Scherma in carrozzina: emozioni all’ultima stoccata

di Chiara Aruffo

La storia

Pittogramma scherma in carrozzina Tokyo 2020
Pittogramma della scherma in carrozzina creato per Tokyo 2020 (Copyright Olympics)

Come altri sport per disabili, ad esempio il tiro con l’arco paralimpico, la scherma in carrozzina nasce per la riabilitazione dei veterani di guerra con lesioni al midollo spinale. La prima competizione per atleti disabili avviene nel 1954 ai Giochi Internazionali di Stoke Mandeville (UK), evento ideato per i veterani di guerra e considerato l’antenato dei Giochi Paralimpici. Nel 1960, la scherma in carrozzina è tra gli otto sport in programma ai primi Giochi Paralimpici ufficiali di Roma, con l’Italia unica squadra partecipante. Il numero di partecipanti è cresciuto nel corso degli anni, e gli eventi proposti hanno subito variazioni nel corso del tempo. Ad esempio, prima di Pechino 2008 sono state cancellate tutte le gare a squadre, e in seguito reintrodotte gradualmente a partire da Londra 2012. Ai Giochi di Atlanta 1996 viene introdotta l’attuale classificazione paralimpica degli atleti nelle categorie A e B.

A livello internazionale la scherma in carrozzina è governata dall’International Wheelchair and Amputee Sports Federation (IWAS), nata nel 2004 dalla fusione tra International Stoke Mandeville Wheelchair Sports Federation (ISMWSF) e International Sports Organisation for the Disabled (ISOD). In Italia, la scherma carrozzina è sotto l’egida della Federazione Italiana Scherma (FIS) a partire dal 2011, anno in cui viene firmato un accordo con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

Storia scherma in carrozzina

Due categorie paralimpiche

Gli atleti della scherma in carrozzina sono suddivisi in categorie funzionali a cui corrispondono le classi di sport definite da punto di vista medico. La Categoria A (Classi di sport 3 e 4) include atleti che mantengono un buon equilibrio da seduti con o senza supporto delle gambe, e con il braccio armato che tira normalmente. La Categoria B (Classe di sport 2) include atleti con equilibrio modesto da seduti e con il braccio armato che tira normalmente. La Categoria C (Classi di sport 1a/1b) include atleti che non hanno equilibrio da seduti e che necessitano di fissaggio dell’arma al braccio. Ai Giochi Paralimpici partecipano solamente gli atleti appartenenti alle categorie A e B. Gli assalti seguono le stesse regole della scherma per normodotati, con accorgimenti dettati dalla staticità dell’azione. Anche le armi sono le stesse: fioretto, spada e sciabola. La preparazione all’assalto inizia posizionando le carrozzine con un angolo di 110 gradi rispetto alla linea centrale della pedana. La distanza tra i due tiratori è determinata dall’atleta con il braccio più corto che può decidere se la distanza debba essere quella dell’estensione del suo braccio o del braccio dell’avversario.

Bebe Vio scherma in carrozzina
Bebe Vio durante un assalto (foto Bizzi per Federscherma)

Giochi Paralimpici

Schema riassuntivo Scherma in carrozzina Paralimpiadi Tokyo 2020

La scherma in carrozzina è tra gli otto sport che compongono il programma olimpico dei primi Giochi Paralimpici ufficiali di Roma 1960, dove una sola nazione (l’Italia) è presente a contendersi le medaglie in tre eventi: fioretto femminile individuale, sciabola maschile individuale e a squadre. Negli anni seguenti aumentano sia il numero di nazioni partecipanti che quello di eventi. In occasione dei Giochi di Atlanta 1996 vengono introdotte le categorie attuali, A e B. Mentre lo sport cresce, il programma paralimpico fa un passo indietro e a Pechino 2008 vengono cancellate tutte le gare a squadre. A partire da Londra 2012 vengono poi gradualmente reintrodotte e ai Giochi di Tokyo ci saranno un totale di sedici eventi.

Il medagliere paralimpico vede la Francia al primo posto con l’impressionante numero di 146 medaglie (64 d’oro). L’Italia segue al secondo posto con un totale di 80 medaglie (25 d’oro), di cui 15 conquistate da Roberto Marson. Marson, prima di dedicarsi alla scherma aveva gareggiato e vinto medaglie nel nuoto e nell’atletica: uno sportivo a tutto tondo! Per tornare ai giorni nostri, Bebe Vio ha avuto il grande merito di far conoscere al grande pubblico la scherma in carrozzina e lo sport paralimpico.

Tokyo 2020

A Tokyo 2020 sono in programma le competizioni individuali e a squadre sia maschili che femminili di fioretto e spada, e le sole gare individuali di sciabola, per un totale di 16 eventi. Parteciperanno 96 atleti (48 uomini e 48 donne).

I pass paralimpici verranno assegnati in base a diversi tipi di ranking in data 31 maggio 2021. Gli atleti possono qualificarsi in base a un ranking combinato (fioretto + spada, fioretto + sciabola e spada + sciabola) e in base al ranking delle singole armi. Inoltre, sei posti sono riservati alla nazione ospitante (Giappone). Due posti rimangono poi a disposizione della Commissione Bipartita. Tutti i pass paralimpici sono assegnati nominalmente. L’Italia volerà a Tokyo con 8 atleti: Bebe Vio (fioretto e sciabola), Rossana Pasquino (sciabola e spada), Andrea Mogos (fioretto e sciabola), Loredana Trigilia (fioretto e sciabola), Matteo Betti (fioretto), Marco Cima (fioretto e sciabola), Edoardo Giordan (spada e sciabola) ed Emanuele Lambertini (fioretto e spada).

Eventi maschiliEventi femminili
Fioretto individuale Categoria AFioretto individuale Categoria A
Fioretto individuale Categoria BFioretto individuale Categoria B
Fioretto a squadreFioretto a squadre
Spada individuale Categoria ASpada individuale Categoria A
Spada individuale Categoria BSpada individuale Categoria B
Spada a squadreSpada a squadre
Sciabola individuale Categoria ASciabola individuale Categoria A
Sciabola individuale Categoria BSciabola individuale Categoria B
Statistiche scherma in carrozzina Tokyo 2020

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