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Adolescenti che abbandonano lo sport: ecco il perché in uno studio americano

di Pamela Fabiano

I ragazzi che si lasciano scoraggiare da corpi atletici idealizzati sui social media possono finire per abbandonare lo sport. Questo è quanto suggerisce uno studio presentato da Nemours Children’s Health durante il Congresso Nazionale e l’Esposizione dell’American Academy of Pediatrics (AAP) del 2023.
In questo studio preliminare, su 70 ragazzi, di età comprese tra gli 8 e i 18 anni, che praticavano sport i ricercatori hanno scoperto che alcuni avevano smesso perché pensavano di non avere il corpo “giusto” per l’attività. E la maggior parte di loro si è fatta questa idea a causa delle immagini che i media, compresi i post su TikTok o Instagram, danno degli atleti.

Atleti idealizzati sui social media e percezione negativa della propria immagine corporea

Gli esperti hanno detto che i risultati si aggiungono alle prove che le immagini irrealistiche, spesso “filtrate” o “modificate”, sui social media possono far sentire alcuni ragazzi male con il proprio corpo. Nel caso dei bambini che praticano sport, lo studio suggerisce che questi sentimenti potrebbero tradursi in un’unica azione: abbandonare.

Questo risultato sarebbe “straziante”, ha detto la ricercatrice Cassidy Foley Davelaar, responsabile della ricerca, considerando tutto ciò che i bambini possono trarre dalla partecipazione allo sport. Lo sport è benefico per la loro salute fisica, ha detto, e li aiuta a stringere amicizie, a costruire fiducia e capacità di recupero e molto altro ancora. Lo sport dovrebbe essere “inclusivo di tutte le taglie e forme del corpo”, ha detto Davelaar.

La Davelaar ha presentato i risultati alla riunione dell’American Academy of Pediatrics, a Washington, D.C. Questi studi pubblicati durante le riunioni sono generalmente considerati preliminari finché non vengono pubblicati su una rivista specializzata, dunque, ancora non si può considerare una ricerca conclusa, ma sebbene questo studio sia di piccole dimensioni e non ancora pubblicato, è in linea con altre ricerche anche italiane che collegano i social media a problemi di salute mentale dei ragazzi, tra cui una scarsa percezione positiva della propria immagine corporea.

E i genitori statunitensi ne stanno prendendo atto: un recente sondaggio (Harris Poll/Nationwide Children’s Hospital) ha rilevato che la metà dei genitori con figli di età inferiore ai 18 anni ritiene che la salute mentale dei propri figli abbia sofferto nell’ultimo anno a causa dei social media. I ragazzi, infatti, possono facilmente cadere nella trappola di paragonarsi inconsapevolmente a immagini irrealistiche – spesso pesantemente filtrate o modificate – di volti e corpi sui social media.

La cura? Esperienze di vita reale, tra cui sport, altre attività e tempo di valore con amici e familiari

Alcuni riescono a non pensarci, soprattutto se hanno attività e relazioni positive nella vita reale che li hanno aiutati a costruire autostima e buona percezione di sé. Ma non tutti i ragazzi, purtroppo, sono in grado di farlo.

Pur essendo di piccole dimensioni, questo studio americano solleva una questione importante anche per noi in Italia: quanto spesso i ragazzi rinunciano a un’attività sana a causa delle immagini del corpo che vedono sui social media? Spesso i ragazzi vedono il ‘meglio del meglio’ negli atleti più famosi e irraggiungibili, oppure pensano di ‘non avere il fisico’. Un dato interessante e preoccupante è che, nel complesso, lo studio ha rilevato che le ragazze abbandonano lo sport molto più spesso dei ragazzi: oltre il 35%, rispetto al 10% dei ragazzi. Le ragazze tendono, infatti, a nutrire maggiori preoccupazioni per l’immagine corporea, con quasi la metà che afferma di “avere un aspetto peggiore di quello ideale”.

Foley Davelaar dichiara nel suo studio che gli allenatori hanno un ruolo chiave da svolgere, poiché hanno “un’enorme influenza nella vita di questi ragazzi”. Possono enfatizzare la costruzione di abilità, il lavoro di squadra, il divertimento e altri aspetti dello sport che non hanno nulla a che fare con la vittoria o la sconfitta, ha detto. I genitori possono fare la stessa cosa per modellare un atteggiamento sano nei confronti dell’aspetto fisico. Per quanto riguarda i social media, non è realistico bandirli dalla vita di un adolescente, ma spetta ai genitori stabilire limiti di tempo e altre regole. Una delle cose più importanti, dunque, è assicurarsi che i ragazzi facciano molte esperienze di vita reale, tra cui sport e altre attività e tempo di valore con amici e familiari.

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