Ulivieri sorrida: l’Italia non è un paese per vecchi. Però è in buona compagnia: anche Mattarella è nato nel 1941
Articoli al veleno per l’allenatore: chiede che l’Italia del calcio non affronti Israele per solidarietà con il popolo palestinese
di Nando Aruffo
ROMA – “Il patetico Uliveri” scrive Max Del Papa sul sito “nicolaporro.it”. Fa eco Maurizio Crippa su “Il Foglio”: “Esonerare Uliveri” è il titolo. La motivazione? “Il presidente dell’Associazione italiana allenatori non allena dal 2008. I suoi meriti calcistici sono inesistenti, ha solo collezionato esoneri. Ora chiede la sospensione di Israele dal calcio internazionale”. Nel testo è scritto allenatori però manca “di calcio” e non è cosa di poco conto.
Su altre testate online non ho trovato tanto livore. La maggior parte ha riportato la lettera-appello dell’Asso-calciatori – non del signor Renzo Ulivieri – senza commento; qualcun altro ha confuso l’AIAC con l’AIC (Associazione Italiana Calciatori) qualche altra testata, anche importante, ha fatto finta di niente.
Ma perché questa acredine verso Renzo Ulivieri?
Vengono sottolineati i suoi 84 anni come se essere vecchi sia una colpa. Adesso che facciamo? Stabiliamo un limite d’età per esprimere i nostri pensieri? Attenzione: anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è nato nel 1941 come lui e provate voi a dirgli che sia un vecchio bacucco farneticante com’è stato per l’allenatore.
Viene ripercorsa sommariamente la lunga carriera da allenatore priva di scudetti e contrassegnata da cinque esoneri. In verità Ulivieri – che è anche direttore della scuola allenatori della Federcalcio) ha all’attivo anche cinque promozioni ma nessuno le cita. Eppure wikipedia è lì: non limitiamoci all’esclusione di Roberto Baggio prima di un Bologna-Juventus, andate a leggere le due promozioni consecutive con il medesimo Bologna: dalla C1 alla B e dalla B alla A. O anche, tra le tante, le interviste molto belle concesse ad Alessandro Bocci e Andrea Sereni del Corriere della Sera e a Marco Ortelli del Corriere del Ticino.
Leggiamo anche che il “patetico Renzo” non allena dal 2008. Sbagliato: a settembre 2014 decide di scoprire il calcio femminile e va ad allenare a titolo gratuito la Scalese, squadra del suo paese San Miniato; l’anno dopo è allenatore del Pontedera sempre femminile. Un precursore, se pensiamo al boom del calcio femminile italiano in questi ultimi anni. Ha anche allenato la Nazionale dei Religiosi e quella dei Carabinieri. E quando allenava il Bologna sono andati a cena da lui Gianfranco Fini, segretario nazionale del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale nonché presidente di Alleanza Nazionale e Giorgio Guazzaloca primo sindaco di centro-destra della città.
Ma perché tanto astio nei suoi confronti?
Perché la proposta di escludere temporaneamente Israele dalle competizioni sportive nasce certamente da una sua iniziativa, fatta propria però dall’Associazione Italiana Allenatori di Calcio: prima la riunione del consiglio di presidenza, poi il direttivo nazionale ha deliberato unanimemente di inviare una motivata lettera-appello al presidente della Figc, Gravina.
Se poi si vuole attaccarlo per la sua iscrizione al PCI (Partito Comunista Italiano) fin dagli Anni Sessanta lo si faccia pure ma senza la bava alla bocca.
C’è modo e modo di criticare. Soprattutto i giornalisti iscritti all’albo professionale dovrebbero essere i primi a esprimersi con toni civili e non da tribunale inquisitorio senza dimenticare le prime due righe dell’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Le due partite con Israele, valide per per le qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2026 sono in programma lunedì 8 settembre (ore 20.45) al Nagyerdei Stadion di Debrecen e il 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine.
Nota bene: l’UEFA ha concesso a Israele di giocare le partite casalinghe in Ungheria, perché considera la nazione medio-orientale non sicura per calciatori, staff e tifosi mentre quella magiara è ritenuta anche in grado di evitare scontri e proteste.
Qui il link della lettera-appello dell’AIAC: https://www.assoallenatori.it/news/2489.html
Qui i link-intervista:

Renzo Ulivieri ad agosto 2011 si incatenò ai cancelli della FIGC (foto Corriere del Ticino)