Trampolino a Parigi 2024: volare il più in alto possibile
La rubrica “Road to Parigi 2024” di Sportopolis dedicata a Olimpiadi e Paralimpiadi ci porta alla scoperta della storia olimpica del trampolino. Statistiche, curiosità e fatti interessanti sulla partecipazione dell’Italia ai Giochi Olimpici in questo emozionante viaggio verso Parigi 2024.
di Chiara Aruffo

La storia
Nel 1934 George Nissen costruisce il primo trampolino, ispirandosi alle performance degli acrobati circensi. Questo nuovo attrezzo viene utilizzato soprattutto per l’allenamento di ginnasti e tuffatori, ma anche di astronauti. La popolarità cresce soprattutto negli Stati Uniti, dove nel 1954 vengono organizzati i primi campionati ufficiali. I numerosi incidenti mettono però un freno alla crescita del movimento in America, mentre il trampolino prende piede in Cina e successivamente nei paesi dell’ex Unione Sovietica. I primi Mondiali hanno luogo nel 1964 e contestualmente viene istituita la International Trampoline Federation, in seguito confluita nella Fédération Internationale Gymnastique (FIG). L’esordio olimpico avviene ai Giochi di Sydney 2000.
A livello internazionale, il trampolino è governato dal 1999 dalla Fédération Internationale Gymnastique (FIG), fondata nel 1881 per supervisionare le competizioni internazionali. In Italia, l’organo federale è la Federazione Ginnastica d’Italia (FGI), creata nel 1869 (prima Federazione sportiva della storia italiana).

Il trampolino elastico
Il trampolino è costituito da una rete che misura 4.28 x 2.41 m ed è attaccata ad una struttura fissa tramite delle molle. La croce rossa al centro del trampolino aiuta i ginnasti ad orientarsi. L’azione di rimbalzo fornita dal trampolino permette ai ginnasti di effettuare evoluzioni con una fase di volo estesa sia temporalmente che in altezza. Nelle competizioni olimpiche, gli atleti svolgono una routine obbligatoria e una libera, ciascuna composta da 10 elementi. Gli esercizi vengono giudicati in termini di tempo di volo, esecuzione, difficoltà e spostamento orizzontale (introdotto da Rio 2016). Nell’esercizio obbligatorio, vengono presi in esame otto elementi. I ginnasti con gli otto punteggi più alti nella fase di qualificazione accedono alla finale, dove viene eseguita solo la routine libera. Le tre posizioni di base per i salti sono: teso, carpiato e raggruppato a cui vengono aggiunti rotazioni e avvitamenti per aumentare il punteggio.

Giochi Olimpici

L’esordio olimpico avviene ai Giochi di Sydney 2000 con le due competizioni individuali vinte entrambe da atleti russi. L’atleta canadese Rosie MacLennan è l’unica ad aver vinto due ori in due edizioni (Londra 2012 e Rio 2016).
Il medagliere olimpico vede al comando la Cina con 14 medaglie (3 d’oro),seguita da Canada e Russia.
L’Italia ha all’attivo 3 partecipazioni olimpiche, sempre rappresentata da Flavio Cannone.
Parigi 2024
Alle Olimpiadi di Parigi 2024 sono in programma 2 eventi di trampolino: le competizioni individuali maschile e femminile. Parteciperà un totale di 32 atleti (16 uomini e 16 donne).
Parte dei pass olimpici (non nominali) sono assegnati in base ai risultati dei Mondiali 2023. I restanti pass individuali sono messi a disposizione alle World Cup Series 2023-2024 e in una serie di tornei di qualificazione continentale. Tre nazioni possono qualificare due atleti per genere, le altre solo uno per genere. Un posto, che può essere assegnato sia a un uomo che a una donna, è riservato alla Francia, in qualità di nazione ospitante, qualora non sia riuscita a qualificare nessun atleta. La Commissione Tripartita ha a disposizione un pass olimpico.
Eventi maschili | Eventi femminili |
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Competizione individuale | Competizione individuale |

Foto di copertina: La cinese Liu Lingling gareggia durante la finale femminile di ginnastica al trampolino ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 a Tokyo, Giappone, il 30 luglio 2021. (Xinhua/Xu Zijian)