Diario di Maniago – 6
L’ultimo giorno di gare della Coppa del Mondo di Paraciclismo di Maniago, Trofeo “Mauro Valentini”
di Gigi Marchitelli
Ci siamo. Ultimo giorno di gare, ultime medaglie, finale con lo spettacolare “Team Relay” (staffetta mista a squadre) e premiazioni in Piazza Italia con l’assegnazione del Trofeo “Mauro Valentini”, a chi e come vedremo più avanti. Intanto
La cronaca: a Maniago, l’Italia chiude con l’oro di Pittacolo
È di Michele Pittacolo la terza medaglia d’oro dell’Italia nella prima prova 2023 di Coppa del Mondo di Paraciclismo, dopo le due vittorie di Simona Canipari (cronometro e strada). Maniago è città privilegiata da Pittacolo: qui il corridore friulano aveva già vinto una prova di Coppa del Mondo nel 2017 e il Mondiale del 2018. Pittacolo ha battuto in volata un gruppo di una decina di corridori. Il bilancio della rinnovata spedizione azzurra guidata da Pierpaolo Addesi si può considerare parzialmente positivo: 3 medaglie d’oro (un po’ poche in verità) con 8 medaglie d’argento e 8 medaglie di bronzo. Totale: 19 medaglie. La giornata era cominciata con un provvedimento dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale): nella categoria femminile H1 è stata riclassificata la thailandese Darin Sheepchondan al secondo posto della prova a cronometro individuale a scapito di Luisa Pasini che scivola al terzo posto e Veronica Frosi costretta a scendere dl podio.
Il medagliere dell’Italia
WH1 Simona CANIPARI 1 oro crono, 1 oro strada
WH1 Luisa PASINI 1 bronzo crono, 1 argento strada
WH2 Roberta AMADEO 1 argento crono, 1 argento strada
WH5 Ana Maria VITELARU 1 argento crono, 1 bronzo strada
WH5 Katia AERE 1 bronzo crono, 1 argento strada
WH3 Francesca PORCELLATO 1 bronzo crono, 1 bronzo strada
MH1 Fabrizio CORNELIANI 1 argento crono, 1 argento strada
MH2 Luca MAZZONE 1 bronzo crono, 1 bronzo strada
MH3 Davide CORTINI 1 argento crono
MT1 Giorgio FARRONI 1 bronzo strada
MC4 Michele PITTACOLO 1 oro strada

Il Trofeo Mauro Valentini va in Francia
La Francia si aggiudica il Trofeo Mauro Valentini messo in palio dalla famiglia per ricordare il figlio scomparso due anni fa. La nazionale transalpina riesce a portare a casa la prima edizione soltanto nell’ultima gara del folto programma: il Team Relay, battendo la Spagna e la Germania (Italia, Con Davide Cortini, Francesca Porcellato e Alessandro d’Onofrio quinta, dopo la squadra b del francesi). Con questa vittoria la Francia si aggiudica l’ottava medaglia d’oro e sopravanza i cinesi che si fermano a 7. Ma è della Cina il bottino più grande di medaglie, 21, mentre l’Italia, in questa classifica è al secondo posto (solo al settimo nella classifica generale, le medaglie sono 19, ma gli ori solo 3).
Ben 24 nazioni entrano nel medagliere, su 43 che partecipavano alla competizione. Questo il ranking finale delle prime 10:

Considerazioni finali
Lo sport paralimpico non è meno appassionante e interessante dello sport praticato da atleti normodotati. Anzi. C’è un qualcosa di più nelle storie personali, nella grinta, anche, diciamolo, nella sportività verso gli avversari che altrove comincia a scarseggiare. Maniago è lo scenario ideale per una simile manifestazione, con una grande piazza, Piazza Italia, dove tutto accade, partenze, arrivi, premiazioni, e dove tutti si incontrano, dopo le gare. Tutti i locali sono ormai dotati di pedane per facilitare l’accesso ai disabili, tutti riconoscono e seguono i campioni, non solo italiani. Un bellissimo clima.
La Cina è il futuro anche dello sport paralimpico? Non so. Il loro medagliere pesa, se non fosse stato per la compattezza della squadra transalpina il trofeo “Mauro Valentini” sarebbe volato a Oriente. Ma il team cinese sembra lavorare più per la bandiera nazionale che per lo sport paralimpico e per l’idea di un futuro migliore per tutti. Nessuno conosce le storie degli atleti cinesi, che non si possono intervistare: mentre noi possiamo vantare una Francesca Porcellato che è sulla breccia dal 1988, quasi certamente il 90% del team cinese alla prossima edizione di Coppa del Mondo sarà diverso, con atleti differenti. Se non il 100%.
Scusatemi, sarò un sentimentale, ma a un mondo di bandiere continuo a preferire un mondo di persone. Possibilmente, di belle persone come gli atleti che ho conosciuto in questi giorni a Maniago.
(Ultimo di sei articoli)