Editoriali

Leone l’Olimpico

I nostri auguri a Sua Santità Leone XIV, che raccoglie il testimone da Francesco.

di Gigi Marchitelli

Roma, 9 maggio 2025. Radici europee (francesi, spagnole e italiane), nato in Nord America ma missionario per vent’anni in Perù, di cui è cittadino, seguace di un santo africano (e tra i più grandi della Chiesa, Sant’Agostino nientemeno): Robert Francis Prevost, il Papa appena eletto e che ha scelto il nome del Papa della Rerum Novarum, l’enciclica fondativa della dottrina sociale della Chiesa, ma anche di quel Leone Magno che fermò gli Unni sulle soglie dell’Italia, completa quasi da solo i cinque cerchi olimpici, simboli dei continenti e della fratellanza dei popoli nello sport.

Sarà un caso che l’editoriale di oggi dell’Osservatore Romano inizia con l’immagine di un atleta che riceve il testimone nella staffetta? Sarà un caso che, nei suoi molteplici incarichi per l’Ordine agostiniano, per un anno abbia risieduto a Olympia Fields, Illinois? Ecco, noi ci auguriamo che nel corso del suo pontificato si realizzi davvero quella Pace che è stata il suo primo pensiero e che, se competizione ci dev’essere tra i Paesi, questa si esprima in termini esclusivamente sportivi.

Avrà molto da correre, Papa Leone XIV. Più che una staffetta, la sua somiglierà a una corsa a ostacoli, perché le attuali classi dirigenti delle nazioni non sembrano molto propense a realizzare nel mondo Pace, fratellanza, giustizia sociale. Al di là degli omaggi di rito. Ma noi tutti tifiamo per lui e lo guardiamo con simpatia, certi che saprà consegnare il suo testimone avendo conservato la fede, come dice San Paolo.

25.05.08 Elezione del Romano Pontefice

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