Paoletto vive: Lupi Roma Outsport alla XVI Finocchiona Cup ricordando Paolo Mendico
di Cristian Salvatore Miglietta
Roma, 20 settembre 2025 – I Lupi Roma Outsport sono scesi in campo alla Finocchiona Cup di Firenze con uno striscione: “Paoletto vive! No al bullismo!”. Un messaggio per Paolo Mendico, il quattordicenne che si è tolto la vita l’11 settembre dopo anni di bullismo scolastico.
Il bullismo ha mietuto un’altra vittima, ma la comunità LGBTQIA+ non è rimasta a guardare. Numerose associazioni si sono mosse per mostrare cordoglio e vicinanza alla sua famiglia. Paolo amava la musica e la pesca, e per questo veniva preso di mira: una storia che molti della comunità queer hanno vissuto sulla propria pelle durante gli anni di scuola. Anche i Lupi Roma Outsport si sono fatti avanti nel mostrare vicinanza. C’è un membro del gruppo in più con loro a Firenze: Paolo è lì con loro e la foto di squadra diventa un manifesto politico contro ogni forma di bullismo.
Lupi Roma Outsport in prima fila contro il bullismo scuolastico e istituzionale

Lupi Roma Outsport è un’associazione di sport e cultura contro tutte le discriminazioni e per l’inclusione sociale, affiliata ad AICS e riconosciuta dal CONI. Nasce come associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale. La Finocchiona Cup è un torneo di calcio a cinque per le squadre gay e gay-friendly italiane che si svolge a Firenze organizzato dalla Revolution Firenze ASD. La sedicesima edizione vede tra i partecipanti, oltre ai Lupi e alle squadre degli organizzatori, anche Padova Pride, Töret Torino, Open Milano e Pochos Napoli.
Quando i Lupi hanno issato lo striscione, l’applauso delle altre squadre si è alzato spontaneo. «L’importanza di partecipare a questi tornei non è solo quella di condividere una giornata di sport, ma anche di poter lanciare un messaggio contro ogni forma di discriminazione» ha spiegato al microfono aperto Christian Mastropietro, membro del direttivo dei Lupi e ideatore dello striscione insieme al Vicepresidente Gabriele Mangion. «Abbiamo sentito la necessità di lanciare un messaggio a Paoletto, alla famiglia e soprattutto al bullismo, che non è una devianza ma una piaga sociale da sensibilizzare maggiormente nelle scuole. Il messaggio è unico, ma portiamo con noi il ricordo anche di Chloe Bianco, Andrea Spezzacatena e di tutte le altre vittime del bullismo. Speriamo che la famiglia di Paoletto si senta meno sola, oggi» ha aggiunto Mastropietro, successivamente, al telefono con Sportopolis.