nazioni Under 20, che forse qualche indicazione per il futuro può darcela: ebbene, anche lì vince la Francia, e l’Inghilterra è seconda, terzo il Galles (che ha battuto proprio l’Inghilterra, 23-13) e quarta l’Italia, che ha battuto l’Irlanda 15-12. Quinta la Scozia e addirittura ultima l’Irlanda. Insomma, il momento d’oro dell’Irlanda sembra tramontare, l’alba dei tempi nuovi sembra essere favorevole ai transalpini. Ma anche l’Italia potrebbe crescere…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *