La Corsa di Miguel: 1200 studenti corrono al Maradona contro il buio della storia
di Cristian Salvatore Miglietta
Napoli, 14 novembre 2025 – C’è chi dice che il calcio è l’unica religione laica. Ma oggi, lo Stadio Diego Armando Maradona è stato molto di più: è stato un altare della memoria e un campo di battaglia simbolico contro l’oblio. La “Maratona al Maradona – la staffetta di Miguel” ha trasformato l’iconico prato verde in una pista di attivismo e solidarietà, coinvolgendo 27 istituti scolastici e oltre 1200 tra studenti e studentesse della Campania.
L’aria, satura della storia di Diego, si è riempita di un altro racconto potente. Quello di Miguel Benancio Sánchez, il podista argentino inghiottito tra i 30mila desaparecidos durante l’orrore della dittatura militare (1976-1983). In questo tempio intitolato all’argentino che ha dato voce e riscatto al Sud del mondo, correre oggi per Miguel è un atto di giustizia poetica. È lanciare un messaggio forte: la memoria non si arresta, nemmeno davanti alla Storia più buia.
Tutta la comunità scolastica, dai docenti ai ragazzi, è stata protagonista di questa staffetta sui 42 chilometri della maratona, resa possibile grazie alla sinergia tra il Comune di Napoli, La Corsa di Miguel, Aics, Uisp e Sport Senza Frontiere. Ma il simbolo più eloquente è la medaglia data a ogni partecipante: Miguel da un lato, il Maradona dall’altro. Un manifesto di libertà che lega il campione che ha incarnato la ribellione popolare con l’atleta che ha subito l’oppressione.
L’entusiasmo era palpabile, ma la competizione è rimasta un dettaglio davanti al significato civile dell’evento. Il Liceo Federico Quercia di Marcianise ha tagliato il traguardo per primo (2:44:22), ma la vera vittoria è stata collettiva. Ogni scuola è stata premiata con una targa che riconosceva il suo “impegno per un percorso di sport, inclusione e memoria”.

Come ha sintetizzato Anna Maria Di Luca, responsabile del progetto, l’obiettivo non era solo fare sport: «C’è stata curiosità, sorpresa, gioia, entusiasmo, emozione ed anche una giusta competizione… era questo l’obiettivo che con Maratona al Maradona – la Staffetta di Miguel volevamo raggiungere nel ricordare Miguel Sanchez ed i sacrosanti diritti di tutti. Non era ancora finita che le scuole avevano già chiesto per una seconda edizione. Ecco, ci saremo.»
Il Maradona si conferma così non solo “tempio del calcio partenopeo”, ma una sentinella civile. Dopo Napoli, l’azione militante de La Corsa di Miguel proseguirà con il tradizionale appuntamento romano, che per questa edizione sarà il 18 gennaio 2026 e che vedrà migliaia di podisti correre in nome della memoria e dei diritti.